Lo Spezia fa visita al Brescia, D’Angelo: “Siamo pronti: non dobbiamo pensare alle altre” - Il Secolo XIX
serie b

Lo Spezia fa visita al Brescia, D’Angelo: “Siamo pronti: non dobbiamo pensare alle altre”

L’allenatore aquilotto è intervenuto alla vigilia della sfida tra aquilotti e rondinelle

Daniele Izzo
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Luca D'Angelo

 

La Spezia – «La squadra si è allenata bene, è pronta a scendere in campo». Luca D’Angelo mette nel mirino il Brescia. Lo Spezia, dopo il pareggio casalingo con la Sampdoria, si appresta a entrare nel rettilineo finale del campionato. Affronterà la trasferta in Lombardia, poi, in rapida sequenza, Palermo, Cosenza e Venezia: «Dovremo pensare a noi, non agli altri. L’obiettivo è fare bene nelle partite che mancano prima della fine del torneo senza farci condizionare».

Il gruppo, aggiunge il tecnico aquilotto, «sta bene». In attacco saranno tutti a disposizione: «Abbiamo Verde, Falcinelli, Moro, Esposito e Di Serio: possono giocare. Vediamo se schierare subito le due punte o inserirle a partita in corso. Il fatto di averli a disposizione, comunque, è importante. I cambi diventano determinanti». Ognuno di loro «dà grande disponibilità di minutaggio: nessuno polemizza quando non gioca». Verde «è un calciatore molto importante per noi, sia che entri a partita in corso sia che giochi subito dall’inizio: conosciamo il suo valore».

Il discorso, prosegue D’Angelo, va ampliato ai centrocampisti: «Abbiamo tante partite davanti e pedine che arrivano da periodi di stop a causa di infortuni muscolari». Il riferimento va a Reca, Kouda e Di Serio. Ma anche Jagiello è rimasto fuori in alcuni frangenti: «Non è stato benissimo il mese scorso. E, visto il numero di impegni ravvicinati, dobbiamo stare attenti a mettere in campo chi sta meglio».

Allo stadio “Rigamonti” di Brescia, comunque, l’allenatore pescarese si aspetta «una partita non semplice». Lo Spezia affronta «una squadra forte, che sta facendo bene». Infine, soprassiede sulle voci che lo volevano vicino alle Rondinelle sul finire di 2023: «Mi sembra corretto parlare del presente. Hanno preso un allenatore bravo, che è una persona per bene. Io sto bene sulla panchina aquilotta: sono felice di allenare qui».

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