Violante Guidotti, moglie di Calenda: "Un donatore 20enne mi ha salvata dalla leucemia. Vorrei conoscere il suo viso" - HuffPost Italia

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Violante Guidotti, moglie di Calenda: "Dalla leucemia mi ha salvata un 20enne. Vorrei conoscere il suo viso"

Violante Guidotti, moglie di Calenda: Dalla leucemia mi ha salvata un 20enne. Vorrei conoscere il suo viso

“Il donatore che mi ha salvato fa lo scout e studia ingegneria. Mi manca molto il non poter conoscere il suo viso, la sua voce. Lo guarderei negli occhi e lo abbraccerei. Nel 2018, all’epoca del trapianto aveva 16 anni. Soffro il poter essergli grata soltanto a metà”.  Così Violante Guidotti Bentivoglio, moglie di Carlo Calenda, ripercorre sulle pagine del Corriere della Sera la storia della sua malattia oncologica: una "leucemia mieloide acuta traslocazione genetica 8/21" diagnosticata nell’agosto 2017. 

Tra la diagnosi di agosto 2017 e il trapianto di settembre 2018 trascorre ben un anno: in quel lasso di tempo, Violante Guidotti Bentivoglio racconta di aver fatto una cura per la leucemia e di aver avuto“un incidente di percorso”, la diagnosi di un tumore al seno “mentre facevano i controlli per la leucemia”. Una massa per cui ha dovuto subire un’operazione a gennaio 2018.

“L’operazione è andata bene. Soltanto che dopo un po’ c’è stata la ricaduta della leucemia”.

Quindi la necessità di trapianto. A chi le domanda come il marito, Carlo Calenda, abbia vissuto la sua malattia, risponde:

“In quel periodo era ministro, è diventato ancora di più un family man. Si è diviso tra l’essere ministro e l’essere papà di tre figli. Non era scontato […] Abbiamo preparato i figli alla malattia, ma la malattia si chiamava soltanto 8/21. Non leucemia”.

“Lei parla di questo suo dolore con tanta serenità”, le viene sottolineato. Lei risponde:

“Serenità no. È il tempo che aiuta a lenire il dolore, più che altro. Parlo del mio male perché è importante farlo, non ci si deve vergognare”.

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