COSTANZO II in "Enciclopedia dell' Arte Antica" - Treccani - Treccani

COSTANZO II

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

COSTANZO II (Flavius Iulius Constantius)

D. Faccenna

Imperatore romano.

Figlio di Costantino Magno e di Fausta (?), nato a Sirmio (Pannonia) il 7 agosto 317 (o 318), Cesare l'8 novembre 323 (o 324) e console per la prima volta nel 326. Nella divisione dell'Impero fatta da Costantino (335) gli è data la prefettura d'Oriente. È Augusto il 9 settembre 337. Dopo la morte di Costantino II (340) e quella di Costante (350) e la eliminazione dei ribelli Magnenzio e Decenzio (353), rimane signore assoluto. Celebra i vicennali nel 343, i trecennali nel 353 ed il suo trionfo a Roma nel 357. Muore in Cilicia il 2 novembre 361, a 44 anni circa.

La tradizione letteraria lo descrive biondo, di statura alta (Cedrenus, Historiar. comp., i, p. 520, 23, Bonn), sviluppato nel tronco più che nella parte inferiore, di pelle scura, dallo sguardo forte, con i capelli morbidi e le guance sempre perfettamente rasate (Ammian. Marcell., xxi, cap. 16, 19). Sulle monete egli appare con naso lungo ed aquilino, occhi grandi, bocca ferma, mento ampio e rotondo, guance rasate (come tramanda la tradizione). La testa è più alta che larga, esagerata in questo senso nelle emissioni dell'ultimo periodo di regno. Da Cesare porta i capelli corti, scesi ad arco sulla fronte, e la corona d'alloro o la benda; da Augusto capelli lunghi e arricciati sul collo ed il diadema (Maurice, i, p. 147 ss., tavv. xiii, xiv; Delbrück, Spätant. Kaiserporträts, p. 8o s., tav. 7). Caratteristico è un forte senso di raffinatezza e di un ideale del bello, espresso anche nella curata pettinatura, come maggiormente appare nei monumenti conservatici.

Il ritratto di C. è definito con sicurezza: lo zaffiro della Collezione Trivulzio con l'imperatore a caccia ha l'iscrizione Constantius Aug. Vi si scorgono netti i tratti del volto, quale appare nelle monete. A questa gemma altre si accostano per la somiglianza dell'effigie: le ametiste di Berlino (Antiquarium), di Londra (British Museum), di Lipsia (Stadtbibliothek) e lo zaffiro di Boston. Esse presentano l'imperatore all'età di 40 anni circa.

Di notevole interesse sono le tre tazze argentee di largizione, all'Ermitage, due delle quali hanno l'iscrizione d n constanti augustivotisxx (343) e l'effigie di C. con le caratteristiche conosciute, sebbene tracciate a tratti sommarî e approssimati. La terza, di grande finezza, senza iscrizione, ma certamente contemporanea alle, precedenti e raffigurante il medesimo personaggio, lo mostra a cavallo con il viso di fronte. I lineamenti corrispondono con evidenza a quelli della colossale testa bronzea del Museo dei Conservatori, sia pure di qualche anno posteriore. La identificazione di questa a sua volta è sicura, basata sulla moda della ricercata pettinatura, sull'età del personaggio, sulla somiglianza fisionomica con Costantino (la medesima che compare sulle monete). Trova ulteriore conferma nelle gemme, che mostrano il volto dell'uomo nella medesima età.

È incerto se si debba riconoscere C. come Cesare, di circa 15 anni, nella testa colossale di marmo a Villa Borghese a Roma. Come console C. appare nel Calendario del 354, ma il valore iconografico di questo documento, noto soltanto attraverso copie medievali e del Rinascimento, è pressoché nullo.

Stilisticamente il ritratto di C. segue la tendenza generale classicistica che dopo Costantino si afferma maggiormente e raggiunge il culmine: i volti riprendono un modellato più plastico, i passaggi dei piani divengono nuovamente delicati, sentiti.

Monumenti considerati. - Zaffiro Trivulzio: R. Delbrück, Spätant. Kaiserportr., p. 152 s., tav. 74, i, fig. 49. Ametiste: di Berlino: ibid., p. 153, tav. 74, 3; di Londra: ibid., p. 153 s., tav. 74, 2; di Lipsia: ibid., p. 154, tav. 74, 5. Zaffiro di Boston: ibid., p. 154, tav. 74, 4. Tazze dell'Ermitage: ibid., p. 144 ss., tavv. 55-57, flgg. 42-47. Testa bronzea al Museo dei Conservatori: ibid., p. 139 ss., tavole 52-54; H. P. L'Orange, Studien, p. 64, n. 2, figg. 164, 84, Kat. n. 87. Testa marmorea della Villa Borghese: R. Delbrück, op. cit., p. 137 ss., tavv. 50-51, fig. 38. Calendario del 354: H. Stern, Le Calendrier de 354, Parigi 1954.

Bibl.: E. De Ruggiero, Diz., II, s. v. Constantius II (E. Ferrero); Pauly-Wissowa, IV, 1901, cc. 1044 ss., s. v. Constantius II (O. Seeck); J. Maurice, Numismatique Constantinienne, Parigi 1908, p. 142 ss., tavv. XIII-XIV; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts von Konstantinus Magnus bis zum Ende des Westreiches, Berlino 1933, p. 20 ss., p. 40, p. 80 s.; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, 3, Stoccarda 1894, p. 235, Müntzaf., IX, 6, 7; H. P. L'Orange, Studien zur Geschichte des spätantiken Porträts, Oslo 1933, p. 64, n. 2, Kat. n. 87. Recentemente è stato proposto di identificare C. II e la sua sposa nel cammeo Rotschild: E. Coche de la Ferté, Le Camée Rothschild, un chef d'oeuvre du IV s. ap. J. C., Parigi 1957 (v. cammeo).

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