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Cimolai pronta a sollevare la nuova Torre Piloti di Genova

Le strutture d’acciaio che evocano le architetture di vecchie gru portuali sono state lavorate negli stabilimenti friulani e poi trasportate in città

di Barbara Ganz

3' di lettura

Le operazioni di sollevamento della nuova Torre Piloti del porto di Genova disegnata da Renzo Piano saranno ultimate in estate: sarà operativa a inizio 2025. Cimolai Spa sta procedendo nel cantiere di Ponte Rubattino all’assemblaggio delle carpenterie metalliche che formeranno il traliccio su cui si appoggerà la cabina di comando, anch’essa in fase di costruzione. La nuova Torre Piloti sarà alta in totale 65 metri, mentre gli uffici saranno posti a 59,80 metri. Le strutture d’acciaio, che evocano le architetture delle vecchie gru delle banchine portuali, sono state lavorate negli stabilimenti friulani e poi trasportate a Genova.

Il bilancio

Il consiglio di amministrazione di Cimolai Spa si è riunito sotto la presidenza di Marco Sciarra, da gennaio alla presidenza (ma con oltre vent’anni di esperienza in azienda): «I risultati positivi del 2023 e l’attuale portafoglio ordini, nonostante la crisi finanziaria del 2022, testimoniano la solidità industriale della nostra azienda ed il processo di miglioramento intrapreso - dichiara – consapevoli della fiducia che i nostri clienti, fornitori e istituti di credito ripongono in noi, a conferma anche della nostra solida reputazione internazionale con oltre 75 anni di storia». L’azienda presenta ricavi per 290 milioni, in linea con quanto realizzato l’anno precedente, 25 milioni di Ebitda (+15 % sul 2022) e 8 milioni di utile netto della gestione caratteristica (+105% sul 2022). In portafoglio ordini per 810 milioni per l’intero Gruppo.

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Cimolai - sede a Porcia di Pordenone, azienda leader nel settore delle costruzioni metalliche, da oltre 70 anni impegnata nella progettazione, produzione e montaggio di strutture complesse in acciaio - segna con questo bilancio il superamento della crisi finanziaria sfociata, a ottobre 2023, nella omologazione dei concordati preventivi in continuità diretta da parte del tribunale di Trieste per le società Cimolai Spa e Luigi Cimolai Holding Spa.

Le grandi opere

Una crisi finanziaria «che non ha mai fermato i nostri cantieri e le nostre officine», sottolinea Sciarra: da citare fra progetti attualmente in corso il telescopio più grande del pianeta nel deserto cileno di Atacama in Cile, il lotto 2 della linea 17 della Metropolitana di Parigi, i ponti JFK in New York (dove sono in fase di acquisizione ulteriori commesse), i moduli per la liquefazione del gas per la Baker & Hughes, e nell’ambito metropolitano della Città di Milano l’Arena Santa Giulia e la nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni.

Sempre in Italia inizieranno in estate i lavori di sollevamento della nuova torre piloti a Genova. Il risultato dell’intero Gruppo Cimolai, a livello aggregato, raggiunge ricavi per 390 milioni di euro, confermando i valori del 2022, mentre il portafoglio ordini a marzo 2024 ha raggiunto 810 milioni, con contratti in via di definizione per ulteriori 200-250 milioni. L’ultima opera in ordine di tempo aggiudicata a Cimolai è la ristrutturazione e miglioramento antisismico dell’ospedale veronese di Borgo Roma, per un importo di 40 milioni.

L’attuale strategia industriale prevede una focalizzazione dello sviluppo su mercati consolidati, come l’Italia, Europa e Stati Uniti, che rappresentano da sempre le principali aree di business. Da segnalare, inoltre, l’esecuzione in corso della procedura di concordato, con la società che ha completato il pagamento di tutti i creditori privilegiati, al di fuori di quelli per i quali è stato definito un accordo di riscadenziamento.

Il nuovo corso

«Le difficoltà che abbiamo attraversato hanno portato molti cambiamenti, oltre all’ingresso in azienda di manager esterni con competenze chiave in diversi ambiti. La nuova governance ha un approccio diretto alla trasparenza e alla comunicazione, ed è stata avviata una funzione di audit interno a tutela sia del board che dei creditori. Stiamo anche testando l’inserimento dell’intelligenza artificiale, che potrà essere applicata alla gestione, ma anche al calcolo strutturale e ai percorsi di lavorazioni robotizzate», spiega ancora Sciarra.

L’uscita dalla turbolenza finanziaria ha effetti anche sul fronte occupazionale: nel 2023 sono state assunte 30 nuove persone, portando gli addetti a 850 (diretti, più 450 indiretti), e nel primo trimestre 2024 si sono già registrati ulteriori 35 inserimenti. La ricerca e selezione di nuovi lavoratori prosegue per le diverse figure (dagli ingegneri agli operai), con l’azienda impegnata a sperimentare nuove forme di attrazione dei talenti.

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