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Cronaca

Inchiesta corruzione in Liguria, chi sono i fratelli Arturo Angelo e Italo Maurizio Testa

Nel 2011 Italo Maurizio, allora vicesindaco di Boltiere in quota PdL, era finito agli onori della cronaca insieme al fratello per una foto a Predappio, con il braccio teso in un inequivocabile saluto romano, davanti al busto di Mussolini

Sono stati indicati come i rappresentanti della comunità riesina di Genova, attualmente coinvolti nella maxi inchiesta sulla corruzione che sta travolgendo la Liguria: ma chi sono i fratelli Italo Maurizio e Arturo Angelo Testa?

I gemelli di 64 anni, attualmente destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere dove vivono (in provincia di Bergamo), sono accusati di corruzione elettorale al fine di agevolare l’attività di Cosa Nostra, nello specifico il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione a Genova. Nel comunicato sui dettagli dell'indagine si legge che tra le contestazioni mosse ad Arturo Angelo e Italo Maurizio c'è quella di "aver promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova, almeno 400 preferenze, e comunque siciliani verso la lista Cambiamo con Toti Presidente".

I due, esponenti di Forza Italia nella bergamasca, sono originari di Caltanissetta e vivono a Boltiere. Arturo Angelo lavora al consiglio regionale della Lombardia, nello staff del consigliere Jonathan Lobati, presidente della commissione territorio, mentre Italo Maurizio è coordinatore della circoscrizione provinciale di Dalmine di Forza Italia.

La foto del saluto romano a Predappio davanti al busto di Mussolini

Ma non solo: nel 2011 Italo Maurizio, allora vicesindaco di Boltiere in quota PdL, era finito agli onori della cronaca insieme al fratello per una foto a Predappio, con il braccio teso in un inequivocabile saluto romano, davanti al busto di Mussolini.

L'immagine era stata pubblicata sui social e l'allora vicesindaco chiese scusa e rimise le sue deleghe nelle mani del sindaco.

La sospensione da Forza Italia

Dopo la notizia della maxi inchiesta, Forza Italia ha sospeso i due fratelli. In una nota il partito fondato da Silvio Berlusconi scrive: "A seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi gli iscritti Maurizio Testa e Arturo Testa. Forza Italia, totalmente estranea ai fatti, rivendica i suoi valori garantisti e attende la conclusione delle indagini ed eventuali esiti processuali".

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