Cosa è successo nella seconda serata di Cannes 2024: il gesto di protesta

Storie di donne al Festival di Cannes 2024: la seconda serata è tutta dedicata a loro, con un gesto di protesta di Judith Godrèche

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Che il Festival di Cannes non sia solo un evento di puro intrattenimento è stato molto chiaro nella seconda serata, quella del 15 maggio, quando la Croisette non è stata solo il luogo per sfoggiare gli abiti più belli e scintillanti, ma anche quello per mandare messaggi importanti. Riflettori puntati su Judith Godrèche, che ha posato insieme alla sua troupe davanti agli obiettivi tappandosi la bocca con le mani.

Festival di Cannes 2024, cosa è successo nella seconda serata

Il gesto di Judith Godrèche

Mentre c’è grande attesa per Francis Ford Coppola – che punta alla terza Palma con Megalopolis, opera ambiziosa e pagata di tasca propria con 120 milioni di dollari – la Croisette ieri sera è diventata il palcoscenico per mandare un messaggio importante sul movimento del Metoo.

Lo ha fatto Judith Godrèche, l’attrice e regista che aveva accusato i cineasti Benoît Jacquot e Jacques Doillon di averla violentata quando lei era minorenne, e che ha realizzato il corto Moi Aussi, un film collettivo dove 1000 donne come lei raccontano la loro esperienza di sopravvissute.

In apertura di Un Certain Regard, la regista e tutta la sua troupe hanno posato davanti ai fotografi sulla famosa scalinata del Palais des Festivals prima mano nella mano, poi posandole sulla bocca in gesto di protesta.

Il gesto di protesa di Judith Godrèche
Fonte: IPA
Il gesto di protesa di Judith Godrèche e la troupe a Cannes 2024

Un momento carico di emozione per sensibilizzare sul Metoo – il movimento contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne – con lo stesso gesto compiuto dai manifestanti e dalle vittime della violenza sessuale nel cortometraggio prima di ballare tutti insieme come simbolo di liberazione.

La scena è delle donne

Dopo la partenza emozionante della cerimonia di apertura, la seconda serata del Festival di Cannes ha visto protagonista l’universo femminile. I due film del concorso sono infatti storie di donne, Diamant Brut (Diamante grezzo) di Agathe Riedinger e Pigen Med Nalem (La ragazza con l’ago) di Magnus Von Horn.

Impossibile poi non parlare di  Naomi Campbell e Anya Taylor-Joy, entrambe splendide nei loro abiti: l’attrice con un vestito elegantissimo e che le regalava un’aria eterea; la top model con un pezzo degli anni Novanta portato divinamente.

Meryl Streep e i cambiamenti delle donne nel cinema

Grande protagonista è stata ancora Meryl Streep, ospite del “Rendez-Vous With“, il format che coinvolge i principali ospiti del Festival, dove ha parlato della sua carriera e dei cambiamenti per le donne del cinema.

Don’t give up, non arrendiamoci. I tempi – ha detto l’attrice – sono cambiati almeno in parte. Tom Cruise, credo sia lui, ha il salario più alto, ma tante donne ormai sono star e nell’industria del cinema le dirigenti donne stanno facendo la differenza, incidono sui progetti da realizzare, come produttrici oltre che registe”.

Anche se c’è ancora dell’amarezza: “La vera discriminazione è come io abbia dovuto attendere un film come Il diavolo veste Prada per sentire dire anche colleghi uomini  “mi sono identificato nel tuo personaggio”. E chi si identifica invece nella ragazza de Il cacciatore? Nessuno. Anche io quando rivedo il film mi identifico nei personaggi maschili e per lungo tempo è sempre stato così”.