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Alessandria preziosa in anteprima

Grande mostra ad Alessandria, a palazzo Monferrato (via San Lorenzo) - Il monumentale altare ligneo di Monteu (Diocesi di Casale)

 Alle 18 di oggi giovedì, ad Alessandria, a palazzo Monferrato (via San Lorenzo) si inaugura “Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento”, evento che sarà aperto al pubblico fino al 6 ottobre. Abbiamo partecipato alle 11 alla previsita illustrata dal curatore Fulvio Cervini  ma bisogna citare la progettazione organizzativa di Roberto Livraghi, direttore del Palazzo.

La prima impressione è quella di una mostra che al di la del racconto artistico (dipinti, sculture, soprattutto reliquiari) fa rivivere un epoca gloriosa per  il nostro territorio. E non è un caso che ben dodici pezzi espositivi arrivano dalla Diocesi di Casale e tre da Museo e Biblioteca Civica Canna e non sfigurano accanto a opere che provengono dalla Galleria fiorentina degli Uffizi, dall’Opificio delle Pietre Dure e da alcuni dei più importanti Musei italiani.

Orgoglio monferrino a mille nel trovare come primo pezzo esposto l’altare di San Grato di Monteuo da Po, chiesa attualmente non agibile (e quindi in deposito sicuro al Seminario).  Sulla struttura -praticamente mai vista- si inseriscono piccole sculture a tutto tond, colonne tortili, cornici, nicchie e putti alcuni dei quali policromi e dorati altri interamente dorati. Sul tabernacolo è scolpito un ostensorio “ambrosiano” contenente l’ostia. Ai lati è visibile la rappresentazione di una singolare scala a doppia rampa impreziosita da parapetti e balaustre che conducono l’occhio verso l’alto, alle estremità del secondo loggiato è visibile il bassorilievo dell’arcangelo Gabriele e della Vergine annunciata. Monumentale, si ispifa al Santuario di Palestrina ha detto Cervini.

Una bella sorpresa al pari delle “strepitose oreficerie tedesche” (parole sempre di Cervini) di San Filippo a Casale e a San Salvatore Monferrato (pisside ostensorio, 1622).

Nel salone tutto dedicato a Casale (“una porta europea” recita il kuros all'entrata) una intera parete evidenzia l’arazzo di manifattura fiamminga in lana e seta raffigurante “La Circoncisione” (1574?), di proprietà dell’Arciconfraternita degli Angeli (Oratorio del Gesù) e in comodato orapresso il Museo Civico. Dalla nostra Biblioteca due Cinquecentine (sono anch'esse all'entrata) autore Annibale Guasco, della nobile famiglia dei Guasco (Alessandria 1540-1619).Altre preziosità da Valenza (Croce astile, argento del Seicento) e Mede... 

Poi  ecco la stauroteca della Cattedrale di Alessandria, che racchiude un più antico reliquiario bizantino, il magnifico San Marziano del Duomo di Tortona, opera di un argentiere genovese di primo Seicento, un inedito stendardo ricamato a Milano alla fine del Cinquecento dal Museo Diocesano di Tortona, restaurato per la mostra col finanziamento della Consulta alessandrina, il Calvario della Maddalena di Novi Ligure, La parte del leone giustamente va a a Santa Croce di Boscomarengo e al “suo “ Vasari. Alla mostra sono collegate visite nel territorio 

Luigi Angelino

FOTO. Da Monteu. San Grato, l'altare ligneo dorato che apre la mostra alessandrina (f. ellea)