Il tempo che ci rimane, film commedia scritto, diretto e interpretato da Elia Suleiman, vede protagonista proprio il regista di origini palestinesi, appena arrivato in Israele. Durante il tragitto in taxi comincia a piovere così forte che l’uomo alla guida, disorientato, è costretto ad accostare. Nell’attesa che il tempo si rimetta, Suleiman comincia a raccontare qualche aneddoto della sua famiglia ed esprime alcune considerazioni sul difficile rapporto tra Israeliani e Palestinesi, partendo proprio dallo scoppio del conflitto arabo-israeliano del 1948 fino ai giorni nostri. Suo nonno era il sindaco di Nazareth. Suo padre, Fouad Suleiman (Saleh Bakri), faceva parte della resistenza palestinese; una volta scoperto, fu picchiato così forte dalle milizie israeliane da essere creduto morto.
Poi gli racconta di quando era solo un bambino e a scuola lo avevano rimproverato perché in un tema aveva scritto che gli americani erano colonialisti. E ancora di quella volta che era stato denunciato e costretto a lasciare il paese. Fino al suo ritorno a Nazareth, che con grande amarezza, scopre non essere più la città che lo ha visto crescere…
Nel 2009 il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes e al Toronto International Film Festival.
Ha vinto il Gran premio della giuria all'Asia Pacific Screen Awards 2009.
Attore | Ruolo |
---|---|
Saleh Bakri | Fuad |
Ali Suliman | il ragazzo di Eliza |
Amer Hlehel | Anis |
Menashe Noy | tassista |
Lotuf Neusser | Abu Elias |
Ziyad Bakri | Jamal |