Shutter Island: 10 curiosità, trama e spiegazione del finale - Cinefilos.it
 

Shutter Island: 10 curiosità, trama e spiegazione del finale

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Shutter island è uno dei film più discussi di un regista storico, di quelli che hanno inventato e contribuito a dar forma al miglior cinema americano contemporaneo: Martin Scorsese. Il film del 2010 incontrò delle opinioni variegate alla sua uscita. Infatti, alcuni lo ritengono il suo film più debole, complicato solo in apparenza, e un mero calco del film muto tedesco Il Gabinetto del Dottor Caligari. Altri lo ritengono un film affascinante e complesso.

Scorsese è un regista eccezionale: ogni suo film è un capolavoro o quasi, e ogni sua collaborazione con Leonardo DiCaprio dà origine a performance straordinarie e storie memorabili. E Shutter Island è uno di questi film, un thriller psicologico intricatissimo e affascinante, che unisce mistero e allucinazioni, storia del cinema e storia recente. Ecco alcune la trama e la spiegazione del finale del film, e dieci curiosità. Occhio agli spoiler!

Shutter Island: la trama

Shutter Island trama

Nel 1954, l’ufficiale e detective Teedy Daniels deve investigare la sparizione di una paziente dall’ospedale psichiatrico di Shutter Island: Rachel Solando, una madre colpevole di aver ucciso i propri figli. Teddy ha insistito per essere assegnato al caso, e dietro alla sua insistenza ci sono motivazioni personali: vuole trovare un certo Andrew Laeddis, apparentemente legato ad un episodio drammatico della propria vita.

Presto, però, Teddy si chiede se il motivo per cui è stato assegnato al caso non abbia a che fare con un piano perverso di esperimenti e sinistre operazioni sui pazienti. L’inizio delle indagini è promettente, ma col procedere dell’investigazione l’ospedale gli vieta l’accesso a documenti importanti e sembra mettergli i bastoni tra le ruote. Inoltre, durante un uragano, le comunicazioni con la terraferma vengono interrotte, e le cose si complicano. Teddy comincia a dubitare di tutto: della propria memoria, del proprio partner, e addirittura della propria sanità mentale.

La spiegazione del finale di Shutter Island

Shutter Island spiegazione finale

Nel finale del film, agli spettatori viene rivelato che l’universo del film è frutto di contorte convinzioni che albergano nella mente di Teddy: non tutto quello che abbiamo visto è reale, i personaggi non sono chi abbiamo creduto essere, e il protagonista stesso non è chi pensavamo.

Infatti, Teddy è un paziente dell’ospedale (il paziente numero 67, un dettaglio che può tornarvi utile durante la visione). Andrew Laeddis è il suo vero nome. Il motivo per cui si trova a Shutter Island è l’aver sparato alla moglie e aver perso il senno, dopo che questa aveva annegato i loro figli.

Teddy ha rimosso la realtà dalla propria mente, creando uno scenario, una storia che desse sollievo al proprio senso di colpa. Nella sua mente, Teddy non è un assassino ma un eroe, e Rachel è un capro espiatorio creato per affrontare il dolore. Si scopre che tutti i personaggi del film hanno tutti un ruolo diverso da quello che credevamo: ad esempio, il presunto partner di Teddy, interpretato da Mark Ruffalo, non è altro che il suo psichiatra.

Nel finale, il direttore dell’ospedale spiega l’imbroglio sul quale si basa il film: l’intero ospedale ha incoraggiato l’illusione di Teddy/Andrew, mettendo in scena le sue convinzioni, nella speranza di riportarlo alla vita reale. L’esito, però, è negativo. Nonostante Andrew dia segni di aver capito la realtà, il mattino seguente ricade nella propria illusione: l’unica soluzione sarà la lobotomia.

Shutter Island finale

Cosa succede davvero in Shutter Island?

Nel corso del film, Teddy soffre di una serie di emicranie e di allucinazioni della moglie Dolores (Michelle Williams), uccisa in un incendio appiccato da un uomo di nome Andrew Laeddis. Mentre la sua tensione mentale si aggrava nel corso delle indagini sulla scomparsa di Rachel, la sua ricerca lo porta a uscire dalle mura di Ashecliffe per raggiungere le scogliere in riva al mare e il minaccioso faro di Shutter Island, appena fuori dalla costa.

Lì trova il dottor Cawley, che svela gli eventi del film per il pubblico e per Teddy. Come spiega il dottor Cawley, Teddy è in realtà Andrew Laeddis (anagramma del nome falso di Teddy, Edward Daniels). Si scopre che Andrew è in realtà un detenuto di Ashecliffe e che gli eventi del film fino a questo momento – Cawley ha permesso ad Andrew di interpretare il ruolo di Teddy – sono stati concepiti per curare la sua follia che deriva dall’omicidio della moglie depressa dopo che questa aveva annegato i loro figli nella loro casa al lago. Per far fronte a questa situazione, ha assunto il personaggio alternativo di Teddy Daniels.

La farsa era molto elaborata, poiché anche il personale dell’ospedale (comprese le infermiere e Lester Sheehan, che fingeva di essere il partner di Andrew, Chuck) partecipava alle manie di Andrew. E le sue emicranie? Sintomi di astinenza dovuti alla mancata assunzione dei farmaci prescritti, mentre Cawley e gli altri medici gli permettevano di vivere le sue fantasie. Ma ancora una volta messo di fronte ai suoi terribili ricordi e alla verità della sua realtà, Andrew sviene e si risveglia in ospedale con Cawley. Mentre Andrew sembra disposto ad accettare la verità, Cawley ammette che lui e gli altri medici hanno aiutato Andrew a raggiungere questo stato di tranquillità simile mesi prima, anche se è regredito rapidamente. Se regredisce di nuovo, avverte Cawley, non avranno altra scelta se non quella di lobotomizzarlo.

All’inizio tutto sembra andare bene con i progressi di Andrew… ma non passa molto tempo prima che inizi a regredire. Comincia a parlare del suo bisogno di lasciare l’isola, lasciando intendere che si sta ancora una volta ritirando nella sua mente e nel personaggio di “Teddy”. E proprio come aveva avvertito Cawley, questa era davvero l’ultima possibilità per Andrew. Un Cawley deluso si consulta con il direttore di Ashecliffe e Andrew viene portato via dagli inservienti della struttura per essere lobotomizzato e porre fine in modo definitivo al circolo vizioso di sensi di colpa e manie che lo affliggono.

È un finale incredibilmente cupo, ma che potrebbe non essere così definitivo come potrebbe sembrare a prima vista. Andrew è stato davvero lobotomizzato? L’ultima inquadratura del film, che indugia sul faro dove avverrà l’intervento, è incredibilmente inquietante (così come la colonna sonora che l’accompagna) e sembra alludere all’operazione finale di Andrew, ma poiché non la vediamo effettivamente accadere, non ne abbiamo la certezza.

A prescindere dal fatto che sia avvenuta o meno (e si potrebbero avanzare valide argomentazioni a favore di entrambi i finali), la prima potrebbe essere proprio ciò che Andrew desiderava. Dopo tutto, prima di essere portato via, chiede a Sheehan cosa pensa sia peggio: “Vivere come un mostro o morire come un uomo buono?“. In pratica, preferirebbe continuare a vivere come se stesso, Andrew sano di mente, ma che ha commesso un crimine uccidendo sua moglie, o essere lobotomizzato come un Teddy delirante, il suo io immaginario che non ha mai ucciso nessuno? Il finale è leggermente diverso da quello del libro, ma la domanda di Andrew sembra suggerire che potrebbe essere d’accordo con l’intervento, poiché così facendo cancellerebbe i ricordi delle cose terribili che ha fatto. La pace (con se stesso e con ciò che ha fatto), non una vita di sensi di colpa e ricordi orribili, sembra essere il suo vero desiderio.

Shutter Island costringe i suoi personaggi – e gli spettatori – a interrogarsi su ciò che è reale e ciò che è immaginario, ma soprattutto solleva la questione di cosa significhi veramente essere pazzi. È uno squilibrio mentale? Fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi? O forse è la costante ricerca di elevarsi al di sopra delle avversità quando tutti cercano di buttarti giù. Qualunque cosa crediamo, la verità, come le complesse emozioni e lo stato mentale di Andrew, non è sempre così semplice.

 

Shutter Island: dieci curiosità

  • Mark Ruffalo ha ottenuto il ruolo nel film dopo aver mandato a Scorsese una lettera nella quale diceva quanto gli sarebbe piaciuto lavorare con lui
  • Prima che Scorsese e DiCaprio decidessero di lavorare a questo film, stavano inizialmente lavorando alla produzione di The Wolf of Wall Street. All’epoca, però, non ottennero finanziamenti.
  • Nel film, Teddy racconta di aver ucciso guardie naziste nel campo di Dachau. L’episodio è realmente accaduto, durante la liberazione del campo da parte dall’esercito statunitense, il 29 Aprile 1945.
  • È l’ultimo film di Martin Scorsese ad essere girato interamente su pellicola.
  • Nel primo weekend nelle sale, il film ha incassato 40.2 milioni di dollari: un record per Scorsese, battuto solo da The Wolf of Wall Street nel 2013.
  • È l’unica collaborazione tra Scorsese e DiCaprio a non aver ricevuto nessuna nomination agli Oscar.
  • All’inizio, si era pensato di assegnare la regia a David Fincher.
  • È basato sul romanzo “Shutter Island” di Dennis Lehane. Il libro fu pubblicato nel 2003.
  • Il film è la quarta collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio: precedentemente avevano lavorato insieme a Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), e The Departed (2006).
  • La particolare atmosfera del film è stata ispirata, tra gli altri, dai film sugli zombie degli anni Quaranta del regista Val Lewton.

Shutter Island in streaming

Al momento, Shutter Island  in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

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