Ancora oggi Alberto Tomba è uno dei massimi esponenti della storia dello sci italiano: nato a San Lazzaro di Savena nel 1966, lo sciatore è emerso nella seconda metà degli anni ’80, diventando da subito un nuovo mito sportivo in cui immedesimarsi e rappresentando il nostro paese al meglio nelle specialità dello slalom gigante e dello slalom speciale, venendo ancora oggi considerato uno dei più grandi specialisti delle prove tecniche di sempre.

Personaggio celebre non solo per i suoi grandissimi risultati in pista ma anche per il carattere estroverso e guascone, Alberto Tomba ha riacceso l’entusiasmo degli italiani per lo sci e le competizioni di questo sport, vincendo un grandissimo numero di trofei e di gare: 5 medaglie alle Olimpiadi, 4 medaglie ai Mondiali, 1 Coppa del Mondo di sci alpino (dove è quarto nella classifica all-time per numero di vittorie, ben 50), 4 Coppe del mondo di slalom speciale e 4 Coppe del Mondo di slalom gigante.

Dopo il ritiro dallo sport, avvenuto nel 1998, si è dedicato allo spettacolo e alla promozione dello sci nel mondo, sparendo però progressivamente dalle scene pubbliche: negli ultimi anni si è ritirato a vita privata, dedicandosi soprattutto alla scrittura e alla coltivazione della sua passione di sommelier (se siete interessanti e volete saperne di più, su Netflix è uscito proprio quest’anno il documentario Vincere in salita). In occasione del suo 57esimo compleanno, riviviamo la grandissima carriera di Tomba La Bomba.

Gli inizi della carriera di Alberto Tomba

La leggenda di Alberto Tomba comincia nel 1987, quando da misconosciuto conquista un bronzo nello slalom gigante a Crans-Montana e successivamente trionfa nello slalom di Sestriere e nel gigante nella stessa località, diventando il primo italiano dai tempi di Gustavo Thoeni a siglare una doppietta in Coppa: il fisico massiccio, il totale sprezzo del pericolo e lo stile adrenalinico rendono Tomba un mito sin da subito, facendolo diventare una celebrità nella stagione 1987-1988, dove vince a ripetizione, e ai Giochi Olimpici di Calgary 1988.

Qui diventa il primo sciatore alpino italiano a vincere due ori in un’edizione delle Olimpiadi Invernali: per l’occasione la Rai arriva addirittura ad aprire una finestra sull’intoccabile Festival di Sanremo, sancendo la nascita definitiva del mito di Alberto Tomba.

La fama improvvisa, unita ad un mai nascosto amore per la bella vita, rallentano le performance di Tomba, che dopo una parentesi avara di successi torna a far parlare di sé per il suo talento: alle Olimpiadi Invernali di Albertville 1992 vince il gigante e diventa il primo a trionfare nella stessa specialità per due giochi olimpici consecutivi.

fis world cup 2017pinterest
NurPhoto//Getty Images

Alberto Tomba e la Coppa del Mondo

Dal 1992 Tomba si ritaglia la fama di specialista dello slalom, vincendo sempre soltanto tra i pali stretti per i successivi tre anni. Poi succede qualcosa, e nella stagione 1994-1995 della Coppa del Mondo di sci alpino diventa protagonista assoluto della manifestazione.

Cominciata a Park City il 26 novembre 1994 e conclusa il 19 marzo del 1995 a Bormio, la coppa vede trionfare Alberto Tomba sia nella classifica generale sia nelle specialità slalom gigante e slalom speciale.

A distanza di vent’anni, così, gli italiani possono festeggiare un loro connazionale sul tetto del mondo: a Bormio arrivano decine di migliaia di italiani per assistere allo storico evento, con Tomba che solleva in casa quella che sarà la sua unica Sfera di Cristallo.

L’ultimo Mondiale e il ritiro di Tomba

Alberto Tomba fa intendere di essere ormai prossimo al ritiro, soddisfatto di quanto raggiunto sino a quel momento nel mondo dello sci. C’è, però, ancora una cosa da fare: trionfare ai Mondiali. L’occasione si presenta l’anno successivo ai Mondiali in Sierra Nevada del 1996, posticipati di un anno a causa della mancanza di neve: il 23 febbraio Tomba vince un’incredibile medaglia d’oro nello slalom gigante dopo essere quasi caduto ed essere stato protagonista di un recupero mozzafiato, vincendo anche due giorni dopo nello speciale.

mens world cup slalompinterest
Shaun Botterill//Getty Images

Inaspettatamente, Tomba riesce a vincere ancora una medaglia nell’edizione successiva, Sestriere 1997, centrando un insperato bronzo e chiudendo in qualche modo un cerchio aperto esattamente 10 anni prima, quando da semisconosciuto aveva vinto la sua prima medaglia in questa competizione.

L’ultima pagina è quella di Nagano 1998: Tomba arriva con il sogno di vincere una medaglia ad ogni partecipazione iridata, ma non ci riuscirà. Chiude comunque al meglio la carriera nello stesso anno con un’ultima vittoria nello slalom nella gara disputata a Crans-Montana.



Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione

Lettermark
Federica Saia

SEO editor. I suoi articoli hanno lo scopo di informare gli utenti e aiutare il sito a posizionarsi nella SERP.  Questo autore è un collaboratore esterno. Per info e collaborazioni contattare il managing editor della testata.