La storia di un dono, il corto del piacentino Tiramani arriva al Senato - piacenzasera.it

La storia di un dono, il corto del piacentino Tiramani arriva al Senato

Seventyfive Bpm, il film piacentino che racconta la storia vera di un trapianto di cuore tra due bambini sarà presentato ufficialmente al Senato il prossimo 18 giugno. La conferma è arrivata al regista Gian Francesco Tiramani nei giorni scorsi ed è quindi in moto la macchina per l’organizzazione dell’evento. La prestigiosa sala “Caduti di Nassiriya” a palazzo Madama vedrà la conferenza stampa organizzata per iniziativa della senatrice piacentina Elena Murelli – che fa parte dell’Intergruppo parlamentare dedicato alla donazione di organi, tessuti e cellule – proprio per presentare l’opera prodotta, in occasione del 50° di AIDO, dal Cineclub Piacenza Giulio Cattivelli affiliato alla FEDIC. E’ prevista la partecipazione del Ministro del.la Salute Orazio Schillaci, della presidente dello stesso intergruppo Senatrice Elisa Pirro, dei parlamentari piacentini Paola De Micheli, Tommaso Foti ed Elena Murelli, del neo Direttore generale del Centro Nazionale Trapianti prof. Giuseppe Feltrin, del Prof. Marco Elefanti (piacentino) Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, di Flavia Petrin Presidente nazionale AIDO, di Lorenzo Caravello Presidente di FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) e di altri parlamentari. L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali del Senato della Repubblica.

“Sono sempre più meravigliato della grande diffusione e dei lusinghieri giudizi del nostro cortometraggio – confessa Tiramani che dell’opera è sceneggiatore e regista -. Di norma i corti vengono visti esclusivamente dal ristretto pubblico dei concorsi e festival; il nostro film certamente non ha le caratteristiche richieste per questi festival, perché il suo obiettivo è decisamente diverso: arrivare al cuore di più persone possibili perché sia sempre più grande il numero dei donatori potenziali d’organo, e questo oscar lo stiamo vincendo alla grande”. “Dopo le decine di migliaia di persone che lo hanno visto in tutti e cinque i continenti – continua il regista – ora questa straordinaria occasione di promozione in uno dei luoghi simbolo delle nostre istituzioni ci riempie il cuore di soddisfazione e ci fa pensare che la gente – ancor più in questi tempi – ha bisogno di cose ‘sane’ che uniscono invece di dividere, con l’esplosione di sentimenti ed emozioni di cui non possiamo fare a meno. Ringrazio la Senatrice Murelli per la sua sensibilità su questo importante tema; là fuori, solo nel nostro Paese, ci sono 8.000 persone che sono in trepidante attesa di un organo che consenta loro di vivere o di migliorare le condizioni di vita e 300 di loro ogni anno ci lasciano perchè gli organi disponibili sono sempre troppo pochi, Ecco, facciamo tutti qualcosa perchè – come recita il claim del film – “sopra le nuvole ci sia sempre il sole”.

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