Il mecenatismo illuminato della Duchessa Anna Amalia di Sassonia-Weimar-Eisenach

La Duchessa Anna Amalia di Sassonia-Weimar-Eisenach favorisce a corte il periodo Classico di Weimar e lo sviluppo culturale. Diventa il più importante della Germania dalla fine del XVIII e inizio XIX secolo

La Duchessa Anna Amalia, tra la fine del XVIII e ‘l’inizio del XIX secolo, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo culturale e al periodo Classico di Weimar circondandosi di letterati e artisti. Il mecenatismo illuminato di Anna Amalia ha attratto a Weimar musicisti e poeti, quali Goethe, Schiller, Herder. Inoltre, ha trasferito la Biblioteca fondata dal duca Guglielmo Ernesto, nel 1691, all’edificio principale il Grünes Schloss o Castello verde, nome attribuito per il colore del tetto. La biblioteca prende il nome di Anna Amalia dal 1991 in occasione del terzo Centenario della biblioteca. Purtroppo, nel 2004 un incendio ha causato la distruzione di circa 50.000 volumi, tra cui testi unici e insostituibili.

Vita e reggenza della Duchessa Anna Amalia di Sassonia-Weimar-Eisenach

La duchessa Anna Amalia nasce a Wolfenbüttel il 14 ottobre 1739 e muore il 10 aprile 1807 a Weimar. È la quinta figlia di Carlo I di Brunswick-Wolfenbüttel e di Filippina Carlotta di Prussia, da cui riceve un’ottima istruzione, in particolare teologica, seguendo la religione luterana. Studia in lingua tedesca e lingua francese e si dedica sia alla musica che alla composizione.  Nel 1756 sposa a 16 anni Ernesto Augusto II Costantino Duca di Sassonia-Weimar-Eisenach, prendendo il titolo di principessa. Dal matrimonio nascono due figli Carlo Augusto ereditario e Federico Ferdinando Costantino, nato dopo la morte del padre. Infatti, il Duca Ernesto muore dopo solo due anni di matrimonio e Anna Amalia si ritrova ad amministrare il Ducato dal 1758-1775, essendo il figlio Carlo Augusto minorenne. La Reggenza comprende i Ducati di Sassonia Weimar e Sassonia Weimar- Eisenach. La residenza della Duchessa invece, dopo un incendio al Castello di Weimar viene trasferita a Wittumspalais. In estate invece si sposta al Castello di Ettersburg e al Castello di Tiefurt.

Nonostante gli impegni ufficiali compone musica e favorisce lo sviluppo culturale della città attirando a corte le menti più brillanti dell’epoca. Assume come precettore del figlio il poeta Christoph Martin Wieland.

Si ritira dalle attività istituzionali quando il figlio Carlo Augusto diventa maggiorenne nel 1775.

Il mecenatismo di Anna Amalia

La Duchessa organizza a corte  eventi di prestigio: feste, balli in maschera, spettacoli, conferenze. Sostiene molti musicisti come mecenate e nel suo palazzo istituisce la Corte delle Muse (Musenhof). In questo fervido clima culturale, partecipano personalità come Herder, Schiller, Goethe e la compagnia teatrale di Abel Sailer. Frequenta scrittori illuministi come Giovanni Gioacchino Bode e il pittore  Georg Melchior Kraus.

Le sue influenze culturali contribuiscono alla diffusione in ambito poetico del Classicismo di Weimar. In seguito Goethe omaggia la duchessa con un’opera: In memoria di Anna Amalia.

Anna Amalia ha composto molte opere musicali e suona vari strumenti come il pianoforte, il flauto, la chitarra e l’arpa. Oltre alla musica ama anche il disegno, le lingue, la scrittura e i viaggi in Italia dal 1788-1790 tra Roma e Napoli.


La biblioteca di Anna Amalia: Herzogin-Anna-Amalia-Bibliothek

Anna Amalia si occupa anche della biblioteca, che fino al 1766 si trovava nello Stadtschloss, trasferendo il nucleo originario nel Grünes Schloss (1562-1569), usato prima come residenza privata e dove ancora oggi ospita il patrimonio librario.

Nel periodo compreso tra il 1761-1766, Anna Amalia trasferisce le collezioni private nel nuovo edificio, che comprendono i volumi di Will Land su Shakespeare, la collezione Faust e il Fondo musicale della Duchessa, di circa 13.000 volumi.

Il figlio di Anna Amalia, in seguito fa ampliare la biblioteca. E dal 1797 affida la direzione della biblioteca a Johann Wolfgang von Goethe, che ricopre il ruolo per 35 anni (1797-1832), fino alla sua morte insieme a Christian Gottlob Voigt. In questo periodo il fondo librario si arricchisce notevolmente arrivando a 80.000 volumi, diventando tra le biblioteche più importanti della Germania.

Attualmente il patrimonio librario è di circa 1.000.000 volumi, e dal 1998 la Biblioteca è stata riconosciuta per la sua storia e le collezioni rare Patrimonio dell’umanità. Oltre alla consultazione e alla ricerca dei testi sulla storia letteraria e l’arte, è possibile ammirare l’imponente bellezza architettonica come la Sala Rococò. Un ambiente che offre la possibilità ai lettori di immergersi e vivere un antico e glorioso passato creato e donato dalla illuminata Duchessa Anna Amalia.

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