«Che bello cantare lo swing». Tony Hadley con “The big swing tour” martedì 21 al Teatro delle Muse di Ancona

«Che bello cantare lo swing». Tony Hadley con “The big swing tour” martedì 21 al Teatro delle Muse di Ancona

«Che bello cantare lo swing». Tony Hadley con “The big swing tour” martedì 21 al Teatro delle Muse di Ancona
«Che bello cantare lo swing». Tony Hadley con “The big swing tour” martedì 21 al Teatro delle Muse di Ancona
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Maggio 2024, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 12:18

L’ex frontman degli Spandau Ballet, Tony Hadley, ha da poco pubblicato “The mood I’m in”, disco in cui canta brani swing di grandi artisti. Proprio l’album sarà il cuore di “The big swing tour”, che lo porterà in Italia domenica 18 (a Padova), lunedì 19 (a Milano) e martedì 21, alle ore 21, al Teatro delle Muse di Ancona, accompagnato dalla Jazz Company diretta dal Maestro Gabriele Comeglio.

Tony Hadley, quando ha iniziato ad amare lo swing?

«Quando ero giovanissimo mia mamma e mio papà ascoltavano lo swing, soprattutto di domenica, mentre la mamma preparava il pranzo. Ascoltavano Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Tony Bennet. Ho sempre ascoltato quella musica».

Come mai, con una carriera lunga alle spalle e dedita ad altro genere, ha deciso di dedicarsi allo swing?

«Lo scorso anno, in Inghilterra, ero a un festival jazz, erano davvero moltissimi anni che non cantavo swing e, dopo averlo fatto, è stato fantastico, è venuto davvero molto molto bene. Così il mio manager mi ha detto “e se ne facessimo qualcun altra?”. L’abbiamo fatto, siamo stati nel Regno Unito e ora portiamo il progetto in Italia».

La sua voce è molto adatta allo swing, è d’accordo?

«Sì, devo dire che è davvero una cosa bella che io possa cantare sia lo swing che il pop, il rock o altro ancora. É bello poter fare lo swing bene con la giusta band e devo dire che il pubblico questo lo apprezza. Ogni serata fatta in Inghilterra è finita con standing ovation, è stato fantastico».

The mood I’m in, il mio stato d’animo, è il titolo dell’album. Ma il suo stato d’animo qual è?

«Adoro venire in Italia, l’Italia e Tony Hadley stanno bene insieme. I fan sono fantastici, tutti gli italiani sono generosi. L’Italia è un paese stupendo, ci vengo volentieri anche in vacanza».

É stato difficile scegliere i brani?

«Sì, perché sono così tanti, canzoni meravigliose, per questo è stato un po’ difficile scegliere.

Ma è stato lo stesso per tutti gli altri album, è complicato scegliere cosa mettere e cosa lasciar fuori. Comunque nello show canterò l’album e anche altri pezzi swing davvero fantastici».

Canterà anche canzoni del suo repertorio riviste in chiave swing, perché?

«Perchè quella è come un’eredità, una parte importante della mia via. Sono state canzoni fantastiche, che la gente ha ancora voglia di ascoltare. Io sono ben felice di cantarle, sono stati brani davvero grandi e nel farlo sono sicuro che lascio molto al pubblico, che magari avrà ricordi belli, tristi, ripensa a quando si era innamorato».

A proposito di ricordi, cosa le rimane dentro di 40 anni di canzoni e anche del periodo Spandau Ballet?

«Sicuramente il primo ricordo è il primo contratto con la casa discografica, come giovane band è importante. Siamo stati a lungo con la Chrysalis record, poi devo citare True, numero uno nel Regno Unito, in classifica in molti paesi. Quando abbiamo cantato al 70esimo compleanno di Nelson Mandela, ho trascorso periodi stupendi, anche con altri artisti, anche quando agli inizi ai festival suonavo davanti a una ventina di persone. Sono un uomo fortunato ancora posso fare musica è così bello».

Quindi non è stanco?

«Assolutamente no, non penso proprio di ritirarmi, sarebbe folle se lo facessi. I fan possono stare tranquilli finché riesco a cantare ci sarò».

Cosa ascolta?

«Mi piace il rock, sono un grande fan dei Queen, li adoro, mi piace un po’ tutta la musica».

E riguardo quella italiana?

«Ho lavorato con diversi artisti in Italia, la musica italiana è molto melodica, ci sono grandi cantanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA