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Only Murders in the Building: trama, recensione e cast della nuova serie tv su Disney+

Tre personaggi che vivono nello stesso palazzo iniziano ad indagare sull’omicidio di un residente, dando vita ad un podcast crime, la loro passione comune

pubblicato 30 Agosto 2021 aggiornato 25 Settembre 2021 12:35

Prendi una coppia che ha fatto la storia del cinema americano degli anni Ottanta e Novanta ed affiancala ad una delle star più apprezzate dalle nuove generazioni; mescola il tutto con un classico giallo, un tocco di comedy raffinata e colpi di scena. Il risultato? E’ Only Murders in the Building, l’attesissima nuova serie tv che Disney + mette a disposizione dei suoi abbonati da domani, martedì 31 agosto 2021, all’interno del catalogo Star. Siete pronti ad indagare all’interno di uno degli edifici più esclusivi di New York? Per essere preparati, proseguite nella lettura: qui sotto troverete tutte le informazioni utili per iniziare la vostra indagine!

Only Murder in the Building, la trama

Siamo a New York, nell’Upper West Side. All’interno del prestigioso palazzo residenziale noto come l’Arconia vivono numerosissime persone, così tante che alcune di loro non si sono neanche mai incontrate. Tra queste ci sono i tre protagonisti: Charles (Steve Martin), attore famosissimo negli anni Novanta; il regista teatrale Oliver (Martin Short) e la giovane decoratrice Mabel (Selena Gomez). Tre persone estremamente differenti tra di loro, ma accomunate da una passione, quella per i podcast a tema crime.

Quando all’interno del loro palazzo viene ritrovato il corpo senza vita di Tim Kono (Julian Cihi), uomo d’affari, tutti pensano al suicidio. Loro tre, però, complice un incontro fortuito che rivela la passione che hanno in comune, iniziano a pensare che le cose siano andate diversamente ed aprono una propria indagine.

L’occasione è perfetta perché Charles, Oliver e Mabel passino da ascoltatori a creatori di un loro podcast crime: nasce così “Only Murders in the Building”, che racconta il loro lavoro per scoprire la verità sulla morte di Tim Kono. Se inizialmente sembra una trovata senza senso, nel corso degli episodi le loro scoperte riveleranno non solo che avevano ragione, ma anche che dietro quell’omicidio si nascondono altri segreti legati ad un passato più remoto ed a personaggi insospettabili. Mentre il tempo scorre, e l’assassino potrebbe agire ancora…

Only Murders in the Building, recensione

Only Murder in the Building foto Per parlare di questa serie bisogna precisare chi ne è stato l’artefice: Only Murders in the Building è stata infatti creata da Steve Martin, qui nei panni quindi di interprete, autore e produttore. Insieme a lui, John Hoffman, che ha già lavorato a Grace and Frankie e Looking. Sul lato produttivo, non si può invece non citare la presenza di Dan Fogelman, creatore di This Is Us.

Nomi, questi, che ci fanno capire meglio da dove venga l’insolito mood che pervade la serie fin dall’inizio: Only Murders in the Bulding è sì un classico “whodunit”, un giallo in cui la soluzione arriverà solo alla fine, ma contiene elementi appartenenti ad un modo di fare commedia sempre più raro di questi tempi.

Steve Martin La sceneggiatura non punta infatti alla risata di pancia, alla situazione imbarazzante o alla gag, ma cerca un’ironia più sottile, legata alla condizione in cui si trovano i personaggi all’inizio del racconto, soprattutto quelli interpretati da Martin e da Short. I loro Charles ed Oliver appartengono di fatto ad un’altra epoca, ma cercano in tutti i modi di stare al passo con i tempi e dimostrare che sì, hanno ancora molto da dire e da dimostrare. Il personaggio di Gomez è invece più orientato a rappresentare la generazione del “whatever”, apparentemente sempre disinteressata a ciò che le accade intorno, ma ci renderemo presto conto che non è così.

Only Murders in the Building rappresenta così un figlio che ha come genitori due generazioni ben distinte. Da questo incontro (perché di scontro non si può proprio parlare: la serie, seppur racconti di un omicidio, resta sempre estremamente di classe in ogni suo aspetto) ne viene fuori una storia che sa tenere il ritmo come solo i prodotti contemporanei sanno fare, offrendo però una resa in termini di estetica, dialoghi e battute d’altri tempi.

Anche per questo, entrare in sintonia con il racconto potrebbe non risultare facile a tutti: eppure, la storia cattura, trascina e sa dosare giustamente mistero e sorrisi fino all’ultimo. E, soprattutto, ci ricorda che ci sono grandi interpreti dimenticati o snobbati dallo show business che sanno ancora fare egregiamente il loro lavoro.

Only Murder in the Building, il cast: c’è anche Sting!

Il cast di questa serie vede al centro Steven Martin, Martin Short (i due tornano a lavorare dopo aver recitato insieme nei due film de “Il padre della sposa”) e Selena Gomez, tutti e tre anche produttori esecutivi della serie. Oltre a loro, va citata anche la presenza di Olivia Reis (Zoe), Aaron Dominguez (Oscar), Michael Cyril Creighton (Howard), Vanessa Aspillaga (Ursula), Nathan Lane (Teddy Dimas) ed Amy Ryan (Jan).

La serie, però, può vantare anche due importanti camei: uno non lo riveliamo per non rovinarvi lo spoiler, mentre l’altro è quello di Sting. Il cantante ex Police compare infatti in due episodi ed in particolare nel quarto, interagendo con il personaggio di Oliver, nei panni di se stesso, un residente dell’Arconia.

Only Murder in the Building, streaming

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Posted by Only Murders in the Building on Thursday, August 26, 2021

Dove vedere Only Murders in the Building? La serie tv in Italia è disponibile nel catalogo Star all’interno di Disney+. I dieci episodi della prima stagione sono rilasciati al ritmo di uno a settimana, ogni martedì: il finale di stagione sarà quindi pubblicato il 2 novembre 2021.

Only Murders in the Building, dov’è stato girato?

Martin Short La location scelta per raccontare la serie è New York: qui sono state effettuate le riprese della prima stagione, iniziate a dicembre 2020 e conclusesi nell’aprile del 2021. In particolare, l’edificio che nella serie viene chiamato Arconia è in realtà il Belnord, storico complesso che si trova sulla 86esima strada dell’Upper West Side, costruito nel 1908.

Il Belnord ospita ben 200 appartamenti, tanto da occupare un intero isolato della metropoli ed avere, al suo interno, un cortile riservato ai suoi abitanti. L’architettura dell’edificio trae ispirazione da alcuni elementi del Rinascimento italiano.

Only Murders in the Building, trailer italiano

Ecco il trailer in italiano di Only Murders in the Building.

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