Alain Delon è finalmente tornato Alain Delon. Prima una brutta depressione poi un grave ictus che aveva fatto temere il peggio hanno segnato gli ultimi tre anni del bell’attore francese, scomparso per un po’ dalle scene. Oggi Alain Delon è tornato in forma e sta pensando di fare un ultimo film per chiudere la sua gloriosa carriera da attore. Il merito della rinascita va anche alla sua nuova dolce metà, Hiromi. Origini giapponesi, di lei non sappiamo praticamente niente, ma sappiamo la cosa più importante, cioè che le è stata accanto nel momento più buio e difficile della sua vita, aiutandolo a rifiorire.
Alain Delon, giovane, bello e dannato
Quella di Alain Delon è una biografia tormentata, glorificata da luci e ombre che hanno elevato il suo viso dai lineamenti angelici e dallo sguardo glaciale fino a portarlo nell'olimpo del successo, grazie a una bellezza che lasciava senza fiato. Proprio la sua bellezza smisurata e semplice, dolce e crudele, scottante e gelata è forse stata la sua fortuna, ma anche la sua condanna. La bellezza non si conquista, la si ha oppure no e Alain Delon ce l’aveva in abbondanza. Il bell’attore dannato ha costruito la sua carriera, la sua fama e la sua gloria sotto questa buona stella, ma come tutte le stelle, col tempo, si è spenta. Questo vedersi sfiorire lo ha portato a una morte interiore fino a trascinarlo nel torbido vortice della depressione. Comunque Alain Delon un po’ tormentato lo è sempre stato anche da giovane e quello sguardo irresistibile, oltre ad aver fatto innamorare un’intera generazione, colpisce chiunque si trovi a guardare un suo film.
Alain Delon, tutti gli amori della sua vita
Simbolo del cinema francese, Alain Delon non ha scintillato solo per i suoi straordinari ruoli, ma anche per le sue storie d’amore con le donne più belle del mondo. Tutti gli uomini volevano essere Alain Delon, sì perché Alain ha avuto l’onore di abbracciare e stare tra le braccia di donne veramente splendide.
Romy Schneider
La sua Puppelé. Romy Schneider è stato il primo grande amore di Alain Delon, che dura oltre la morte; ce lo conferma l’ultimo struggente gesto d’amore di Alain Delon dedicato alla bellissima ed eterna Romy, dopo la sua prematura scomparsa a soli 44 anni. Bellissimi quasi da far male in La Piscine, il film che è anche un po’ il ritratto della storia intensa, romantica, scottante, tra i due ma che alla fine muore per colpa del tradimento di lui. Proprio com’è successo nella vita reale: Alain Delon lascia Romy Schneider con un gelido, scarno biglietto d’addio, un biglietto che a leggerlo viene da stare male anche a noi, per scappare con Nathalie, l’unica donna che Delon abbia mai sposato.
Nathalie Delon
"Mi dispiace. So che ti avrei resa infelice. Parto per il Messico con Nathalie. Ti auguro ogni bene!”. Queste sono le parole che Alain riserva alla dolce Romy Schneider e che, affilate come la punta di una lama, le oltrepassano il cuore. Nathalie, nome d’arte di Francine Canovas, è stata la prima e unica moglie di Alain Delon e con lei ha dato alla luce il figlio Anthony. Conosciuti in un locale parigino, la storia tra Nathalie e Alain Delon dura solo 5 anni e l’ombra della principessa Sissi (uno dei ruoli che Romy interpretò e che la rese celebre) rimase comunque sempre accanto ad Alain Delon e Nathalie questo lo percepiva. Alain tradiva anche lei finché un giorno Nathalie decise di lasciarsi tutto alle spalle, ma il loro rapporto di amicizia è durato per sempre.
Mireille Darc
Un’altra perla del cinema ha conquistato e fatto parte della vita del criptico e viziato Alain. Alain Delon e Mireille Darc hanno vissuto un amore complice e intenso che li ha legati per 15 anni e hanno continuato a sostenersi anche dopo la fine della loro relazione. “Senza Mireille Darc, posso morire anch’io".
Dalida
Dalida è stata l’amante segreta di Alain Delon, a Roma. Lei era di origini italiane e insieme i due hanno cantato la canzone “paroles, paroles”, l’unica traccia che ci resta del loro amore. Anche Yolanda Gigliotti (il suo vero nome) fu trascinata verso il successo dalla sua bellezza, proprio come Alain Delon. Anche lei tormentata e imprigionata in un’esistenza insopportabile che l’ha portata fino al suicidio.
Rosalie van Breemen
Dalla storia d’amore tra Alain Delon e Rosalie Van Breemen, modella di origine olandese, nascono Anouchka nel 1990 e Alain-Fabien Delon nel 1994, bello e dannato anche lui come il padre. Miss Van Bremen vanta trent’anni in meno dell’affascinante fidanzato e malgrado la differenza d’età i due vivono una bella storia d’amore che finirà nel 2001.
Alain Delon, il figlio non riconosciuto
Alain Delon non ha un rapporto idilliaco con i figli maschi. Lo ha dichiarato lui stesso, facendo un “mea culpa” pubblico. Oltre al figlio Anthony Delon avuto dall’unica donna diventata sua moglie, Nathalie, l’attore francese è il padre anche di Anouchka (la figlia prediletta) e Alain Fabien, avuti invece insieme a Rosalie Van Breemen. Alain Delon ha anche un figlio illegittimo, mai riconosciuto, Christian Aaron Boulogne classe 1962, avuto da Nico, cantante dei Velvet Underground: Nico, riluttante a prendersene cura, lo affidò alla madre dell’attore, Edith che lo ha cresciuto amorevolmente. Alain Delon ha sempre negato di essere il padre di Christian Aaron: “Tu non hai i miei occhi, non hai miei capelli, non sei mio figlio, non lo sarai mai, sono andato a letto con tua madre solo una volta, tu sei solo un mio amico”. Fu proprio l’attore a riservare queste parole al figlio Christian Aaron, oggi fotografo piuttosto affermato. Un’altra sfumatura d'ombra nell’anima dannata di Alain Delon.
Alain Delon e l’amicizia con Jean Paul Belmondo
“Ce ne saremmo dovuti andare insieme”. Alain Delon commenta così la scomparsa dell’amico Jean Paul Belmonte, amico e allo stesso tempo rivale. “Sono annientato. È una parte della mia vita, cominciammo insieme, sessant’anni fa”. Delon e Belmonde erano i due sex symbol del cinema degli anni Settanta, amici, rivali e colleghi, il loro rapporto intrecciava amore e odio. Alain Delon era il bello, anima dannata che sparava dritto nel cuore delle donne più affascinanti della terra, caratteristica che infastidiva Belmonde, più portato a farsi amare dai giovani critici con la sua aggressività, spavalderia e ribellione verso certe convinzioni sociali.
