La confessione di Arnold Schwarzenegger: "Molestie? Nella mia vita ho sbagliato con alcune donne" - la Repubblica

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La confessione di Arnold Schwarzenegger: "Molestie? Nella mia vita ho sbagliato con alcune donne"

La confessione di Arnold Schwarzenegger: "Molestie? Nella mia vita ho sbagliato con alcune donne"
L'attore di Terminator a 75 anni torna in sala con un docufilm sulla sua vita, e per lui questo rappresenta il momento per fare anche i conti con il passato
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NEW YORK - Vent'anni dopo Arnold Schwarzenegger si pente e spazza via tutte le scuse che aveva tirato fuori per difendersi dalle accuse di molestie sessuali sul set. L'attore di Terminator a 75 anni torna in sala con un docufilm sulla sua vita, e per lui questo rappresenta il momento per fare anche i conti con il passato. A cominciare dal 2003: quell'anno, poco prima di essere rieletto alla carica di governatore della California, il Los Angeles Times pubblicò una storia in cui raccontava, nei dettagli, le accuse lanciate da sei donne, che sostenevano di essere state molestate sul set dall'attore.

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Tutte e sei avevano incontrato Schwarzenegger, ex campione di culturismo, durante le riprese dei film, tra gli anni '70 e il 2000. Due erano state citate per nome e cognome dal giornale, altre avevano preferito restare anonime. Una di quelle che aveva scelto di non nascondersi era stata la conduttrice televisiva inglese Anna Richardson. L'attore venne accusato dalle donne di aver palpato i seni, di aver infilato le mani sotto la gonna a una di loro. Una disse che lui aveva provato a toglierle il costume da bagno nell'ascensore di un hotel, mentre un'altra aveva raccontato di essere stata presa e sollevata dal culturista, e invitata a fare un "certo atto sessuale". Tre donne avevano raccontato di non averlo denunciato perché lui era una star e loro erano sconosciute. "Che cosa puoi fare? - aveva detto una di loro al Los Angeles Times - lui è l'attore più pagato al mondo, io sono una sconosciuta". Nessuna aveva presentato denuncia in tribunale.

All'epoca Schwarzenegger negò inizialmente le accuse, per poi ammettere che, sì, forse si era "comportato male". "Pensavo di fare una cosa buffa - disse - una cosa giocosa, ma mi sbagliavo". Poi aveva aggiunto: "Riconosco di aver offeso le persone e a loro voglio dire che mi dispiace profondamente e che mi scuso perché non è quello che pensavo di fare". Con l'uscita di un docufilm in tre parti, l'attore non si nasconde più. "Oggi - spiega - io posso guardare a quella storia e dire, non importa che periodo fosse, se era quarant'anni fa ed erano i giorni di Mister Tipo da Spiaggia, è stato sbagliato. Dimenticate tutte le scuse, sbagliai". Nel docu Schwarzy parla anche di altro, per esempio l'aldilà, in cui dice di non credere: "Dopo che sei morto - spiega - finisci due metri sotto terra, chiunque ti racconta qualcos'altro è una fottuta menzogna". "Il paradiso - aggiunge - è una favola". "Non ci vedremo più una volta che ce ne saremo andati. Quella è la parte triste della storia. Conosco persone che si sentono a loro agio con la morte, io no, perché mi mancherà fottutamente tutto".