Molière in bicicletta - Film (2013) - MYmovies.it

Molière in bicicletta

Film 2013 | Commedia, 104 min.

Regia di Philippe Le Guay. Un film Da vedere 2013 con Fabrice Luchini, Lambert Wilson, Maya Sansa, Laurie Bordesoules, Camille Japy. Cast completo Titolo originale: Alceste à bicyclette. Genere Commedia, - Francia, 2013, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 12 dicembre 2013 distribuito da Teodora Film. - MYmonetro 3,22 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 maggio 2014

Serge, un tempo grande attore, si è ritirato da tempo a vita privata. Finchè non gli viene offerta una parte interessante, quella del Misantropo. Il film ha ottenuto 3 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Molière in bicicletta ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 747 mila euro e 54,1 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato sì!
3,22/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,38
PUBBLICO 3,51
CONSIGLIATO SÌ
Commedia in versi e in cinque atti, un omaggio al mondo del teatro e alla fragilità dei suoi protagonisti.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 4 dicembre 2013
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 4 dicembre 2013

Gauthier Valence è un attore celebre e amato dal pubblico, che lo segue appassionato in un medical drama francese. Stufo di interpretare eroi buoni di fiction televisive decide di mettere in scena Molière e di chiedere aiuto a Serge Tanneur, grande talento del teatro ritiratosi tre anni prima al culmine della sua carriera. Raggiunto Serge a l'Île de Ré, Gauthier prova a convincerlo a tornare a recitare, proponendogli "Il Misantropo", che Serge ha sempre sognato di interpretare. Adulato e lusingato, Serge fa resistenza e chiede a Gauthier qualche giorno di prova. Narcisi ed egoisti, decidono di fare a turno la parte di Alceste, il protagonista innamorato di Celimene e amico di vecchia data di Filinte. Alternando il ruolo di Alceste con quello di Filinte e ripetendo fino allo sfinimento la scena uno dell'atto primo, Serge e Gauthier arrivano al termine della 'recita' e a un passo dal capirsi. Ma l'incontro con Francesca, una bella italiana divorziata, sconvolgerà il loro equilibrio, scompaginando testo e vita.
Commedia in versi e in cinque atti, "Il Misantropo" è la storia di un uomo intransigente, che rifiuta l'ipocrisia ed esibisce una rigida rettitudine che si ripete 'per principio', allontanandolo dal mondo e dalle relazioni umane. E come l'Alceste di Molière, Serge Tanneur si è congedato dalla mondanità e dai riflettori, ripiegando nella solitudine e nella lagnanza, da cui lo stana Gauthier Valence. Scorbutico, geloso e crudelmente sincero, il personaggio di Fabrice Luchini trova in Lambert Wilson un'antagonista all'altezza, con cui provare e (ri)provare a se stesso di essere il migliore. Portatori di una comicità corrosiva, Luchini, saturo di bile nera, e Wilson, pieno di vanagloria, interpretano a turno l'Alceste molièriano, esibendo la dimensione atemporale del suo carattere e la modernità dei suoi difetti. Nato dall'ossessione di Fabrice Luchini per il commediografo francese, Molière in bicicletta è una commedia che mette in crisi, ridicolizzandoli, gli automatismi su cui la società (dello spettacolo) si fonda.
Confrontando due attori diversi per fama e formazione, uno si è ritirato dal mondo e non scende mai a compromessi, l'altro vive nel mondo a cui si adatta attraverso il compromesso, Philippe Le Guay realizza un omaggio al mondo del teatro e alla fragilità dei suoi protagonisti, battuti dal vento dell'Atlantico e trionfanti sulla metrica francese. Lo schema ritmico della commedia è alessandrino e fedele alla musicalità del poeta, al cui servizio si mettono Luchini e Wilson, entrando in comunicazione col movimento creativo del testo originale. Sul divano o in sella alla bicicletta del titolo, Serge e Gauthier declamano versi e incarnano la 'cattiva piega' dell'anima, infilando curve senza freni e specchiando l'uno nell'altro la propria crisi e i propri fallimenti. Alla ricerca di una felicità che si allontana, si spingono a largo fino a un irrecuperabile distacco, che arena Serge sulla spiaggia e 'inciampa' Gauthier sul palcoscenico. Le parole, quelle in versi e quelle in prosa, servono da travestimento della realtà e da segno di riconoscimento ma pongono continuamente a rischio il suo disvelamento.
La pièce ripetuta e ridetta non è altro che il riflesso di un'altra messa in scena, fatta degli scambi interminabili e delle piccole ipocrisie dei protagonisti, scambi che tradiscono un presente cupo e cercano una rivalsa nella creazione artistica, che al contrario non salva nessuno e dice a ciascuno il fatto suo. Nella forma cortese di Molière o in quella leggera di Jimmy Fontana, che mette in guardia sulla volubilità dell'uomo e la mobilità del mondo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 17 dicembre 2013
Flyanto

 Film in cui si narra di un ex-grande attore, ormai ritiratosi dalle scene e dalla vita pubblica nell' Isola del Re in Bretagna, il quale viene contattato da un suo ex collega, più giovane ed interprete per lo più di fiction televisive, con la proposta di partecipare alla rappresentazione teatrale de "Il Misantropo" di Molière.

venerdì 27 dicembre 2013
vanessa zarastro

Una deliziosa commedia francese – che consiglierei di vedere in originale – sull’amicizia maschile filmata da Philippe Le Guay. Un attore di successo di nome Gauthier Valence (Lambert Wilson) va a trovare un amico ex-attore ritiratosi a Saint-Martin-de-Ré, un’isola un pò “modaiola” nell’oceano atlantico, unita da un lungo ponte a La Rochelle. Vai alla recensione »

lunedì 23 dicembre 2013
FabioFeli

Serge (Fabrice Luchini) è un attore di teatro che si è ritirato dalle scene, eleggendo a suo rifugio solitario un casale sull’Ile de Rè, davanti a La Rochelle, sulla costa atlantica della Francia tra Nantes e Bordeaux; il suo carattere alieno dall’ipocrisia rende difficili i rapporti con il prossimo. Gauthier (Lambert Wilson) è un attore reso ricco e noto [...] Vai alla recensione »

martedì 4 febbraio 2014
Erlebnis

Una nota stella del cinema(Gauthier), decide di invertire, per una volta, il suo tabellone di marcia, contraddistinto fino a quel momento da banali fiction televisive garanti del salario ma povere di virtù, con l'intento di mettere in scena "il Misantropo" di Molière. Gauthier, per realizzare una strabiliante performance, spera nell'aiuto del suo vecchio e talentuoso [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 dicembre 2013
Eugenio

Cinema un po’ d’essay la nuova “avventura filmica” del regista francese Le Guay dopo l’acclamato successo de “Le donne del sesto piano”. Siamo lontani da quel filone ma la strada dell’originalità -in questo caso definita dalla contaminazione teatro-cinema- è ben percorsa e procede senza intoppi. Certo, adattare Moliere ed in particolare “Il misantropo” fino a renderlo protagonista di una pellicola, [...] Vai alla recensione »

sabato 4 gennaio 2014
Linus2k

Si racconta che Molière scrisse "il Misantropo", una delle sue più importati opere, sull'onda di una serie di delusioni importanti affettive e professionali: dopo l'abbandono della moglie ed il fallimento delle 2 sue ultime opere. Mettendo in scena Alceste e la sua rigida morale, recitava un suo personale "J'accuse" verso la doppiezza e la bassezza morale [...] Vai alla recensione »

sabato 1 marzo 2014
ennas

Gauthier Valence  è un attore di successo, il pubblico lo riconosce per strada,risponde in pieno alle regole dell’apparire : alto, elegante, fisico snello e prestante, incarna con stile un personaggio virtuale cui dà vita in televisione, un medico d’assalto di una serie ospedaliera TV. Pur immerso nel vortice mondano dei suoi impegni Gauthier decide di dare corpo ad [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 gennaio 2014
francesca meneghetti

 “Moi, je veux me fâcher, et ne veux point entendre” (Io voglio risentirmi, e non voglio ascoltare). ” L'ami du genre humain n'est point du tout mon fait” (Non fa per me chi ama tutto il genere umano). Due battute di Alceste, protagonista del “Misantropo” di Molière, commediografo francese vissuto nel ‘600, ne riassumono il “caratte [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2014
catcarlo

Gauthier (Wilson) è un attore assai piacente, stella della prima serata televisiva dove, grazie all’interpretazione di un (abbastanza improbabile) neurochirurgo, è diventato il beniamino della Francia intera. Nel ruolo, però, si sente un po’ stretto, visto che il suo sogno resta il teatro e, più nello specifico, Molière.

giovedì 30 giugno 2016
Great Steven

MOLIèRE IN BICICLETTA (FR, 2013) diretto da PHILIPPE LE GUAY. Interpretato da FABRICE LUCHINI, LAMBERT WILSON, MAYA SANSA, CAMILLE JAPY Serge è un ex attore teatrale ritiratosi a vita privata presso una scalcinata casetta sull’île de Ré. La sua esistenza monotona viene un giorno turbata dall’arrivo di un amico di vecchia data, Gauthier, anch’egli [...] Vai alla recensione »

domenica 27 aprile 2014
Ernesto94

Un attore in vesti seicentesche gira in bici tra le strade dell'Isola di Re per dire quanto sia "scandalosa" l'umanità. Gauthier Valance (Lambert Wilson), dopo il rinnovo di contratto per la parte del medico protagonista di una fortunata serie televisiva milionaria, decide di far visita, molto anni dopo, nell'invernale “Isola di Rè” all'amico [...] Vai alla recensione »

martedì 1 aprile 2014
roncola

Dietro la volontà di interpretare "Il Misantropo" di Moliere al teatro, Gauthier, celebre attore in voga, cerca aiuto in Serge, vecchio talento del cinema che dopo varie vicende si è autoescluso dal jet set, addebitando all'ambiente dello spettacolo tutte le malsane abitudini e gli ipocriti comportamenti che lo hanno portato al ritiro.

giovedì 13 marzo 2014
marilena

Questo lungometraggio ci presenta la diversità della natura umana: prendendo Molière come riferimento, si dipanano le storie parallele dei 3 protagonisti: il primo molto impulsivo e sicuro del suo successo, l'altro deluso dal mondo chiuso in un cupo cinismo, in una sorta di rassegnazione alla vita e la terza una donna addolorata dal fallimento matrimoniale ed affettivo.

domenica 26 luglio 2015
dario

Film di rara intelligenza, semplice e vero, umano e al contempo divino per le sue sottigliezze molto ben rappresentate. Storia di rapporti umani e di personalità che s'intrecciano, si scontrano a causa di protagonismi che sono il sale della vita. Attori splendidi, regia lieve e magica.  

domenica 2 febbraio 2014
sirio

Portare il teatro nel cinema. L'eterno conflitto fra la ricerca della perfezione e l'interesse di mercato. Due uomini che si confrontano. Due uomini si confrontano in una sfida estrema, ceh se fossimo in uno spaghetti-western sarebbe "all'ultimo sangue": mettere in scena il Misantropo di Moliére, non in una versione modernizzata (cosa che va tanto di moda oggi e che personalmente detesto!) ma negli [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 gennaio 2014
Vincenzo Ambriola

Poche persone vanno al teatro, molte di più vanno al cinema. Ecco perché raccontare il teatro al cinema è una sfida difficile: la recitazione, il ritmo, i testi sono troppo diversi tra loro e gli spettatori cinematografici fanno fatica ad apprezzare la differenza. Ma è anche difficile raccontare le vicende di chi il teatro lo fa, senza cadere nell'autoreferenzialità [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 gennaio 2014
noillusions

Il messaggio del film: l’unica cosa di cui trovo che valga la pena parlare. Per il resto: analisi profonda ed erudita dei comportamenti e della natura umana? Sarà, ma a me pare una commedia passabile che ha per tema la solita eterna storiella: due maschietti che litigano per la donna, sbaglio? Sono poi tanto diversi nelle loro motivazioni da due quindicenni? E allora parliamo del messaggio: [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 gennaio 2014
xoting

Amicizia? Si può davvero parlare di amicizia quando due persone, evidentemente mai state tanto legate, si ritrovano per volontà di uno solo dei due? Non conosciamo nei dettagli la storia che ha legato i due protagonisti anni prima che i loro percorsi si separassero nettamente. Dei due, il primo è fortunato interprete di telefilm, l'altro è vero appassionato di recitazione ma che si è auto appeso al [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 gennaio 2014
Gerardo Monizza

 Molière in bicicletta di  Philippe Le Guay [Invidiare] Gli attori non si amano, ma si cercano. Sempre si invidiano. È anche una necessità del mestiere e una sfida di personalità (narcisistiche) condotta sul filo del rischio (personale) con cui vorrebbero mettersi alla prova: gli uni contro gli altri. Talvolta ne scaturisce lo spettacolo perfetto.

lunedì 26 gennaio 2015
mericol

Gautier (L. Wilson) attore di fiction televisive di successo fa visita a Serge, in una località della Bretagna vicina a La Rochelle. Serge (F. Luchini) è stato un grande attore teatrale. Da 3 anni si è ritirato dalle scene e nutre ormai antipatia,se non odio, per tutte le categorie di attori. Gautier gli propone di ritornare in scena con il “Misantropo” di Moliére, Serge recalcitra, poi cede, quanto [...] Vai alla recensione »

domenica 14 settembre 2014
Alexander 1986

L'affermato attore Gauthier Valence (Lambert Wilson) vuole affrancarsi dal suo personaggio televisivo e progetta di mettere in scena 'Il Misantropo' di Moliere. Si reca quindi all'Île de Ré a trovare l'amico Serge Tanneur (Fabrice Luchini), vecchio interprete ritiratosi dalle scene e anche dal consorzio umano, chiedengli di partecipare. Inizia una collaborazione più tormentosa del previsto, perché [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 gennaio 2014
Pascale Marie

Il cinema Francese mi piace molto e anche questo film di Philippe Le Guay è interessante, intelligente ed elegantemente svolto. Racconta di Serge, un attore deluso, ritiratosi in un rustico all'Ile de Rè, dove vive solo e con i suoi disegni di nudi di donne e la sua bicicletta, unico mezzo che lo riporta nel mondo. Ad interrompere la sua semplice routine arriva Gauthier, un amico [...] Vai alla recensione »

sabato 14 dicembre 2013
Jean Remi

Due amici che si ritrovano nell’amore per il teatro, l’uno per ritrovare il passato di grande interprete, l’altro per riscattarsi dal successo di massa, ma effimero, dato dall’interpretare una popolare fiction televisiva. Gauthier e Serge affascinati da un progetto da realizzarsi a breve, la messa in scena di una commedia di Moliere, “Il misantropo”, si tuffano [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 dicembre 2013
Marta73

Visto ieri in anteprima e devo dire che ho trovato il film davvero splendido: I due attori sono magnifici (anche da doppiati, figurati in originale), Le ambientazioni sono da favola e pure danno un benefico senso di intimità, la scrittura è perfetta e l'intreccio di battute del Misantropo di Molière e del film ha una resa che passa dall'esilarante al raffinato senza perdere un colpo.

mercoledì 18 dicembre 2013
Alex2044

Che bella l'ile de Rè . Bella l'aria di vecchia Francia che si respira per tutto il film . Ma la parte migliore è l'interpretazione di Fabrice Luchini attore gigantesco di livello mondiale . Ottima spalla Lambert Wilson e corretti i caratteristi . Un film da vedere da parte di tutti coloro che amano non solo il cinema ma anche e soprattutto la cultura che pervade la miglior [...] Vai alla recensione »

martedì 17 dicembre 2013
Giovanni_B_southern

Quando si va a vedere un film con Luchini, lo ammetto, personalmente parto sempre un pò prevenuto. Si sa che, minimo, sarà un buon film. Questo 'Molière in bicicletta' è chiaramente un film da vedere, come tutti i film francesi che arrivano in Italia. Snob, elitario, narcisista : un trionfo del minimalismo francese con l'ottima aggiunta dell'italianissima [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 dicembre 2013
albe1110

Ma come è bello andare al cinema e scoprire gioielli come questo MOLIERE IN BICICLETTA! Commedia leggere e mai banale, moderna e ben scritta con una regia semplice e al servizio di una meravigliosa coppia di attori affiatatissimi! In sala tante risate per battute fulminanti preparate con grandissima cura. Entusiasta.

domenica 29 dicembre 2013
l'araba fenice

Sottile e sofisticata commedia con un Luchini da sballo. Ci si stacca a malincuore dalla poltrona. Ben calibrati i ruoli marginali e le gags. Unico neo (si nota solo per l'alto livello delle interpretazioni) è il doppiaggio di Francesca. Per quanto riguarda il titolo italiano, perché anziché Alceste - come effettivamente risulta - si fa andare in bicicletta il suo autore? [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 aprile 2014
degiovannis

Non si può non pensare a Truffaut già mentre si vede il film, per responsabilità soprattutto della bicicletta, che non a caso entra nel titolo. Ma le affinità non si fermano qui, perché c'è un triangolo e perché è la figura femminile che romperà il fragile equilibrio raggiunto dai due amici attori.

mercoledì 22 gennaio 2014
brian77

Inizialmente interessante il gioco tra i due attori, poi diventa un film lezioso, assolutamente ovvio, fintamente colto. Non male Maya Sansa, ovviamente bravi Luchini e Wilson, ma è film per professoresse che scambiano la facile divulgazione culturale per espressione cinematografica.

domenica 12 gennaio 2014
Fausto Soregaroli

Certamente da vedere; peccato che l'armonia del film è rotta dalla dubbia recitazione o, forse meglio, dallo stridente doppiaggio di Maya Sansa, che nel ruolo di Francesca avrebbe potuto armonizzare veramente il tutto. Eccezionale la prova di Fabrice Luchini ( Serge Tanneur ) e ottima quella di Lambert Wilson ( Gauthier Valence ) che danno vita ad una dialettica e ad una espressività mimica di alto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 gennaio 2014
pressa catozzo

Che dire? Opera cineteatrale completa. Leggo o scrivo. Attore o spettatore. Essere attore di teatro è sempre stato difficile e in questa opera ne respiriamo le sofferenze. Qualche pecca nella regia ma credo siano state necessarie per rendere l'opera gradita al pubblico. D'altronde il cinema è sempre un teatro.

Frasi
"Sono ateo come vero Iddio!"
Serge Tanneur (Fabrice Luchini)
dal film Molière in bicicletta - a cura di Rosedawn
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Nel delizioso Molière in bicicletta, Philippe Le Guay (l'autore di Le donne del sesto piano) si rifà a Il misantropo, giocandone il testo fra vita e teatro nella ventosa cornice fuori stagione della bretone località di Ile de Ré, dove si è ritirato a vivere in solitudine il talentoso teatrante Fabrice Luchini. Quando il collega Lambert Wilson, divo televisivo di successo, viene a proporgli di tornare [...] Vai alla recensione »

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Due amici attori si scambiano la parte provando "Il misantropo" di Molière, ma i caratteri delle persone escono allo scoperto. E in mezzo ci finisce un'italiana un po' spaesata. A tratti, fatte le proporzioni e la diversità dello scritto, sembra di rivedere Amalric e Seigner in "Venere in pelliccia", con quell'entrare e uscire tra i personaggi della pièce e quelli del film.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Due attori, un'isola, una commedia immortale. E una bella italiana arenata lì quasi per caso che i due istrioni finiranno per disputarsi. Senza smettere di duellare a colpi di alessandrini. Anche se non siamo nel Seicento e a recitare Célimène, per un attimo, sarà un quarto personaggio: una giovanissima pornoattrice che si rivela a sorpresa candida e emozionante (commento geniale di Luchini: «Viviamo [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Se un film modesto come «Blue Jasmine» passerà alla storia per la superprotagonista Cate Blanchett, un altro - molto migliore, ma di nicchia - lo farà grazie a Fabrice Luchini. «Molière in bicicletta» è una minimale quanto perfetta trappola drammaturgica che intarsia in punta di cinepresa le scaramucce da applausi a scena aperta tra due attori impegnati a mettere (forse) in scena una versione del classico [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 25 novembre 2013
Chiara Renda

A Torino, dopo il film francese con Maya Sansa (presentato ieri) Molière in bicicletta, oggi è la giornata del primo dei due film italiani in concorso: La mafia uccide solo d'estate, esordio alla regia dell'ex Iena e autore televisivo Pif.

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