Aperta la stagione concertistica all'Ara di Ierone. Saetta: "tanti i dubbi e le perplessità" - Siracusa News

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Aperta la stagione concertistica all’Ara di Ierone. Saetta: “tanti i dubbi e le perplessità”

"Purtroppo e come sempre, gli unici a farne le spese saranno i tanti siracusani che verranno privati di artisti di calibro internazionale e dei molti operatori turistici che difficilmente vedranno incrementare l'affluenza sul territorio durante la stagione dei concerti"

Si è ufficialmente aperta la stagione concertistica all’Ara di Ierone, è stato pubblicato il tabellone con tutti gli appuntamenti previsti e non sono tardati ad arrivare i primi dubbi e perplessità relativi agli artisti presentati.

“Non possiamo non esprimere i nostri dubbi sull’effettiva portata attrattiva degli artisti coinvolti, parliamo di un teatro con più di 4000 posti a sedere che difficilmente riuscirà a fare sold out essendo le esibizioni rivolte più a un pubblico di nicchia che alla stragrande maggioranza dell’utenza. Con queste considerazioni non vogliamo sminuire la bravura e le qualità degli artisti , assolutamente, forse però sarebbe stato appropriato uno spazio di dimensioni più contenute e lasciare l’Ara di Ierone a celebrità di maggiore peso – dichiara Nicolò Saetta, presidente dell’associazione A Viso Aperto –. Il confronto con l’anno scorso è doveroso, Giorgia, Zucchero, Carmen Consoli, Massimo Ranieri, i Negramaro solo per citarne alcuni. La domanda è obbligatoria, cosa è successo? Perché non si è riusciti a garantire lo stesso standard dell’anno precedente? C’è stata pigrizia nell’organizzazione del calendario? Le sterili e inutili polemiche sono riuscite nell’intento di fare abortire la stagione dei concerti? Critiche che, è bene ricordare, non sono state accompagnate da nessuna perizia tecnica che accerti l’alterazione dello stato dei luoghi a seguito di onde sonore. C’è stata, forse, una volontà politica nel voler preferire altri comuni, qualcuno ha detto Catania? Tante domande a cui difficilmente ci sarà una risposta. Purtroppo e come sempre, gli unici a farne le spese saranno i tanti siracusani che verranno privati di artisti di calibro internazionale e dei molti operatori turistici che difficilmente vedranno incrementare l’affluenza sul territorio durante la stagione dei concerti. In tutto ciò, nelle inutili contraddizioni, il più delle volte assolutamente sterili di una parte della politica siracusana e regionale, ci preme ricordare Arisa che si è esibita ad Augusta, Russell Crowe, Colapesce e Gazzè a Noto, solo alcuni nomi di un calendario molto più vasto, infine Gabbani che si è esibito a Melilli, per non parlare di Catania“.


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