La dimenticata Regina Maria Amalia di Sassonia rivive grazie a Claudia Mazzitelli e Giuseppe de Nitto

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A Capua presso il Museo Campano nella sala Liani il 3 maggio si è svolta la presentazione della Rassegna di Arte Visiva intitolata La Regina e l’Architetto e dell’omonimo testo a cura dell’artista Claudia Mazzitelli e  dello studioso, bibliotecario Giuseppe de Nitto.

Con questa preziosa ed unica dedica si celebra il tricentenario della nascita di Maria Amalia di Sassonia, nata il 24 novembre 1724 a Dresda, l’ingresso a pieno titolo della giovane sovrana nel percorso artistico di Claudia Mazzitelli intitolato Histoire Femme e la pubblicazione del libro La regina e l’Architetto inserito nel progetto Rosso Vanvitelliano.

Bruno-Cristillo-Fotografo
Terrazza Leuciana
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Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo III di Spagna, regina consorte di Napoli e Sicilia dal 1738 al 1759, in seguito regina consorte di Spagna dal 1759 fino alla sua morte avvenuta nel 1760  è stato un personaggio trascurato se non dimenticato totalmente dalla storia fino a questo momento. Infatti, da oggi le 5 opere esposte di Claudia Mazzitelli sono l’unica testimonianza  e ricerca visiva della personalità e delle capacità della regina frutto di tre anni di intense ricerche condotte insieme al prof. De Nitto.

Il loro studio e collaborazione si è orientato su Maria Amalia e Vanvitelli mettendo in luce una donna molto intraprendente e collaborativa nella realizzazione di molte opere. Da questa ricerca è venuto fuori un profilo approfondito, nonostante la scarsissima quantità di fonti e notizie lasciate dalla storia, del personaggio Maria Amalia anche  nei minimi dettagli della sua personalità e della sua vita privata oltre che pubblica di corte. Dietro le decisioni più importanti del Re Carlo c’era sempre il giudizio e la decisione di Maria Amalia.

Le opere in esposizione sono 5, ognuna rappresenta un aspetto del personaggio e le tracce che ha lasciato in monumenti ed edifici famosi da lei voluti come la reggia di Caserta, la reggia di Portici, la reggia di Capodimonte. La regina Maria Amalia e al re Carlo III  di cui si narra e ricorda il loro profondo e intenso amore ( la Regina si sposò a 14 anni)  promossero gli scavi di Ercolano e quelli di Pompei, la fabbrica delle maioliche, l’acquedotto dei Ponti della Valle di Maddaloni, la costruzione della guglia dell’Immacolata a piazza del Gesù Nuovo a Napoli, la costruzione dell’Albergo dei poveri in piazza Carlo III a Napoli. Inoltre la regina molto religiosa, volle esaltare la religiosità popolare  dedicandosi alla costruzione del Presepe diffondendone il culto.

In All’altezza del Sogno, Scelte di Cuore, Amore Coronato, Sete di sapere, Divinincanto Mazzitelli riprende il simbolo tematico della donna con le sue Histoire Femme che richiamano l’attenzione alla figura stilizzata unendo due elementi fondamentali, il cuore e la mente.

Infatti, in queste opere nuove, nella base c’è l’elemento del tema fondamentale costituito dai monumenti rappresentati e poi nella mente attraverso un collage di icone sapientemente costruite sono evocati i pensieri, le passioni, i sentimenti, i desideri e le azioni fondamentali della regina; donna pensante e coltissima, studiava musica suonava il clavicembalo , arte e letteratura oltre che molto bella.

Dai ritratti fatti alla regina dal pittore Francesco Liani rimane la testimonianza del suo aspetto affascinante: era slanciata,  bionda e con occhi azzurri. Il suo re la amò tantissimo e ancor di più in seguito al vaiolo che lei contrasse lasciandole segni molto evidenti sul corpo.

Luoghi del cuore di Maria Amalia sono stati il Palazzo Vecchio oggi Palazzo Acquaviva che lei volle acquistare e chiese a Vanvitelli di modificarlo. Qui lei visse e crebbe i suoi tanti figli, ne ebbe 13. La città stessa di Caserta nacque dal desiderio della Regina e ancora oggi i vincoli del piano regolatore della città si rifanno per proporzioni alle decisioni prese da lei all’epoca; come anche il piano urbanistico del centro urbano a quadrati sono tracce del suo operato.

Partecipò alla posa della prima  pietra per la costruzione della reggia di Caserta di cui  seguiva attentamente i lavori esaminando i progetti dell’architetto Vanvitelli con l’intento di comprenderli e migliorarli laddove ce ne fosse stato bisogno. Anche il Convento di San Gabriello a Capua fu un luogo visitato spesso da Maria Amalia, qui trascorreva molto tempo in meditazione e preghiera.

Il desiderio e la proposta di Claudia Mazzitelli è quello di poter veder nascere un Museo dedicato alla Regina Maria Amalia al quale poter donare le sue 5 opere esposte.

Questo progetto ed evento ha attirato l’attenzione delle istituzioni della città di Capua, dell’amministrazione Campana e ci si augura tutti possa essere l’inizio di un successivo programma finalizzato alla creazione di un percorso storico, artistico, culturale e  turistico lungo i luoghi amati, voluti e vissuti da Maria Amalia.

Si è annunciato il prossimo secondo appuntamento il 17 maggio, ore 17.30 sempre al Museo Campano in cui verrà esposta la copia della collana di perle della Regina, ci sarà una performance di danza e altro ancora.