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Indennità di occupazione: di cosa si tratta e quando è dovuta?

Cosa succede quando, nonostante il contratto di locazione sia giunto al termine o venga risolto anticipatamente, l’immobile continua ad essere occupato dall’inquilino?

In questi casi siamo in presenza di un’occupazione senza titolo, in quanto il contratto di locazione è cessato. Poiché il locatore subisce un danno dall’occupazione sine titulo, lo stesso ha il diritto a vedersi riconosciuto una somma di denaro, commisurata solitamente al canone di locazione, nota come indennità di occupazione. È una forma di risarcimento e l’eventuale ulteriore danno deve essere dimostrato in giudizio.

Si precisa che l’indennità di occupazione viene tassata dall’Agenzia delle Entrate.

Il codice civile all’art. 1591 recita che: "Il conduttore in mora a restituire la cosa è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno".

A titolo di esempio, il danno subìto dal locatore può essere uno dei seguenti:
• non poter stipulare un nuovo contratto di locazione ad un canone più alto;
• non poter stabilire nell’appartamento la propria residenza;
• dover sostenere spese impreviste per abitare in un altro immobile.

In tutti questi casi è molto importante farsi assistere da un professionista, che possa aiutare il locatore a definire e gestire la situazione.