I Tiepolo e i Passi de Preposulo

Antica famiglia patrizia, è tra le Dodese, le dodici famiglie veneziane (dette anche Apostoliche) che elessero il primo doge di Venezia nel 697 d.C. Di origine romana passò con le colonie a Rimini e, con l'avvento delle incursioni barbariche, si rifugiò nelle isole della laguna veneta. Tra i suoi membri si annoverano i dogi Jacopo (1229-1249) e Lorenzo (1268); Bajamonte, celebre per la congiura Tiepolo-Querini-Badoer (1310), a seguito della quale nacque il Consiglio dei Dieci; Paolo, procuratore di San Marco e ambasciatore alla corte di papa Pio V (1568), artefice della Lega Santa, l'ultima crociata a seguito della guerra di Cipro che culminò nella battaglia di Lepanto; Almorò, provveditore d'armata, distintosi nella campagna contro i Turchi (1570) e gli Uscocchi (1576 e 1591).

Ermolao Tiepolo, procuratore di San Marco e senatore della Repubblica e il figlio Giandomenico (1650-1730), studioso di antichità, completarono il progetto di Villa Tiepolo Passi.

I de Preposulo sono un’antica famiglia bergamasca la cui storia documentata risale al primo millennio (973). Iniziarono a essere soprannominati "Passi” dopo il 1307, a seguito della pace ottenuta da Ottopasso de Preposulo che mise fine alla sanguinosissima faida tra le fazioni bergamasche dei guelfi e i ghibellini. Da allora i de Preposulo furono soprannominati “quelli de la pas”, quelli della pace, “i Pas” e quindi i Passi. La famiglia eredita le proprietà dei Tiepolo nell’800. Tra i suoi membri illustri troviamo il Beato Luca Passi (Bergamo 1789-Venezia 1866) fondatore dell'Ordine delle Dorotee (1838), il cui processo di beatificazione si è compiuto per volere di Papa Francesco (Venezia, Basilica di San Marco, 13 aprile 2013).

A fine '800 il Conte Enrico Matteo Passi de Preposulo lascia lo storico palazzo di famiglia di Bergamo Alta e la Villa di campagna di Calcinate detta "La Passa". Con la moglie, la Contessa Maria Mapelli Mozzi, si trasferisce a Venezia nel Palazzo Tiepolo a San Tomà e, d'estate, durante la stagione agraria, nella Villa Tiepolo di campagna a Carbonera. A lui si deve un importante restauro avvenuto nei primi anni del '900. La Villa passa in eredità al figlio Alessandro (fu sindaco di Venezia nel difficile periodo del primo dopoguerra) alla cui moglie, Maria De Zigno, padovana, si deve la particolare cura del Parco Storico.

Gli succede il figlio primogenito il Conte, lng. Gian Luca che a Carbonera è vissuto con la moglie Contessa Elisabetta Ferrero di Cavallerleone e di Cambiano, torinese, ininterrottamente dal 1949. Nel 1999, data della sua morte, ha preso avvio grazie alla stessa Contessa Elisabetta, ai suoi figli e ora anche ai nipoti, un importante progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio d'arte, architettura e paesaggio del sito. La storia continua...