[CRITIQUE] “The Unknowns: Capitolo 1”: un remake inutile per morire di noia

[CRITIQUE] “The Unknowns: Capitolo 1”: un remake inutile per morire di noia

[CRITIQUE] “The Unknowns: Capitolo 1”: un remake inutile per morire di noia
[CRITIQUE] “The Unknowns: Capitolo 1”: un remake inutile per morire di noia
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Era davvero necessario fare un remake dal film Lo sconosciuto, poco più di 15 anni dopo la sua uscita? NO. Tanto più che la versione che ci viene offerta oggi non è altro che una copia (molto) pallida dell’opera originale.

Il regista americano Bryan Bertino ci ha colto tutti di sorpresa nel 2008 con Lo sconosciuto – O Gli stranieri, nella sua versione originale – un film in cui una coppia sul punto di separarsi si ritrova tormentata da un trio di torturatori mascherati. A quel tempo, la violenza era resa infinitamente più scioccante dalla mancanza di motivazione dietro di essa; gli aggressori hanno attaccato le loro vittime per il semplice motivo che “erano a casa”.

Ma questa volta cambiamo sia la dinamica della coppia che il luogo in cui vivranno la notte peggiore della loro vita. E, soprattutto, dubitiamo che la scelta delle vittime per questo nuovo trio di sconosciuti sia del tutto fortuita, una scelta discutibile che oscura l’essenza stessa dell’opera originale.

Rilanci eccessivi di cliché

Così oggi incontriamo Maya (Madelaine Petsch) e Ryan (Froy Guttierrez), due amanti che approfittano del loro quinto anniversario di frequentazione per attraversare l’Oregon in macchina. Ma quando il loro veicolo ha un guasto in un piccolo villaggio, si ritrovano costretti ad affittare uno chalet sperduto per passare la notte. Diventeranno rapidamente preda di tre intrusi mascherati, adottando essenzialmente lo stesso modus operandi degli intrusi Sconosciuto dal 2008.

Sentiamo ancora il vivo desiderio di spingere questo rimaneggiamento di cattivo gusto verso nuove strade, di mettere in moto una trilogia moderna, i cui seguiti sono addirittura già stati girati. Ma le fondamenta di questo progetto sono di pessima qualità, guidate lentamente da un regista con un track record non invidiabile (è responsabile L’esorcismo: l’inizio E L’incubo di Freddytra gli altri).

Mentre Bryan Bertino giocava abilmente con i nostri nervi nel 2008, il regista Renny Harlin oggi si accontenta di lanciarci uno per uno tutti i cliché più banali – e prevedibili – del genere. Peggio ancora, la trama si basa su una coppia poco convincente di attori principali, intrappolati in personaggi con riflessi ridicoli e dialoghi traballanti nella migliore delle ipotesi.

Insomma, consigliamo agli spettatori di sostituire la tradizionale bibita del cinema con un caffè forte, o anche con una bevanda energetica. Altrimenti rischiano di sonnecchiare davanti a questa rapa terribilmente soporifera.

Gli sconosciuti: capitolo 1 ★☆☆☆☆

  • Un film di Renny Harlin. Con Madelaine Petsch e Froy Guttierez. Sullo schermo.

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