Dissesto finanziario del Comune: nei guai ex sindaco e assessore  - Chieti - Il Centro

Dissesto finanziario del Comune: nei guai ex sindaco e assessore 

Bilancio in rosso per 3,4 milioni: la Corte dei conti sanziona Simone Dal Pozzo e Marilena Primavera Per entrambi c’è l’incandidabilità e il pagamento di oltre 17mila euro. Altri 8 ritenuti non responsabili

GUARDIAGRELE. Dissesto finanziario del Comune per 3,4 milioni di euro: scatta la sanzione interdittiva dell’incandidabilità per l’ex sindaco Simone Dal Pozzo e per l’ex assessore al bilancio Marilena Primavera, e quella pecuniaria di 12.549,90 euro per il primo e di 4.235,60 per la seconda. La decisione è contenuta in un decreto della Corte dei conti, sezione giurisdizionale per l’Abruzzo, che con il magistrato Paola Lo Giudice ha emesso il provvedimento in seguito al ricorso presentato dalla Procura regionale nei confronti dell’ex giunta comunale e di alcuni consiglieri dell’ex maggioranza.
La vicenda era partita da una segnalazione fatta dal Comune nel 2021 sulla crisi di liquidità dell’ente dovuta a una presunta cattiva gestione finanziaria della cosa pubblica nel periodo di amministrazione dal 2015 al 2020. La questione, in particolare, si riferiva all’esagerato ricorso alle anticipazioni di tesoreria e ai residui attivi non riscuotibili: ciò, per la magistratura contabile, avrebbe compromesso gli equilibri di bilancio dell’ente.
Oltre a Dal Pozzo e Primavera, l’accertamento della Procura ha riguardato anche gli ex assessori Gianluca Primavera, Ambra Dell’Arciprete, Piergiorgio Della Pelle, e gli ex consiglieri comunali Amedeo Dell’Osa, Ugo Adorante, Teresa Marroncelli, tutti rappresentati dall’avvocato Roberto Colagrande del Foro dell’Aquila; l’ex consigliere Nevio Salomone, rappresentato dall’avvocato Giulio Rossignoli del Foro di Chieti; l’ex assessore e poi consigliera Inka Zulli, rappresentata dall’avvocato Marco Alessandrini del Foro di Pescara. Ad eccezione di Dal Pozzo e di Marilena Primavera, tutti gli altri sono stati ritenuti dalla Corte dei conti non responsabili di aver contribuito con condotte dolose o gravemente colpose e sia omissive al verificarsi del dissesto finanziario del Comune per carenza di specifici obblighi nella gestione finanziaria dell’ente. All’ex sindaco e all’ex assessore, invece, è stata contestata la colpa grave per avere sottovalutato la sofferenza finanziaria del Comune.
Gli accertamenti contabili hanno riguardato il periodo che va che dal 1° giugno 2015 al 21 settembre 2020, in cui sono stati approvati i bilanci di previsione e i rendiconti dell’ente. Gli ex amministratori, a loro discolpa, hanno sottolineato di avere attuato in tutti i modi possibili iniziative di rinegoziazione dei mutui e di avere ridotto le spese con l’obiettivo proprio di risanare i conti del Comune.
La Procura aveva chiesto l’applicazione della sanzione pecuniaria di 25.099,80 euro per l’ex sindaco e di 8.471,20 euro per l’ex assessore: la decisione, invece, è stata presa per la metà degli importi, ossia la sanzione minima. Il pagamento delle somme entro 60 giorni ridurrebbe le quote al 30%. In conseguenza del decreto,
Dal Pozzo e Marilena Primavera decadono dalla carica di consiglieri comunali che rivestono tra i banchi della minoranza con il gruppo “Guardiagrele il bene in Comune” ma l’eventuale opposizione al provvedimento sospende l’esecuzione del decreto. Contro il provvedimento, infatti, è ammesso il ricorso entro 30 giorni all’organo collegiale della Corte dei conti. (cr.ch.)
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