Trotta: l'Avellino, la salvezza col Crotone in A, la caduta e la rinascita in Irpinia

Trotta: l'Avellino, la salvezza col Crotone in A, la caduta e la rinascita in Irpinia

L'esplosione in biancoverde, la Serie A, il declino e la rivincita, ancora una volta con la maglia dei lupi
Trotta: l'Avellino, la salvezza col Crotone in A, la caduta e la rinascita in Irpinia

Una carriera di sali e scendi, l'apice della Serie A, il declino e ora la rivincita, nella stessa piazza che per primo l'aveva resto grande. Marcello Trotta, a 30 anni, sta trovando la sua seconda giovinezza, ancora ad Avellino. In maglia biancoverde il ritorno, e dopo metà stagione a dir poco complicata, ora la risalita, culminata con il gol dell'ex al Crotone.

Marcello Trotta, l'esperienza in Inghilterra

La carriera calcistica di Marcello Trotta nasce vicino casa. Lui, nato a Santa Maria Capua Vetere, muove i primi passi nel Real Portico e nell'ASD Recale. La svolta con il passaggio nelle giovanili del Napoli, dove resta fino agli Allievi Nazionali. Poi però viene notato dal Manchester City, iniziando dunque il suo percorso in Inghilterra. La sua esperienza con i citizens durà però poco: si trasferisce a titolo definitivo al Fulham, e da lì inizia la parentesi da traveller. Tanti i prestiti nelle serie minori inglesi: Wycombe, Watford, Brentford (questa l'esperienza più fortunata), Barnsley. Al Brentford, in League One, due anni ricchi di soddisfazioni, tra cui la sfida in FA Cup contro il Chelsea terminata 2-2, con i blues costretti al replay, ma anche qualche delusione. La promozione in Championship al primo anno, infatti, sfuma anche a causa di un suo rigore sbagliato all'ultima giornata. Un momento difficile dal quale, però, Trotta ha appreso e che gli è stato utile nel processo di crescita. Obiettivo, quello della promozione, centrato però l'anno successivo anche grazie ai suoi gol. Prima di salutare La Manica, anche la soddisfazione del debutto in Premier League con la maglia del Fulham.

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Il ritorno in Italia e l'esplosione

La svolta della carriera avviene al rientro in Italia. Il ritorno nel Bel Paese grazie all'Avellino, nel gennaio del 2015. Il direttore sportivo biancoverde Enzo De Vito, a cui era già stato segnalato, rimase colpito da una sua prestazione con la maglia dell'Under 21 azzurra, disputata proprio al Partenio e in cui Trotta andò a segno. Un anno da incorniciare in Irpinia, con la promozione sfumata in Serie A, sogno interrotto nella semifinale playoff a Bologna. La stagione successiva, 2015/16 a campionato inoltrato, la chiamata impossibile da rifiutare: quella della massima serie, solo sfiorata pochi mesi prima con la maglia biancoverde. Un gol nel derby con la Salernitana come commiato, il verde della divisa affiancato non più dal bianco ma dal nero: c'era il Sassuolo a spalancargli le porte della A. Il debutto nel campionato italiano più importante in una squadra che stava facendo benissimo, con tanto di esperienza europea. La crescita al Sassuolo, il primo gol in Serie A, ma la consacrazione a Crotone: la salvezza il primo anno, la retrocessione il secondo con un percorso personale però importantissimo, condito da ben 7 gol.

Caduta e rinascita

Dopo l'addio al Crotone, dove era in prestito, torna al Sassuolo, ma trova pochissimo spazio con Roberto De Zerbi. Inizia a girovagare in prestito in cadetteria tra Frosinone, Ascoli e Cosenza, in mezzo anche una breve parentesi in Portogallo, ma senza più raggiungere i picchi di Avellino e Crotone. Dalla Serie B alla C con l'esperienza alla Triestina, ma anche lì sembra non essere più il Trotta di un tempo. Resta svincolato, trascorre l'estate 2022 ad allenarsi in solitaria. Ma ad Avellino è tornato un direttore sportivo, Enzo De Vito, che lo aveva scoperto e fatto esplodere in Italia. Alla fine del mercato, l'accordo con il club irpino e il ritorno in biancoverde. "Mi avete accolto da ragazzino, torno qui da uomo: è un onore per me indossare di nuovo questa maglia", le parole in conferenza. I primi mesi non sono facili, per tutta la squadra ma anche e soprattutto per lui, che non riesce a dare ciò che vorrebbe a una piazza a cui è legatissimo. Il ritorno di un altro uomo per lui fondamentale nella prima esperienza ad Avellino, Massimo Rastelli, lo riporta pian piano a venir fuori: prima la prestazione sublime (e lo zampino in 2 gol su 4) nella sfida al Viviani di Potenza, poi il terzo gol segnato al Partenio contro il Crotone secondo in classifica. Una partita speciale per lui, con le due piazze in cui ha fatto meglio a fronteggiarsi. Braccia alzate in segno di scusa, esultare è impossibile. Ma intanto Trotta ritrova prestazioni e anche il gol, manca soltanto l'ultimo elemento, ovvero la continuità. Ma il wonder kid cresciuto in Inghilterra ed esploso in Irpinia sembra essere tornato al suo splendore, ancora una volta all'ombra del Partenio.

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Una carriera di sali e scendi, l'apice della Serie A, il declino e ora la rivincita, nella stessa piazza che per primo l'aveva resto grande. Marcello Trotta, a 30 anni, sta trovando la sua seconda giovinezza, ancora ad Avellino. In maglia biancoverde il ritorno, e dopo metà stagione a dir poco complicata, ora la risalita, culminata con il gol dell'ex al Crotone.

Marcello Trotta, l'esperienza in Inghilterra

La carriera calcistica di Marcello Trotta nasce vicino casa. Lui, nato a Santa Maria Capua Vetere, muove i primi passi nel Real Portico e nell'ASD Recale. La svolta con il passaggio nelle giovanili del Napoli, dove resta fino agli Allievi Nazionali. Poi però viene notato dal Manchester City, iniziando dunque il suo percorso in Inghilterra. La sua esperienza con i citizens durà però poco: si trasferisce a titolo definitivo al Fulham, e da lì inizia la parentesi da traveller. Tanti i prestiti nelle serie minori inglesi: Wycombe, Watford, Brentford (questa l'esperienza più fortunata), Barnsley. Al Brentford, in League One, due anni ricchi di soddisfazioni, tra cui la sfida in FA Cup contro il Chelsea terminata 2-2, con i blues costretti al replay, ma anche qualche delusione. La promozione in Championship al primo anno, infatti, sfuma anche a causa di un suo rigore sbagliato all'ultima giornata. Un momento difficile dal quale, però, Trotta ha appreso e che gli è stato utile nel processo di crescita. Obiettivo, quello della promozione, centrato però l'anno successivo anche grazie ai suoi gol. Prima di salutare La Manica, anche la soddisfazione del debutto in Premier League con la maglia del Fulham.

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