Tommy Bolin nasce a Sioux City, Iowa, il primo agosto 1951. Conosciuto soprattutto per aver sostituito Ritchie Blackmore nella formazione Mark IV dei Deep Purple, Bolin si creò una considerevole reputazione come strumentista virtuoso prima della morte per overdose di eroina.

La sua produzione comprende due album solisti, un considerevole contributo al disco “Come Taste The Band” dei Deep Purple, due album con la James Gang ed altre prestigiose collaborazioni. Dopo la scomparsa sono stati prodotti altri album postumi, ottenuti da registrazioni live.

Bolin abbandonò la scuola superiore a sedici anni e si trasferì a Denver, dove formò una band chiamata The Zephyrs nel 1968; dopo aver registrato due album con questo gruppo (“Zephyr” e “Going Back To Colorado”), si unì al bluesman Albert King per un anno.

Stabilitosi a New York nel 1973, formò un gruppo jazz-rock chiamato Energy, ma non riuscì a ottenere un contratto discografico; fu anche chiamato a suonare nell’influente album “Spectrum” di Billy Cobham e più tardi, lo stesso anno, fu invitato a unirsi alla James Gang su raccomandazione del chitarrista Joe Walsh: restò con loro per un anno e apparve in due loro dischi, “Bang” e “Miami”.

Quando la James Gang si sciolse, nel 1974, Bolin iniziò a lavorare al suo primo album solista, “Teaser”, che uscì l’anno seguente.

Verso la metà del 1975 fece una audizione per i Deep Purple che lo preferirono a Dave Clempson, ex chitarrista di Humble Pie e Colosseum. Bolin rimase coi Purple fino al loro scioglimento nel marzo 1976, contribuendo in sette brani al loro album “Come Taste The Band” e prendendo parte a un tour mondiale che comprese Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Indonesia e Stati Uniti.

La Tommy Bolin Band, formata immediatamente dopo la dissoluzione dei Purple, pubblicò un album, “Private Eyes”, prima della morte di Bolin in una stanza d’albergo di Miami (Florida), dove si trovava in tour con Jeff Beck.

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