Gerry Scotti parla de La Ruota della Fortuna: "Mi piaceva celebrare Mike Bongiorno"
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Gerry Scotti parla de La Ruota della Fortuna: "Mi piaceva celebrare Mike Bongiorno"

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L'esordio boom dello storico game show di Mike Buongiorno, La Ruota della Fortuna condotto da Gerry Scotti: il conduttore ne ha parlato al settimanale Chi.

Gerry Scotti parla de La Ruota della Fortuna: "Mi piaceva celebrare Mike Bongiorno"

La nuova edizione de La Ruota della Fortuna, lo storico game show di Mike Bongiorno ha registrato picchi di quasi 4.000.000 di spettatori per uno share del 22.83%, risultato leader del preserale sul pubblico del piccolo schermo. Il merito oltre del format, è tutto di Gerry Scotti che insieme all'ex gieffina Samira Lui ha deciso di intraprendere questa nuova e importante avventura televisiva.

Gerry Scotti: "Pier Silvio Berlusconi in occasione dei 40 anni della mia carriera mi ha regalato La Ruota della Fortuna"

Il conduttore della rete ammiraglia Mediaset, intervistato dal settimanale Chi, ha spiegato il motivo per cui ha accettato il nuovo, importante progetto di Canale 5. Gerry Scotti, viene designato come l'erede del grande Mike:

"Ci sono mille motivi per cui faccio questo programma e ogni giorno me ne vengono in mente di nuovi. Il primo è che mi piaceva celebrare Mike. Il secondo è che mi piace dare dignità al vecchi e grandi format della tv. E, in un periodo in cui si mette mano a vecchi titoli, si cambiano nome, luci, scenografie, La Ruota della Fortuna ha una modo. E c'è un aneddoto che condivido con i lettori. Prima che Mike cominciasse a condurre la Ruota della Fortuna a Mediaset, ero un giovane conduttore di programmi musicali, facevo il Festivalbar, e un grande intenditore di tv come Lillo Tombolini, che al tempi era direttore di Odeon tv, mi chiamò e mi disse: "Saresti ideale per un programma che abbiamo preso dall'America e che vorremmo trasmettere sui nostri canali alle sette di sera, si chiama Wheel of fortune, (La Ruota della Fortuna, ndr), hai una settimana di tempo per decidere". Non feci nulla, ero in scadenza di contratto con Mediaset ma, in quegli stessi giorni, mi squillò il telefono, ed era Pippo Baudo, a quel tempo direttore artistico di Mediaset. Pensando che fosse uno scherzo di Fiorello, misi giù il telefono due volte, fino a quando non mi chiamo la segretaria di Baudo e me lo passò. Mi disse: "Mi sei simpatico, dammi del tu, vieni nel mio ufficio che facciamo il contratto". Non mi lasciò nemmeno il tempo di dire che stavo valutando altre proposte. Andai a trovarlo e così, da 41 anni, sono a Mediaset. Non mi ha inventato lui, mi ha scoperto Cecchetto, ma Baudo mi ha convinto a restare in questa azienda. Poco dopo, Mike iniziava a condurre La Ruota della Fortuna. Questo tarlo mi è rimasto per tutti questi anni."

Condurre il game show è stato un regalo di Pier Silvio Berlusconi in occasione dei 40 anni di carriera di Gerry Scotti a Mediaset:

"Quando ho festeggiato i 40 anni a Mediaset e mi ha chiamato l'editore, Pier Silvio Berlusconi, per dirmi "Che regalo ti posso fare? Vuoi una serata celebrativa, una grande festa?" , gli ho risposto: "Vorrei rifare La ruota della fortuna".Ed eccoci qui"

Il condutture è una certezza davvero granitica per l'azienda di Cologno Monzese:

"Io continuo a fare i mie programmi che sono dei classici come Caduta libera, poi ci ho preso gusto a fare Lo show dei record, che è diventato un altro classico, mi piace tornare a Striscia, a Tu sí que vales e, vi anticipo, rifaremo  Io Canto Generation e tornerà anche Chi vuol essere milionario. Mi sono divertito a rifare La ruota della Fortuna. Quando finito di registrare la prima puntata, mi hanno detto: "E come se lo avessi sempre fatto". E io ho risposto: 'Non sapete quante volte me lo sono guardato"

Scotti ha parlato degli incontri con Mike Bongiorno:

"Quando andavo in barca da lui a trovarlo, e mi accoglieva con il suo sigaro e un bicchiere di rum, parlavamo di tutto ma non di tv. Solo una volta mi ha detto: "Dici sempre che sono il tuo maestro, ma quale dei miei programmi ti piace di più?". Gli ho fatto due titoli: Rischiatutto, che vedevo a casa con i miei genitori, e Tele-mike, che fu il suo primo quiz di successo a Mediaset. Sapete cosa mi rispose? Mi disse: "Eh, magari un giorno farai Telegerry!"

Parlando del grande sbarco dei conduttori al Nove, da Fazio ad Amadeus, il conduttore ha commentato:

"Da tanti anni non succedeva nulla, e penso che anche per voi giornalisti sia divertente questo telemercato. Non so valutare Discovery, so che sono potenti, sono americani, hanno investimenti e grandi idee e auguro il bene a tutti questi buoni propositi. Io non ci ho mai pensato perché Pier Silvio mi ha anticipato. Quando sono andato da lui a parlare di lo canto mi ha detto: "Resti con noi, vero?". E io gli ho detto: "Posso firmare per due anni e traghettare volentieri qui i miei 70 anni" e lui mi ha risposto: "Va bene, però facciamone uno in più". Cosa volete farci, è fatto così (ride, ndr). In questo percorso professionale ci siamo sempre stati, io per lui e lui per ne, siamo stati una sicurezza reciproca: è una cosa rara"
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  • Co-responsabile della sezione TV
  • Autore del romanzo "Cento Battiti al Minuto"
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