ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl musical a Roma

Al Sistina debutta My fair lady, la favola della fioraia che si trasforma in gentildonna interpretata da Serena Autieri

La signorina Doolittlecon la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins interpretato da Ivan Castiglione

Serena Autieri protagonista del musical My fair lady al Teatro Sistina di Roma

3' di lettura

Dal 3 novembre si apre il sipario al teatro Il Sistina, che ospiterà il debutto nazionale di My Fair Lady con Serena Autieri protagonista, che interpreta la povera fioraia che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins interpretato da Ivan Castiglione. Si entra così nel sogno senza tempo della signorina Doolittle, in una fiaba che insegna a rimboccarsi le maniche, a superare le barriere, a darsi da fare per crescere e migliorare, ma che insegna anche a riconoscere il diritto di amare. Una delle favole più rappresentate e premiate al mondo torna dunque in Italia. Il capolavoro di Lerner & Loewe’s, al Sistina fino al 26 novembre, si presenta in una luce inedita, attraverso un nuovo adattamento in italiano, con le canzoni storiche fanno viaggiare il pubblico nel tempo.

Una scena di My Fair Lady al Tetro Sistina di Roma con Serena Autieri

Serena Autieri: un ruolo difficile, ma pieno di umanità

«Sognavo questo spettacolo da anni. Poi c’è stato il Covid. Altri impegni. Sono andata tante volte a Londra a vederlo. Finalmente oggi sono nei panni di Eliza Doolitle», ha detto Serena Autieri. felice ma consapevole della sfida per un ruolo che è stato di Audrey Hepburn al cinema, di Julie Andrews a teatro e di Delia Scala in Italia. «Le guardi, trai ispirazione. Poi però - ha sottolineato - a un certo punto devi lasciarle andare o non ce la fai. Ma la mia Eliza è la summa di tante donne che ho incontrato nella vita e anche di quelle che ho interpretato». Indossare i suoi panni « è un ruolo difficile, faticoso ma ci metto tanto cuore e tanta umanità anche nei brani che canto in inglese». In questo musical »si passa dal pop all’operetta. E diciamo la verità - ha sottolineato la Autieri - di ruoli così a 360 gradi, con musiche così sfidanti, per le donne non ne esistono molti. Per questo lo desideravo tanto». I complimenti a Serena Autieri arrivano anche da Fioretta Mari che nello spettacolo ha una partecipazione straordinaria. «Se c’è un’attrice che merita il successo è proprio Serena Autieri. Sono stata la sua insegnante fin da bambina e lei veniva a Roma da Napoli per assistere alla lezione e finita ripartiva per la sua città. Una passione e una dolcezza unica. E soprattutto una grande umiltà, la stessa che trovo in America quando lavoro con Al Pacino ma che in Italia spesso non c’è».

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Castiglione: per il mio Higgins Eliza è anche una educazione sentimentale

«Il mio Higgins - spiega Ivan Castiglione che in scena è l’ostico professore che tra una lezione e l’altra finirà per innamorarsi di Eliza - è quasi vittima dell’incapacità di certi uomini di vivere i sentimenti. L’arrivo di Eliza è per lui anche un’educazione sentimentale, che va oltre le apparenze. La loro storia insegna come stare insieme, come amarsi».

Una scena di My Fair Lady al Tetro Sistina di Roma con Serena Autieri

Prodotti per lo spettacolo 103 costumi

Il produttore Enrico Griselli ha allestito uno spettacolo in grande stile e senza badare a spese (103 i costumi nuovi). Nel cast Manlio Dovì nei panni del Colonnello Pickering e Gianfranco Phino nel ruolo Alfred Doolittle. Clara Galante e Luca Bacci interpretano rispettivamente Mrs. Pearce e Freddy Hynsford-Hill. La direzione del regista di fama internazionale A. J. Weissbar. Il regista ha lavorato sul personaggio e ne ha fatto una Eliza moderna, mai vittima degli eventi o della sua sorte iniziale. «Era importante per noi. Eliza è una donna intelligente e non volevamo rappresentare uomini monodimensionali che trasformano una ragazza secondo una loro idea e modello, ma che fosse lei a cambiare se stessa», ha spiegato il regista. Il nuovo adattamento è opera delle capacità liriche e drammaturgiche di Vincenzo Incenzo, che ha concepito una profonda trasposizione linguistica per esaltare il significato e il suono originari dell’Opera. Le coreografie del meraviglioso ensemble sono state affidate all’immaginazione poetica e alla versatilità del regista e coreografo internazionale Gianni Santucci. La direzione delle musiche è stata affidata all’esperienza del maestro Enzo Campagnoli. Accuratissima e ricca di intuizioni la ricostruzione dei costumi, opera della costumista Silvia Frattolillo.

Serena Autieri nel musical My Fair Lady al Sistina dal 3 al 26 novembre 2023. (Ansa)


Tutto inizia in una notte piovosa nella Londra edoardiana

In una notte piovosa nella Londra edoardiana, il professor Higgins, glottologo britannico di fama internazionale, si imbatte nella poverissima fioraia Eliza, che vende fiori er strada e ipotizza con il colonnello Pickering, esperto di dialetti indiani, che in soli sei mesi riuscirebbe a far passare anche una ragazza come lei in una gran signora grazie alle sue lezioni di fonetica. Higgins lascia cadere qualche moneta nel cesto di Eliza e la fioraia davanti a quell’offerta comincia a fantasticare su una vita migliore. La mattina dopo Eliza si presenta nello studio del professor Higgins, chiedendogli di insegnarle a parlare come una signora.

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