Kinds of Kindness, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, ha una data di uscita italiana ufficiale al cinema. Arriverà nelle sale del nostro Paese il 6 giugno 2024, in anticipo sugli Stati Uniti, dove potranno vederlo d'estate non prima del 21 giugno.

I primi però a godersi l'ultima opera del celebrato regista saranno i giornalisti riuniti a Cannes 2024. Kinds of Kindness infatti è in concorso alla 77esima edizione del Festival, dove è in ottima compagnia: alla Croisette verranno proiettati in anteprima i film di Schrader, Coppola e Sorrentino, tra gli altri.

Di seguito la sinossi ufficiale con il riassunto della trama di Kinds of Kindness, distribuito in italiano da Searchlight Pictures: il film "è una favola in tre atti: un uomo senza scelta che cerca di prendere il controllo della propria vita; un poliziotto preoccupato dal fatto che la moglie scomparsa in mare sia tornata e sembri un’altra persona; e una donna determinata a trovare una persona specifica con una speciale abilità, destinata a diventare un prodigioso leader spirituale".

Stellare il cast. L'opera vede protagonista la due volte vincitrice del Premio Oscar Emma Stone, insieme a Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie e Hunter Schafer.

La sceneggiatura originale è stata scritta da Lanthimos e Efthimis Filippou, segnando così la loro quinta collaborazione (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro, Dogtooth, Alps).

Qui sotto il poster:

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Atsushi Nishijima / Searchlight Pictures

Sappiamo già quale potrebbe essere uno dei prossimi lavori di Lanthimos dopo Kinds of Kindness. Si tratterebbe del remake di Save the Green Planet, commedia fantasy sudcoreana di impianto ecologista. Nel cast potrebbe tornare Emma Stone, con cui le trattative sarebbero aperte, che a prescindere possiamo considerare su un tandem con il director greco.

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Giuseppe Giordano

Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).