Marco Bocci: "Ho avuto un virus raro, non ho memoria. Ogni giorno rinasco" - la Repubblica

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Marco Bocci e il monologo a 'Le Iene': "Ho avuto un virus raro, non ho memoria. Ogni giorno rinasco"

Marco Bocci e il monologo a 'Le Iene': "Ho avuto un virus raro, non ho memoria. Ogni giorno rinasco"
L'attore e regista è intervenuto nello show di Canale 5 per raccontare gli effetti di una malattia che lo ha colpito diversi anni fa
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L'attore e regista Marco Bocci, dall'11 maggio in sala con il nuovo film La caccia che ha diretto, ha raccontato in un monologo a Le Iene le conseguenze della malattia che lo ha colpito alcuni anni fa.

Il virus raro che l'ha colpito

"Quattro anni fa sono sopravvissuto a un virus raro. Mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola. Per un po' ho parlato una lingua tutta mia, incomprensibile agli altri. Ma se la capacità di parlare è tornata, la mia memoria e tanti ricordi, invece, sono spariti per sempre [...] Oggi non riconosco i volti di amici, e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte prima di accorgermi che l’avevo già visto. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia tanto che i miei amici mi chiamano "Ma chi? Ma dove? Ma quando?". Perché ripeto in continuazione queste domande. Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto e ho dovuto imparare a fare il mio mestiere in un modo nuovo, studiando il doppio. Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dentro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo. E allora io, che tanti di quei ricordi non li ho più oppure li ho, ma corrotti, mischiati all’immaginazione, alla fantasia, chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso. Poi ho smesso di cercare e anzie mi piace immaginare che è stato quasi un colpo di fortuna, che nel mio passato ci fosse qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare. Ormai ho imparato a vivere con questa seccatura che me ne approfitto e fingo per convenienza di non ricordare cose che ricordo benissimo. Ogni giorno rinasco come un uomo che lascia indietro qualche parte del suo passato per vivere il presente, un uomo nuovo. E anche se può sembrarvi strano, un uomo felice".

Già tre anni fa, quando si era ripreso dal coma in cui quel virus lo aveva costretto e stava debuttando regista con il film A Tor Bella Monaca non piove mai ci aveva raccontato: "La malattia mi ha dato un'altra consapevolezza: che non sono indistruttibile. Se sei atletico, ipercinetico come me vedi le difficoltà molto lontane e invece quello che è successo mi ha fatto capire che occorre stare con i piedi ben per terra, mi ha incentivato a dare più importanza alle cose che contano: Laura e i miei figli". Il regista, insieme alla moglie Laura Chiatti che è anche protagonista del film insieme a  Filippo Nigro, Paolo Pierobon e Pietro Sermonti, è stato ospite di Domenica In dove una dichiarazione di Chiatti ha innescato una polemica social che poi l'attrice ha voluto placare spiegando che si trattava di una battuta goliardica.