Forti di un album, il precedente “March Of Progress” (la recensione) da annoverare tra le migliori uscite in ambito prog metal (quello più canonico anche se ciò sembrerebbe una contraddizione in termini) degli ultimi anni tornano dopo un break più breve che in passato i Threshold con un “For The Journey” che ripropone, senza stravolgerle, tutte le prerogative del sound degli inglesi.
La produzione del nuovo lavoro è particolarmente pulita (manna per gli audiofili) anche grazie al mastering di Mika Jussila presso i celeberrimi Finnvox Studios.
“Watchtower On The Moon” è un’opener pulsante e pregna di tutte le caratteristiche per accalappiare l’ascoltatore: perizia strumentale, ritmo e parti vocali ficcanti si fondono in una canzone tipica del songbook degli inglesi così come “Unforgiven” è il tipico cadenzato alla Threshold (se ne contano a decine a partire dai tempi di “Wounded Land”).
La lunga “The Box” mostra tutti i pregi e, se vogliamo, anche i difetti della band fondata da Karl Groom e Richard West che non si è mai mossa dalla commistione di progressive rock e heavy metal tipica dei primi anni ’90; questa composizione parte e si conclude lenta mentre nella parte centrale si fa apprezzare per il bel lavoro d’insieme della band.
Ci sembra che in fase di composizione sia venuta un po’ a mancare l’imprevedibilità di alcuni pezzi contenuti sull’album precedente ma anche alcune soluzioni presenti su “Dead Reckoning” (la recensione) o “Extinct Instinct” anche se non possiamo proprio parlare di un brutto album, tutt’altro; diciamo che la fanbase dei Threshold troverà il solito fragrante pane per i propri denti e la speranza è che sempre più gente si avvicini ad una band sicuramente schematica ma dannatamente affascinante.
Voto recensore 7,5 |
Etichetta: Nuclear Blast Anno: 2014 Tracklist: 01. Watchtower On The Moon 02. Unforgiven 03. The Box 04. Turned To Dust 05. Lost In Your Memory 06. Autumn Red 07. The Mystery Show 08. Siren Sky Sito Web: http://www.thresh.net |