Sandro Giacobbe e SIgnora Mia sono un connubio unico. E lo sono, con successo, da ben cinquant’anni. Infatti il 19 aprile 1974 uscì questa canzone, ormai pietra miliare della musica italiana, e da allora iniziò la sua incredibile carriera da cantante. In occasione di quest’importante anniversario, l’artista di Genova pubblica “Signora mia sapessi… 50 volte ti ho sognata” dove fa un po’ il punto musicale di questo mezzo secolo ma non solo. L’occasione è stata buona anche per parlare, a sorpresa, del suo rapporto con gli Elio e le Storie Tese. Lo ha fatto ospite del morning show condotto da Bussoletti e Arianna Caramanti tutti i giorni dalle 6 alle 9. Un intervento che è stato anche mandato in tv sul canale 122 del digitale terrestre. Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Sandro Giacobbe Signora Mia, la citazione degli Elii

“Se ho mai saputo di essere citato nella canzone “Super Giovane” degli Elio e le Storie Tese? Certo, e non posso che ringraziare. Quando diventi oggetto d’ironia significa che hai lasciato il segno. E poi io agli Elii devo tutta la pubblicità che ne è conseguita da allora con un pubblico diverso dal mio. Quando certi personaggi ti fanno un po’ la caricatura, in effetti, è promozione. E poi avevano ragione… ho 74 ma sono ancora Super Giovane.”

Sul segreto dei 50 anni

“Io credo che il successo di “Signora mia” arrivi dal fatto che abbia un testo che fa innamorare. Fin da quando è uscita, infatti, tanta gente l’ha usata come colonna sonora delle proprie storie sentimentali e questo rende una canzone “fuori dal tempo” e quindi un po’ di tutti. E’ stata la realizzazione di un sogno di tutta una vita iniziato quando giravo come chitarrista per le balere e sognavo di fare il cantante.”

Sulla Nazionale Cantanti

“Io giocavo male o bene con la Nic? Non saprei dirlo ma quel che è certo è che giocavo in difesa per cui contava la concretezza. Quando arrivava un pallone dalle mie parti, prendevo quel che c’era. Sfera, giocatore o entrambe le cose: l’importante è prendere qualcosa. Credo di aver lasciato un buon ricordo nello spogliatoio.”

Sulla sua bellezza

“Ero bello? Ero amato dalla donne? Non lo so, ma è certo che, per molto tempo, i ragazzi mi hanno seguito di meno. Mi consolavo con le ragazzine.”

Ecco qua il podcast dell’intera intervista di Sandro Giacobbe:
https://www.radiocusanocampus.it/it/sandro-giacobbe-signora-mia-sapessi-50-volte-ti-ho-sognata

Ecco il testo di “Signora mia” di Sandro Giacobbe:

“Mi scusi se ho suonato
Ma non so che cosa sia
La voglia di parlarle
Che mi ha preso
È stato come un fuoco che si è acceso

Signora mia
Non riuscirei a dormire
Se lei mi mandasse via
Lo so che non è l’ora
Ma io devo dirle che

Negli occhi miei, sapesse
Quante volte si è fermata
E nei miei sogni la vedevo addormentata
Di notte io guardavo
Nella sua finestra chiusa
Immaginavo tutto
Ma non mi chieda cosa

Perché arrossisce
In fondo son venuto
Per scambiare due parole
Se è troppo non mi dia più confidenza
Però mi dia almeno una speranza

Signora mia
Io abito di fronte
Nella stessa casa sua
Adesso me ne vado
Ma io devo dirle che

Signora mia, sapessi
Quante volte ti ho sognata
E nei miei sogni
Ti vedevo addormentata
Di notte io guardavo
Nella tua finestra chiusa
Immaginavo tutto
Non domandarmi cosa

Signora mia, sapessi
Quante volte ti ho sognata
E nei miei sogni
Ti vedevo addormentata
Di notte io guardavo
Nella tua finestra chiusa
Immaginavo tutto
Non domandarmi cosa”