Fabbriche di cioccolato nella Chocolate Valley Toscana: la mappa

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Lunedì, 13 Maggio 2024
Firenze

La Toscana è piena di eccellenti fabbriche di cioccolato. La storia e la mappa

La Chocolate Valley è una zona della Toscana tra le province di Pisa Prato e Pistoia rinomata per la produzione di cioccolato di qualità. Ecco la mappa delle fabbriche di cioccolato dove fare acquisti, visite guidate in laboratorio e degustazioni

Quando si pensa alla Toscana, vengono subito in mente il vino e la carne, ma c'è un tesoro gastronomico che non tutti conoscono: la Chocolate Valley. Situata tra le province di Pisa, Prato e Pistoia, è rinomata per la sua fiorente produzione di cioccolato artigianale di alta qualità. Situata nella zona centro-occidentale della regione, questa area comprende diversi comuni tra cui Agliana, Cintolese e Pontedera, che insieme formano una vera e propria valle del cioccolato. Ma da dove arriva questa storica tradizione gastronomica?

Prima della Chocolate Valley: la storia del cioccolato in Toscana

Oggi sono diversi i maestri cioccolatieri che realizzano prodotti a base di cacao nella Chocolate Valley toscana, raccogliendo un’eredità che viene da molto lontano. L’arrivo del cioccolato in Europa risale al periodo di colonizzazione delle Americhe, il primissimo a scoprirlo fu Cristoforo Colombo ma fu Hernàn Cortès a portarlo in Europa nel ’500. Iniziò ad essere utilizzato alla corte di Carlo V in Spagna come medicamento per la cura di malattie e infezioni, per poi diffondersi ad uso alimentare nelle case nobiliari europee. Bere una tazza di cioccolata fumante a quel tempo era di gran moda. In Italia ci provò prima il milanese Girolamo Bensoni a introdurlo, ma gran parte del merito si deve al mercante fiorentino Francesco D’Antonio Carletti (1573-1636). Nel 1591 visitò le piantagioni di cacao americane, raccontando nei suoi scritti che è una pianta che produce “un frutto tanto celebre e di tanta importanza”, sottolineandone “il valore di più di 500.000 scudi ogni anno. Questo frutto serve ancora di moneta per ispendere e comperare sulle piazze cose minute”.

La lavorazione del cioccolato da Amedei

Così, i primi semi di cacao arrivarono in Toscana già dai primi del 1600, per poi diffondersi sottoforma di bevanda liquida grazie ai Medici. Si narra infatti, che alla corte di Cosimo III de’Medici l’archiatra speziale Francesco Redi si dilettava a preparare il “Cioccolatte” a base di scorza di limone, muschio e altri ingredienti. Ma fu famoso soprattutto per l’invenzione della cioccolata ai fiori di gelsomino. Numerose sono le testimonianze scritte della diffusione di questo ingrediente; infatti, in tanti all’epoca ne parlavano e ne apprezzavano il consumo: da Re Sole al cardinale Brancaccio che propose di berlo dopo la messa, da Goldoni a Manzoni, da Goethe a Mozart. Nel 1680 a Firenze fu pubblicato “Differenza tra il cibo e ‘l cioccolatte…” da Giovanni Batista Gudenfridi, facendo scoppiare un gran dibattito sui pro e contro del consumo di cioccolato, insieme a una lunga serie di scritti sul tema come “Altro parere intorno alla natura, ed all’uso della Cioccolata” (1728) del fiorentino Francesco Zeti.

La mappatura delle aziende della Chocolate Valley in Toscana

Nel corso dei secoli, la Toscana ha quindi sviluppato una tradizione del cioccolato artigianale unica nel suo genere, con diverse aziende specializzate. Certo, non pensate al viaggio nella Chocolate Valley come quello nella fabbrica di Willy Wonka con i suoi fiumi di cioccolato, ma comunque qui gli appassionati del “cibo degli dei” potranno ampiamente soddisfare i loro desideri più golosi. Ecco le tappe dove fermarsi.

Manufatto Cacao
Amedei
Trinci
Pasticceria Mannori
Slitti
Roberto Catinari
Bruno Corsini
Negozio-Bottega

Manufatto Cacao

Dal matrimonio di Paul de Bondt, pasticcere olandese, e Cecilia Iacobelli, designer pisana, nel 1993 nasce una la cioccolateria De Bondt – Cioccolato originale a Pisa. Nel 2019 rinnovano completamente il loro progetto aprendo un laboratorio artigianale con vendita diretta e degustazione di infusi, caffè, dolci, cioccolato, spezie e accessori. Realizzano frutta secca ricoperta di cioccolato, cioccolatini, panettoni, tavolette, ma sono famosi soprattutto per le loro praline; infatti, nel 2022 hanno vinto il prestigioso premio “Tavoletta d’Oro” per la miglior pralina al cioccolato degli ultimi vent’anni con la Pralina al Ben Ryé. E continuano a portare a casa il premio per cioccolato al latte migliore d’Italia con il loro latte sapido 38%.

Manufatto Cacao

Altro

Amedei

Amedei è una fabbrica di cioccolato nata nel 1990 a Pontedera in provincia di Pisa, con l’obiettivo di creare cioccolato italiano d’eccellenza bean to bar, ovvero dalla fava alla tavoletta. Da loro siamo andati a vedere come si producono le uova di cioccolato, ma qui sotto la guida attenta del maitre chocolatier Luca Fiorentini si produce un’ampia gamma di prodotti che nascono dai pregiati semi di cacao dell’Africa e dell’America Centrale. Dalle tavolette alle praline, sia classiche che con frutta secca, dal cioccolato da taglio della linea Prendimè ai tartufi. La linea include blend di più varietà, frutto di anni di sperimentazioni, ma anche cru monorigine che sono l’espressione più pura del cioccolato. Negli anni hanno vinto tantissimi premi e sono riconosciuti in particolare, per il loro cioccolato fondente Amedei Toscano Black al 70% (il primissimo della linea) e all’80%. Organizzano anche visite guidate con degustazione in azienda.

Amedei

Negozio-Bottega

Trinci

A Cascine di Buti la sosta si fa da Trinci, storica torrefazione che affonda le sue origini nel 1939, quando il caffè era una bevanda per pochi. La prima bottega si trovava a Firenze, poi spostatasi ad Agliana e infine nel 2003 nella location attuale. Negli anni quella che era una modesta impresa di famiglia si amplia sempre di più e nel 2004 Andrea Trinci decide di introdurre anche la produzione di cioccolato artigianale. Un prodotto riconoscibile per l’equilibrata tostatura delle fave di cacao (presenti in frantumi nel cioccolato) e l’assenza del concaggio. Questo passaggio infatti, secondo Trinci, elimina i difetti ma fa disperdere anche i pregi della materia prima. Oggi producono due linee di barrette di cioccolato: Fine Woo da 75 grammi nelle tipologie fondente e al latte, da gustare anche nelle versioni con peperoncino e miele della spiaggia di San Rossore; e poi Impressioni da 150 grammi anche nella versione alla vaniglia e cacao.

Trinci

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Pasticceria Mannori

Tra le migliori insegne di pasticceria in Toscana (e non solo), quella del super pasticciere Luca Mannori nasce nel 1987 sulle ceneri della piccola latteria di famiglia a Prato. Col tempo l’ha trasformata in una caffetteria con laboratorio, da dove escono ottime sfoglie da colazione, budini di riso, biscotti, lievitati, monoporzioni e pasticcini. Tra la sua produzione spicca il cioccolato che Mannori riesce a esaltare in più preparazioni: dai semifreddi alle torte, come la mitica Setteveli (cioccolato, cacao e nocciole su una base di Pan di Spagna al cacao e pralinato ai cereali), ma soprattutto tavolette e praline di altissimo livello.

Pasticceria Mannori

Negozio-Bottega

Slitti

Vi abbiamo già raccontato tutta la storia della famiglia Slitti che, dalla prima torrefazione di caffè a Monsummano Terme – in provincia di Pistoia - aperta nel 1969, è passata a produrre alcune delle tavolette più premiate d’Italia. Oggi producono tante creazioni diverse a base di cioccolato: barrette, praline, cioccolatini, creme spalmabili. Nella sede storica di Cintolese ci si può fermare per una pausa golosa a base di caffè e cioccolato in primis, ma ci sono anche sfoglie da colazione e una bottega per la vendita diretta. Nel 2023 hanno aperto un nuovo store in Centro a Firenze: Slitti Experience che non è solo un punto vendita dove acquistare cioccolato e caffè, ma un luogo dove fanno cultura dei loro prodotti con tanto di degustazioni a tema. Questo negozio dovrebbe essere la prima di una serie di aperture tra Italia, Europa e magari anche Medio Oriente, che rientra in un progetto di forte espansione dell’azienda.

Slitti-2

Altro

Roberto Catinari

Ad Agliana, sempre nella provincia pistoiese, si trova il laboratorio di uno dei pionieri del cioccolato della Toscana, nominato Cavaliere della Repubblica nel 2012. Roberto Catinari - scomparso nel 2021 - dopo 20 anni in una cioccolateria di Winterthur in Svizzera, nel 1982 fondò la sua bottega artigianale. La filosofia e la tradizione del noto maestro cioccolatiere viene oggi portata avanti e si concentra su una selezione di praline assortite dagli abbinamenti creativi, tavolette, tortine e creme spalmabili. Per Pasqua immancabili le sue uova decorate a mano, e assolutamente da provare i cioccolatini ripieni di Vin Santo o Brunello in crosta di zucchero. Organizzano anche visite guidate presso il laboratorio per ripercorrere la storia del cacao, attraverso una degustazione in compagnia del maître chocolatier dell’azienda.

Roberto Catinari

Negozio-Bottega

Bruno Corsini

Storica insegna ultracentenaria, fondata nel 1918, dove da sempre si producono confetti, caramelle e cioccolato. Oggi nel negozio di Piazza San Francesco troviamo tavolette fondenti in vari formati tra cui spiccano quella alla vainiglia e quella al latte dell’Abetone. Ci sono poi cioccolatini e specialità in pralineria, dai classici ripieni al caffè e ai liquori, fino alle Rose del Deserto con i cereali, ma anche cioccolato aromatizzato e speziato con peperoncino, cannella, noce moscata, spezie orientali. Tra le più recenti creazioni invece, la linea di tartufi e le praline all’Aceto Balsamico di Modena. Il prodotto simbolo di Corsini però, rimane il mitico Panforte Glacè al cioccolato, creato da Bruno Corsini a metà degli Anni ’30.

Bruno Corsini

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