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L'ultimo degli uomini Copertina flessibile – 29 ottobre 2009
Prezzo Amazon | Nuovo a partire da | Usato da |
Copertina flessibile
"Ti preghiamo di riprovare" | — | 35,00 € |
- Lunghezza stampa303 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreTEA
- Data di pubblicazione29 ottobre 2009
- Dimensioni19.8 x 2.6 x 12.8 cm
- ISBN-10885021426X
- ISBN-13978-8850214266
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Dettagli prodotto
- Editore : TEA (29 ottobre 2009)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 303 pagine
- ISBN-10 : 885021426X
- ISBN-13 : 978-8850214266
- Peso articolo : 322 g
- Dimensioni : 19.8 x 2.6 x 12.8 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 560,992 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 2,153 in Narrativa sulla vita sociale
- n. 15,623 in Fantascienza (Libri)
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E siccome nel 99% delle cose che leggo tengo conto della storia e non chi l’ha scritta (salvo POI appassionarmi a questo o quello scrittore), ecco spiegato in buona sostanza il motivo per cui ho avuto così poco a che fare con signore scrittrici.
Detto questo, vista la mia passione (ossessione?) per i romanzi ad ambientazione pre e post apocalittica, mi sono imbattuto in questo L’Ultimo degli Uomini, della scrittrice canadese Margaret Atwood.
Avevo letto qualcosa in passato a proposito di questa autrice, ma senza approfondire. La immaginavo come una sorta di Doris Lessing un po’ più femminista e un po’ più dedita alla fantascienza (in realtà la fantascienza è un parte quantitativamente minoritaria della sua produzione), oppure un Orwell Donna dei nostri tempi che usa la fantascienza come medium utile a veicolare un certo tipo di speculazione socio politica.
Ok, sto vaneggiando. Torniamo a L’Ultimo degli Uomini. Il romanzo narra in prima persona le vicende di Jimmy/Uomo delle Nevi, dalla comoda infanzia trascorsa all’interno di un “recinto”, sorta di campus/eden/azienda per ricchi dipendenti di multinazionali dell’industria genetica, alla difficile e solitaria esistenza in un mondo post apocalittico abitato da strani animali mutanti e da una razza post umana, i Figli di Crake, che a loro volta considerano il protagonista un messaggero dei “creatori” Crake e Oryx.
Crake e Oryx (titolo originale del romanzo) sono in realtà gli altri due protagonisti della storia. Il primo è un geniale amico d’infanzia di Jimmy/Uomo delle Nevi, divenuto poi scienziato e messo a capo di un importante progetto genetico. Oryx è invece una bambina asiatica, sfruttata sessualmente fin da piccola e protagonista di alcuni video pornografici che catturarono l’attenzione dei giovani Jimmy e Crake. In qualche modo Oryx, ormai donna, viene liberata e assunta da Crake in qualità di guida per i mutanti umani da lui creati.
Questa in sintesi la trama, senza troppi spoiler. Veniamo alla “critica” (mi fa un po’ impressione usare questo termine). Il romanzo è avvincente, ben scritto e ben tradotto. Si legge facilmente, senza pause e senza cali di ritmo. Sottilmente ironico – a tratti spassoso – e scientificamente ben documento e abbastanza coerente.
Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica. Mancano, a mio modo di vedere, delle parti autenticamente drammatiche, o quando ci sono non vengono rese al meglio. Il finale è un po’ troppo sbrigativo. Ma si tratta di dettagli. Il libro e veramente bello e vale la pena leggerlo. E non rimarrà l’unico della Atwood in bella mostra tra gli scalfali della mia libreria.
Mi è piaciuto, ma non posso dire che mi abbia appassionato.
Forse la scrittura della Atwood non è nelle mie corde.
La cosa che forse mi ha più infastidito è vedere che tutto (per tutto intendo l'apocalisse prossima ventura e tante altre cose che non dirò per evitare spoiler) dipenda, alla fine, da tre persone (per quanto una possa essere considerata un genio).
Rimane il desiderio di leggere l'intera trilogia dell'Adamo Pazzo.