Chi era Galeazzo Ciano: storia vera, moglie, figli e cause della morte

Galeazzo Ciano è stato un politico e diplomatico italiano. È nato a Livorno il 18 marzo 1903. È famoso soprattutto per essere stato tra gli uomini più significativi del periodo fascista in Italia e per aver sposato la figlia di Mussolini, Edda.

Mentre il padre partecipa alla guerra, la sua famiglia si trasferisce a Genova e in seguito a Venezia e Galeazzo consegue il diploma di maturità classica, interessandosi soprattutto di giornalismo. Ma che cosa sappiamo di lui e sulla sua partecipazione al ventennio fascista? Vediamo di approfondire anche questi argomenti.

L’iscrizione al partito fascista

Nel 1921 Galeazzo Ciano prenderà parte al partito fascista. A causa degli impegni del padre, decide di trasferirsi a Roma. Si tratta anche degli anni della frequenza all’università, mentre il giovane fa pratica nel suo lavoro di giornalista per varie testate.

Nel 1925 si laurea in Giurisprudenza, rifiuta la carriera di avvocato e decide di entrare a far parte del mondo della politica. Dal duce gli vengono affidati vari incarichi al di fuori dell’Italia ed è proprio in questo periodo che si lega ad Edda Mussolini. Nel 1930 riceve la nomina di console a Shanghai e proprio con sua moglie va a vivere lì.

Torna in Italia nel 1933 e riceve l’incarico di capo dell’ufficio stampa per ciò che riguarda la Presidenza del Consiglio. Poi ottiene anche un Ministero.

La partecipazione alla guerra d’Africa

Nel frattempo era arrivato il momento della campagna in Africa e Ciano partecipa come volontario alla guerra che si stava svolgendo in Etiopia, nello specifico nel 1935. Quando ritorna riceve l’incarico di ministro degli Esteri. Il duce lo incarica di gestire tutto ciò che riguarda le relazioni con la Germania.

Intreccia anche rapporti con Hitler, consegnando alcune documentazioni segrete che erano state preparate dagli inglesi. Ad un certo punto Galeazzo Ciano si convince ad essere diffidente nei confronti di Hitler, tanto da influenzare anche il duce, che, almeno per il momento, dichiara uno stato di non belligeranza dell’Italia.

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Tutto il 1942 Mussolini non riesce a prendere una decisione univoca e a poco a poco cominciano a rivelarsi sempre più frequenti gli episodi bellici, nei confronti dei quali Galeazzo Ciano si dimostra ostile nei confronti del duce. Soprattutto il conte Galeazzo non tollera la subalternità italiana alla Germania.

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Il 24 luglio del 1943 arriva a sfiduciare Mussolini e si rifugia in Germania. Chiede aiuto proprio ai tedeschi per ottenere un permesso per la Spagna, con la complicità della moglie Edda. Ma, dopo la fondazione della Repubblica Sociale di Salò, Galeazzo Ciano viene ritenuto un vero e proprio traditore. Per questo viene incarcerato a Verona. Nonostante tutti i tentativi da parte della moglie Edda, l’11 gennaio del 1944 Ciano viene fucilato.