"Se scoprissi che il mondo sta per finire", dice Ksenia Rappoport, "starei sicuramente con la mia famiglia, con le mie figlie, i miei genitori e i miei cari. Mi preoccuperei molto di più rispetto a Paola ma sono felice per lei che, almeno di fronte all’eternità, ha deciso di fare una scelta a favore dell’amore". Paola è il suo personaggio nel film L’ordine del tempo di Liliana Cavani, tratto dall’omonimo libro del fisico teorico Carlo Rovelli, in cui un gruppo di amici cinquantenni riuniti a Sabaudia per un compleanno scopre che un meteorite potrebbe, di lì a poche ore, mettere fine alla Terra. Ksenia è russa, ma da più di quindici anni abita anche il cinema d’autore italiano. Nel 2008 è stata Madrina della Mostra, l’anno dopo ha vinto la Coppa Volpi per La doppia ora di Giuseppe Capotondi. Al Lido ha molti ricordi: "Questo posto è speciale per me. Ho visto grandi film e persone di talento. Mi sono goduta Venezia, il mare, il sole e la vita. Due anni fa sono stata qui per l’ultima volta con il film Mom, I am at Home di Vladimir Bitokov: è stato un momento di pura felicità. Non sarà mai più così. Ma sono felice e grata di essere qui in un momento così solenne per onorare Liliana Cavani".

Chi è la sua Paola nel film?

Un’insegnante di storia. Nel lavoro e nelle sue opinioni sul mondo è libera e forte, ma nella sua vita privata non è decisa. È andata a casa dei suoi vecchi amici col compagno con cui vive non per amore, ma perché è comodo. Ma il suo amore vero, che non è passato con gli anni, è Enrico, il suo ex, interpretato da Edoardo Leo. Non hanno mai avuto il coraggio di vivere insieme: pensavano che l’amore fosse una cosa troppo fragile per trasformarlo nella vita di tutti i giorni.

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D.R.

Com’è stato lavorare sul set con Liliana Cavani?

Un viaggio indimenticabile. Liliana è una donna fantastica, forte e determinata. In molte cose nella vita è stata una pioniera. Nei costumi e nel trucco, nel modo di comporre l’inquadratura, ovunque la decisione principale era sua. Ma, allo stesso tempo, ha accettato alcuni dei miei piccoli suggerimenti. Dopo aver girato diverse serie televisive, è stato insolito immergersi nel mondo di Liliana, nel ritmo del suo lavoro, nel suo sguardo sulle cose. È stato anche molto divertente.

Cosa la affascina nel cinema della regista?

A quattordici anni ho visto Il portiere di notte e mi ha totalmente sconvolta e stupita. Essendo ebrea, sapevo molto sui campi nazisti. Ma il film è stato come un passo successivo, completamente nuovo nella conoscenza di questo terribile argomento e delle relazioni umane. Poi ho visto altri bellissimi film di Liliana, ma questa impressione adolescenziale è rimasta la più forte.

Che rapporto ha lei con lo scorrere del tempo?

Ho due figlie, una è già cresciuta e l’altra sta crescendo davanti ai miei occhi. Quindi, il passare del tempo è una cosa piuttosto tangibile per me: posso letteralmente toccarlo, cioè abbracciare le mie figlie e sentire come crescono e cambiano. Questo processo è inevitabile, un po’ triste, ma anche burrascoso e bello.

FUORI CONCORSO - L’ORDINE DEL TEMPO (Italia, 2023) di Liliana Cavani con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Richard Sammel, Valentina Cervi, Fabrizio Rongione, Francesca Inaudi