Terminator 2: Il Giorno Del Giudizio - James Cameron - recensione

Terminator 2 esce il 3 luglio 1991, a sette anni dal fortunato primo capitolo dedicato al cyborg assassino venuto dal futuro. Con cento milioni di budget (dei quali diciassette solo per gli effetti speciali) è uno dei sequels più costosi della storia del cinema.

La vicenda, invece, ha inizio nel 1994, dieci anni dopo gli eventi narrati nel primo film, e vede un John Connor (interpretato dall'allora esordiente Edward Furlong - "American Hystory X", "I Cavalieri Che Fecero L'Impresa", "Il Corvo: Il Predicatore Maledetto") ormai teenager ed una Sarah Connor (la confermata Linda Hamilton) internata in un ospedale psichiatrico, il Pescadero. Stavolta, dal futuro vengono inviati due Terminators: un altro T-800 (ovviamente Arnold Schwarzenegger), stavolta incaricato da John Connor di proteggere sé stesso, ed un modello avanzato composto di metallo liquido, il T-1000 (interpretato da un incredibile Robert Patrick, forse uno dei più riusciti cattivi nella storia del cinema di fantascienza).

Doveroso rimarcare il punto di forza della pellicola: gli strabilianti effetti speciali. L'animazione del T-1000 risulta credibile ancora oggi, dopo quattordici anni. In tal senso i film di Cameron sono sempre e comunque una garanzia. Schwarzy e la Hamilton riprendono i loro ruoli con convinzione, arricchendo notevolmente i bagagli dei loro personaggi (specialmente la protagonista femminile, restia ad accettare l'aiuto di una macchina che le ha procurato tanti incubi, ma anche il cyborg che tenta di rendersi più umano e meno "macchinoso" con l'aiuto del piccolo John),e la storia sembra maggiormente articolata e non incentrata quasi esclusivamente sulla fuga come nel primo capitolo. Molta attenzione è rivolta nei confronti di Sarah, che passa dalla ragazza spaventata del primo film all'essere una vera e propria macchina da guerra, pronta a tutto per difendere suo figlio e l'umanità: anche ad uccidere.

Punto debole del film il taglio di alcune scene molto interessanti, poi pubblicate nelle versioni successive in dvd: in una ricompare in sogno a Sarah addirittura il Kyle Reese della prima pellicola (ancora interpretato da Michael Biehn). In un'altra Sarah tenta di distruggere il processore del T-800 dopo averglielo estratto dalla testa, ma viene fermata da John.

"Terminator 2: Il Giorno Del Giudizio" è uno dei rarissimi casi nella cinematografia mondiale in cui un sequel viene considerato spesse volte (e a ragione) addirittura superiore all'originale.

Un grande lavoro di Cameron, rovinato in parte dal superficiale "Terminator 3: Le Macchine Ribelli" di Mostow, che uscirà altri dodici anni dopo.

 "Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi." Sarah Connor (Linda Hamilton)

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