Resort con campo golf da 200 milioni, in Puglia la scommessa luxury dell’imprenditore italo-svizzero Nicola Cortese - la Repubblica

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Resort con campo golf da 200 milioni, in Puglia la scommessa luxury dell’imprenditore italo-svizzero Nicola Cortese

Un rendering del resort di lusso che sarà realizzato a Maruggio
Un rendering del resort di lusso che sarà realizzato a Maruggio 

Il debutto de ‘La Maviglia’ nel 2027 a Maruggio (Taranto): previste 70 suite, 35 ville, 20 camere e un green con 18 buche progettato da Oppenheim Architecture per la finanziaria elvetica Ultimate Collection Ltd

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Vale 200 milioni di euro, porterebbe 500 nuovi posti di lavoro diretti, e punta ad accorciare la distanza con le altre regioni in un settore nel quale l’offerta della Puglia è ancora in affanno: quello dell’accoglienza a cinque stelle. Da qui al 2027 – almeno secondo la tabella di marcia della finanziaria elvetica Ultimate Collection Ltd – Maruggio (Taranto) avrà un resort extralusso da 70 suite, 20 camere, 35 ville, una spa da 5mila metri quadrati e un campo da golf a 18 buche.

L’iniziativa è dell’imprenditore italo-svizzero Nicola Cortese, che scommette sulla nostra regione con La Maviglia, struttura progettata da Oppenheim Architecture. Ovvero dal pluripremiato studio di architettura fondato nel 1999 da Chad Oppenheim, con sedi a Miami, New York e Basilea.

Il terreno da 202 ettari è già stato acquistato per 16 milioni di euro. Per il resto, l’azienda sta studiando la possibilità di mettere nero su bianco un contratto istituzionale di sviluppo (Cis) con Invitalia, mentre con la Regione esplora le altre possibili forme di sostegno. E non è detto che il resort da sogno non segua i binari della Zes, in modo da tagliare i tempi della burocrazia.

Di certo c’è che per la gestione della struttura non è prevista alcuna affiliazione alle grandi catene alberghiere: Cortese vuole seguire direttamente il lancio e l’esercizio dell’attività, dicono fonti vicine all’imprenditore.

«L’analisi effettuata sul sistema di accoglienza della Puglia fa emergere una carenza di 1.500 posti letto cinque stelle lusso, a differenza di Toscana e Sicilia, dove questo gap è assolutamente più basso. Ritengo che la Puglia – commenta l’imprenditore – non abbia nulla da invidiare alle regioni già ricordate, e abbia un potenziale di crescita molto più interessante. Per questo vogliamo dare il massimo, nel rispetto delle caratteristiche dei luoghi».

Secondo il progetto, del quale sono stati diffusi alcuni rendering, 115 ettari saranno dedicati al resort e al campo da golf, gli altri 87 saranno invece occupati da un’azienda agricola, che al momento può contare su 2mila alberi di ulivo. L’idea per il futuro, stando a quanto dicono i promotori dell’iniziativa, è piantare un vitigno da 10 ettari per la produzione del Primitivo di Manduria, e di dedicare altri quattro ettari alla coltivazione di ortaggi.

Se tutto dovesse filare liscio, la Puglia potrà contare su un’altra struttura all’altezza del turismo di lusso, che assicura marginalità più ampie a chi investe e ricadute importanti nell’indotto. La Maviglia si aggiungerebbe a Masseria Pettolecchia, altra struttura per nababbi messa su dall’ex banchiere italo-svizzero René De Picciotto tra Fasano e Savelletri. O ancora, per esempio, a Vista Ostuni, l’hotel cinque stelle lusso che avrà sede nell’ex Manifattura Tabacchi e che fa capo a LarioHotels, la catena alberghiera della famiglia Passera.

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