Il transatlantico più grande del mondo

02/05/2019

La storia del Rex.

L’epoca d’oro dei viaggi

Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento il viaggio oltreoceano conosce la sua epoca d’oro: i grandi transatlantici solcano gli oceani, trasportando migranti in cerca di una sorte più favorevole e ricchi turisti in viaggio d’affari o di piacere. Ma questa storia ve la raccontiamo già nell’articolo dedicato ai Giganti del Mare.

Benvenuti sul Rex
Quello di cui vogliamo parlarvi oggi è uno dei transatlantici più grandi dell’epoca in cui è stato costruito: il Rex, inaugurato nel 1932.
Nello stesso anno fu battezzato anche un altro importante “gigante”, il Conte di Savoia, e forse proprio per questo i due transatlantici furono chiamati erroneamente “navi gemelle”.

Il caso delle navi gemelle

In realtà gemelle non erano, anzi, provenivano da due società concorrenti: il Lloyd Sabaudo e la Navigazione Generale Italiana, e furono progettate come mezzi che semplicemente dovevano compiere la medesima rotta. Nel corso del tempo, per uno strano gioco del caso, presero entrambe servizio per la stessa compagnia di navigazione: l’Italia Flotte Riunite.

Il transatlantico più grande del mondo

Il Rex, emblema della rinascita italiana in epoca fascista, viene ricordato sia per essere stato il transatlantico più grande mai costruito fino al varo nel 1991 della Costa Classica, sia per la vittoria del Nastro Azzurro, avvenuta il 10 agosto del 1933 durante la traversata da Genova alla volta di New York al comando di  Francesco Tarabotto. 

Amarcord 

Il nostro gigante è stato coinvolto anche in una scena del celebre film di Federico Fellini “Amarcord” (1973), nella quale una gran folla di persone attende il suo passaggio nell’Adriatico a bordo di piccole imbarcazioni.
Una piccola curiosità: questa scena è di pura fantasia, , in quanto il Rex, eccetto l’ultimo viaggio verso Trieste, non passò mai nell’Adriatico.

Il Conte di Savoia

Non dimentichiamoci della “falsa nave gemella”, il Conte di Savoia: di dimensioni leggermente inferiori rispetto al Rex, è il primo piroscafo dotato di un sistema di stabilizzazione studiato per diminuire il “rollio”, un fenomeno che si presentava in condizioni di maltempo. Proprio per questa sua caratteristica fu ribattezzato “la prima nave che non rolla”. Questo primato divenne attrazione per tutti i passeggeri, che avevano l’opportunità di scendere a vedere i giroscopi all’opera grazie ad un apposito ascensore. 


Bibliografia

Maurizio Eliseo e Paolo Piccione, “Transatlantici. Storia delle grandi navi passeggeri italiane”, Genova, Tormena Editore, 2001. 

Il salone centrale di prima classe del Rex

Scorcio della piscina in prima classe a bordo del Rex

Miss Dodge a bordo del Rex

Bambini che giocano nella veranda del Rex