Dal 21 marzo è disponibile nelle librerie e online il saggio Cinema Speculation, scritto da Quentin Tarantino per La Nave di Teseo. In questo libro il regista di cult come Pulp Fiction e Kill Bill ha deciso di coltivare il suo amore per l’arte cinematografica raccontando e facendo da critico di molte pellicole anni Settanta e Ottanta, che hanno influenzato la sua visione della settima arte. Qui di seguito vi proponiamo la nostra recensione di Cinema Speculation.

Come saper trasmettere passione

Cinema Speculation, la recensione

Se si dovesse scrivere un saggio sul cinema o su una propria passione in generale bisognerebbe farlo come Cinema Speculation. Ciò che rende raro questo libro a livello concettuale è il fatto che Quentin Tarantino cerchi di unire critica, saggio e biografia in un unico connubio che funziona benissimo. Un po’ si tratta della stessa operazione fatta da Stephen King con On Writing, il saggio sulla scrittura realizzato dal re dell’Orrore, che, piuttosto che mettersi in maniera pedante a schematizzare il suo ideale modo di scrivere, ha unito il racconto di situazioni personali che lo hanno avvicinato alla passione per la scrittura. Ed è questo il fattore in comune con Cinema Speculation: la passione. Quentin Tarantino, molto più rispetto a diversi critici di settore (fare autocritica è una cosa sana) riesce a raccontare il cinema ed a trasmettere l’energia che provoca il guardare un film, o il trovarsi davanti al grande schermo. La sua è anche un’operazione nostalgica, considerando che il modo di fruire lo schermo è cambiato nel corso dei decenni, e leggere le storie di come il giovanissimo Quentin nei primi anni Settanta si trovasse nei cinema di Los Angeles a guardare film di genere, fa un effetto da macchina del tempo.

Se si dovesse scrivere un saggio sul cinema o su una propria passione bisognerebbe farlo come Cinema Speculation.

Sono tanti i personaggi che vengono raccontati da Quentin Tarantino attraverso le sue analisi cinematografiche ed i suoi racconti: passiamo da Steve McQueen a Clint Eastwood, e da registi di genere come Walter Hill, Don Siegal,  Sam Peckinpah, Brian De Palma. E non mancano neanche i critici cinematografici, figure a cui Tarantino dedicherà anche il suo ultimo film, tra personaggi amati e disprezzati. Proprio l’attenzione che, ad un certo punto, Quentin Tarantino riserva per l’analisi ed il modo di fare critica cinematografica negli anni Settanta è piuttosto intrigante. Il popolare regista si sofferma su come in quell’epoca i film di genere fossero disprezzati dai giornalisti di settore, che riversavano tutta la propria frustrazione in recensioni praticamente sempre negative. Un’eccezione è rappresentata da Kevin Thomas, uno tra i pochi giornalisti di settore di quell’epoca che sembrava adorare il cinema di genere, e che trovava attraverso le sue recensioni un modo per invogliare il pubblico ad andare a vedere al cinema quel tipo di pellicole. E dovrebbe essere proprio questo il compito principale del critico cinematografico: trasmettere la passione l’amore per il cinema. Quentin Tarantino perciò manda un messaggio diretto a chi lavora in questo settore: quanto amore e passione ci mettete in ciò che fate? E quanto v’interessa trasmetterlo ai lettori?

Quentin Tarantino grande narratore anche su carta

Cinema Speculation, la recensione

La scrittura di Quentin Tarantino è intrigante, sin da quando si è presentato al pubblico dei lettori con il romanzo di C’era una volta a…Hollywood. Ed anche nel suo scrivere per un saggio, il popolare Quentin offre uno stile “parlato”, non risparmiando parolacce, frasi da gergo, che fanno trasparire come il suo stile inconfondibile che si riesce a ritrovare nelle battute dei suoi film più celebri, e che traspare anche dalle interviste, si rispecchi perfettamente anche in questo saggio. L’autenticità e l’onestà intellettuale è una caratteristica di Quentin Tarantino, che con il passare del tempo, sembra voler testimoniare sempre di più la propria passione per il cinema. Al punto tale che, nel momento in cui si trova così vicino alla conclamata fine della propria carriera, il popolare filmmaker sembra voler ribaltare la macchina da presa, facendo vedere ciò che si nasconde dietro al set. Quentin Tarantino dopo aver esplorato i generi cinematografici che ama attraverso i suoi film, avendoli smontati e resi delle operazioni postmoderne ad arte, è entrato direttamente con la macchina da presa nella stanza dei bottoni. Oggi come oggi Quentin Tarantino vuole fare e raccontare il cinema, descrivendo chi il cinema l’ha fatto e lo porta avanti sotto ogni punto di vista.

Quentin Tarantino, con il passare del tempo, sembra voler testimoniare sempre di più la propria passione per il cinema.

C’è bisogno della passione di Quentin Tarantino e di personaggi che sanno comunicare al suo livello per offrire agli appassionati delle chiavi di lettura intriganti, e per trovare nuovi fedeli adepti. Cinema Speculation è un’operazione di passione e di trasmissione di passione verso il cinema. Quentin Tarantino è nato per narrare, e che lo faccia attraverso una telecamera oppure con delle parole l’effetto sembra essere sempre ugualmente dirompente. Le descrizioni dei cinema di Los Angeles negli anni Settanta, le reazioni del pubblico alle visioni di film della blaxploitation o di James Bond, diventano nel lettore delle immagini vivide, che prendono forma nella mente così come fossero grandi inquadrature (e non a caso potrebbe venire in mente la scena di C’era una volta a…Hollywood in cui la Sharon Tate interpretata da Margot Robbie viene inquadrata mentre guarda in una sala un film a cui lei ha partecipato). Concludiamo questa recensione di Cinema Speculation raccomandando la lettura a tutti gli appassionati di Quentin Tarantino e della settima arte: si tratta di un libro immancabile per chi ama leggere storie e critiche sul cinema. Certo,  chi non mastica film anni Settanta di genere avrà più difficoltà a seguire e tenere il filo di tutte le storie e pellicole descritte da Tarantino, ma il bello di questo saggio è anche questo: seguire il flusso della narrazione, a prescindere da ciò che si conosce. Farsi affascinare dalle parole e dal racconto è l’obiettivo principale, e Quentin Tarantino ci riesce benissimo anche su carta.

                                             Cinema Speculation è in libreria dal 21 marzo.

80
Cinema Speculation
Recensione di Davide Mirabello

In Cinema Speculation l'autore Quentin Tarantino riesce a trasmettere tutta la propria passione e cultura cinematografica.

ME GUSTA
  • Una gioia per la lettura per tutti gli appassionati di cinema di genere.
  • Lo stile di scrittura di Quentin Tarantino attira subito il lettore.
  • La commistione tra biografia e critica rende i contenuti del libro ancora più intriganti.
FAIL
  • Per chi non è amante o è poco pratico di cinema di genere anni Settanta il libro può risultare pesante.