A novembre, su Netflix, è uscito un biopic intitolato Rustin, che nel giro di poche settimane sta già facendo parlare di sé. Da una parte, infatti, ha catturato l’attenzione la sua casa di produzione, che è quella gestita da Barack e Michelle Obama, mentre dall’altra parte è stata accolta molto bene l’interpretazione di Colman Domingo, che veste i panni del protagonista e che sembra già essere un potenziale candidato ai prossimi Oscar. Ma non è tutto, perché il motivo principale per cui Rustin si sta rivelando notevole è la storia di cui parla, ovvero quella dell’attivista afroamericano e omosessuale Bayard Rustin, originario di West Chester e rimasto a lungo nell’ombra, nonostante i suoi grandi meriti sociali e politici.

youtubeView full post on Youtube

Per capire meglio la portata della pellicola è quindi interessante riscoprire proprio la vita di Rustin, che nasce nel 1912 in Pennsylvania e che si fa notare fin da giovane per le sue idee moderne ed egualitarie. Cresciuto con la madre Florence, da cui eredita il cognome, entra infatti in contatto con la National Association for the Advancement of Colored People, nella quale la donna milita come attivista, e conosce alcune degli intellettuali afroamericani più influenti dell’epoca, come W.E.B. Du Bois. Ben presto, quindi, organizza la prima protesta scolastica contro le leggi segregazioniste della sua città, per poi essere cacciata dal college di Wilberforce quando ha ventiquattro anni, perché ancora una volta è al centro di un massiccio sciopero studentesco. È allora che si sposta al City College di New York e che conosce l'afroamericano Asa Philip Randolph, con cui comicia a fare davvero la differenza per gli Stati Uniti. Quando il suo Paese entra in guerra durante il secondo conflitto mondiale, Rustin rivendica la sua vicinanza ai movimenti pacifisti e alla religione quacchera, rifiutandosi di combattere e subendo di conseguenza tre anni di galera.

Dopodiché, dal 1942, torna a far sentire la sua voce più forte di prima: essendo ancora convinto che la segregazione razziale e la discriminazione degli afroamericani siano delle piaghe da cui gli Usa devono liberarsi, porta avanti il suo progetto di collaborazione fra black e white people esponendosi in prima persona, come quando si rifiuta di sedersi in fondo sopra un autobus urbano. Fino al 1946 è quindi al centro di arresti e scontri con la polizia, finché non inizia a viaggiare tra l’Africa e l’Asia per portare avanti anche lì un discorso anti-colonialista, che spesso lo vede in contrasto con le forze dell’ordine del posto. Come se non bastasse, nel 1953 gli Stati Uniti lo arrestano con l’accusa di omosessualità, che Rustin non smentisce pur sapendo che ciò lo conduce a un'inevitabile marginalizzazione, perfino all'interno dell'ambiente attivista. Eppure, senza perdersi d’animo, continua a organizzare la Marcia su Washington per il lavoro e la libertà che vuole indire con il movimento per i diritti civili, riuscendo a coinvolgere quasi 300mila persone.

march for freedom jobspinterest
Buyenlarge//Getty Images

È il 28 agosto 1963 e, davanti al Lincoln Memorial di Washington, viene pronunciato il celebre discorso I have a dream di Martin Luther King Jr., istruito e supportato fin dalla giovinezza proprio da Rustin, che rappresenta uno dei suoi mentori e compagni di battaglia fino alla fine. Con il tempo, quando il Civil Rights Act viene finalmente approvato, Rustin lotta per la sindacalizzazione degli afroamericani e partecipa a svariate missioni umanitarie all’estero, per poi dedicare una grande attenzione anche ai diritti della comunità LGBTQIA+. Il suo è dunque un impegno a tutto tondo, che porta avanti fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1975, e che nel 2013 gli è valso il prestigioso riconoscimento della Presidential Medal of Freedom, ricevuto postumo proprio da Barack Obama. In quell’occasione, l’allora presidente degli Stati Uniti lo aveva definito uno dei “fomentatori angelici che ogni comunità necessita”.

4 MUST HAVE DA COMPRARE PER IL 2024
Attivatore di abbronzatura Boost-Me
Darling Attivatore di abbronzatura Boost-Me
Compra su Luisaviaroma
Occhiali da sole Retrosuperfuture
retrosuperfuture Occhiali da sole Retrosuperfuture
Palm Angels shorts in cotone
Palm Angels shorts in cotone
Borsa Le Petit Panier Soli in rafia e pelle
Jacquemus Borsa Le Petit Panier Soli in rafia e pelle