La Storia dell’Islanda
La storia dell’Islanda è importante per comprendere con un riassunto in breve il passato e il presente della storia islandese e di una terra affascinante e ricca di leggende. Non solo paesaggi da cartolina, aurora boreale e attività geotermica, ma la Terra del Ghiaccio e del fuoco ha anche un ricco e affascinante trascorso, pur essendo un’isola “giovane” e rimasta disabitata per moltissimo tempo, prima dell’arrivo dei primi coloni. Andiamo quindi a scoprire insieme la sua storia in breve nel nostro riassunto, comprendendo al meglio il Paese in vista del vostro Viaggio in Islanda!
- La Storia dell'Islanda
- Periodo pre-coloniale
- La colonizzazione dell'Islanda
- Stato libero d'Islanda
- L'Islanda vassallo danese e norvegese
- Storia islandese dal XVII al XX secolo
- La Seconda Guerra Mondiale
- Le Guerre del Merluzzo
- Dal XX al XXI secolo
- La Repubblica d'Islanda oggi
- Viaggi Consigliati lungo la Storia dell'Islanda
La Storia dell’Islanda
Per comprendere il presente è importante conoscere il passato, grazie al nostro articolo Storia dell’Islanda riassunto in breve. Le radici della storia islandese affondano alla formazione dell’isola circa 20 milioni di anni fa a causa delle molte eruzioni vulcaniche. Disabitata fino al VIII secolo d.C., quando arrivarono i monaci dall’Irlanda e si stabilirono qui temporaneamente. I coloni permanenti arrivarono solo nel IX secolo dalla Norvegia. Il parlamento islandese, una delle più antiche assemblee legislative al mondo, venne fondato nel 930 d.C.: ‘l’Alþingi. L’Islanda divenne così una repubblica indipendente con delle tradizioni ben radicate, entrando poi nel 1262 nel regno di Norvegia, seguita nel 1380 dalla Danimarca.
Dal XIX secolo iniziano durante la storia islandese le lotte per l’indipendenza, ottenendo un’autonomia nel 1904 e nel 1918 diventa un regno sovrano sotto il re di Danimarca. Nella II Guerra Mondiale, l’isola viene occupata da americani e inglesi, arrivando alla proclamazione dell’indipendenza solo nel 17 giugno 1944. Nasce così la Repubblica d’Islanda. Oggi, è un luogo prospero, considerato uno dei paesi più sviluppati a livello mondiale. Inoltre, anche il turismo gioca un ruolo fondamentale nella sua economia, attirando per le sue bellezze naturali numerosi viaggiatori ogni anno.
Andiamo quindi a vedere in riassunto della storia di questo paese, per comprenderla in breve.
Le fasi della Storia Islandese
Periodo | Epoche Storiche |
---|---|
Età pre-coloniale | 20 milioni di anni – VIII secolo d.C. |
Colonizzazione | 874-930 |
Stato libero d’Islanda | 930-1262 |
Protestantesimo | 1530 – 1701 |
Regno d’Islanda | 1918 – 1944 |
Dichiarazione d’indipendenza | 1944 |
Periodo pre-coloniale
Il primo periodo della storia d’Islanda in breve, grazie alla distanza dal continente dell’isola, oltre alla difficoltà di navigazione del mar di Norvegia e per via del freddo, vede il territorio disabitato per un lungo periodo, non subendo movimenti migratori. Ciò fino a quando l’innovazione non permise viaggi su lunghi tratti. Ancora oggi è dibattuto chi fossero i primi esploratori in Islanda, ipotizzando riguardo fonti che parlano della leggendaria isola di Thulme, scoperta dal greco Pitea. I primi ad arrivare in Islanda, nel riassunto della sua storia, furono i monaci irlandesi anacoreti chiamati Papar. Mettevano a prova la propria fede, seguendo l’esempio di san Brandano di Clonfert, compiendo lunghi viaggi pericolosi. Inoltre, furono probabilmente agevolati, essendo già arrivati nelle isole Fær Øer nel VI secolo.
I primi viaggi
Nel IX i monaci dall’Irlanda raggiungevano più volte e senza troppi intoppi l’isola, trascorrendo periodi anche lunghi, ma mai spostamenti permanenti. Di questo periodo, infatti, non si hanno testimonianze di insediamenti fissi in Islanda o grandi flussi migratori. Gli irlandesi, secondo prove letterarie, arrivarono prima dei normanni, anche se non sono stati rinvenuti reperti a riguardo. In uno scritto di Landnámabók, Il libro della colonizzazione risalente al XII secolo, si ipotizza che gli islandesi siano discendenti di Kjarvalr Írakonungr: re irlandese.
Le Testimonianze romane
Attraverso il ritrovamento di monete romane nei pressi della zona orientale, nella contea di Suður-Múlasýsla, ha permesso agli storici di scoprire una parte della storia islandese sconosciuta. Trovate tra il fiordo di Hamarsfjörð, Hvaldalur e Bragðavellir, queste risalgono a tre distinti periodi storici romani: regno degli imperatori Probo, Diocleziano e Aureliano. Il direttore del Museo Nazionale d’Islanda, Kristján Eldjárn, al tempo massimo esperto di antiquario islandese e poi presidente della Repubblica, ipotizzò varie spiegazioni a riguardo.
La più plausibile è che le monete siano arrivate sull’isola insieme, trascinate dopo una tempesta, oppure che siano state portate dai vichinghi. Successivamente, nelle isole Vestmann, vennero trovate altre monete romane risalenti al 260, rinvenute nel 1993 sulla collina di Arnarhóll. Oggi queste monete sono al Museo nazionale d’Islanda.
La colonizzazione dell’Islanda
Durante la storia dell’Islanda in breve riassunto, il periodo della colonizzazione è considerato dalla metà del IX secolo. In questo periodo i vichinghi passarono il Nord Atlantico, alla ricerca di nuove terre per la coltivazione in Scandinavia. Un’altra ragione della migrazione vichinga può essere collegata alle guerre civili scatenate dal re di Norvegia, Harald Bellachioma. A differenza di ciò che accadde in Irlanda e Gran Bretagna, l’Islanda era disabitata e l’insediamento fu semplice.
L’epoca della colonizzazione della storia islandese inizia nel 874 e nel 930 venne fondata la prima assemblea del Liberto stato islandese a Þingvellir: l’Alþingi, oggi al parco nazionale di Thingvellir. Le testimonianze di questo periodo storico sono arrivate grazie allo scritto del Libro degli Islandesi, di Ari Þorgilsson e al Landnámabók, un testo medievale e tra le prime opere della letteratura islandese. I primi coloni, inoltre, si stabilirono principalmente nelle zone sud-occidentali e a nord.
I primi vichinghi nella Terra del Ghiaccio
Secondo il Landnámabók, testimonianza del riassunto dell’Islanda storia in breve, il primo vichingo sull’isola fu Naddoddr, che la chiamò Terra della Neve, seguito da Garðar Svavarsson, svedese, nel 860, che costeggiò l’isola arrivando a Húsavík, a nord. Diede all’isola il nome di Isola di Garðar e ripartì. Dopo arriva Náttfari, un suo uomo, che si stabilì invece a Náttfaravík con due schiavi, nella baia di Skjálfandi. Flóki Vilgerðarson fu il secondo vichingo sull’isola, conosciuto anche come Flóki il Corvo per aver seguito i suoi corvi fino all’Islanda, arrivando a Vatnsfjörður, oltre l’odierna Reykjavík. Dopo che l’inverno uccise il bestiame, chiamò l’isola la Terra di Ghiaccio: Ísland. Il suo insediamento durò un anno nel Borgarfjörður, tornando però in estate in Norvegia.
Tornò però dopo anni, insediandosi a Flókadalur. Dopo aver iniziato una faida di sangue in Norvegia, Ingólfr Arnarson arrivò in Islanda durante una spedizione con il fratello Hjörleifr, tornando successivamente con più uomini per fondare una colonia. Hjörleifur venne però ucciso e rimase Ingólfr, che uccise i suoi assassini nelle Vestmannaeyjar, nelle isole Vestmann. Costruisce poi una fattoria a Reykjavík, reclamando la terra a ovest. Secondo gli scritti, in 60 anni l’Islanda era colonizzata completamente.
Stato libero d’Islanda
Il periodo durante l’Islanda storia in breve nel riassunto dello Stato Libero, va dalla fondazione dell’Alþingi nel 930, al giuramento di fedeltà alla Norvegia, nel 1262. L’Epoca dello stato libero era costituito dagli abitanti dell’isola in quel periodo, per la maggior parte provenienti dalla Norvegia e fuggiti da re Harald Bellachioma. La struttura di questo stato durante la storia islandese era insolita, in quanto nazionalmente l’Alþingi era sia organo legislativo che giudiziario, privo di un’autorità centrale o re. Lo stato era diviso in clan e alleanze guidate da goðar: i capitani ed entità territoriali. La carica di goði non era assegnata, ma veniva venduta o ereditata.
In caso di proteste contro il goðorð, il caso era gestito dall’autorità della quattro corti, che formavano l’Alþingi, unendo i goðar di nord, sud, ovest ed est. Questo metodo arginò molte faide, venendo chiamato uno scomodo sostituto della vendetta. Nell’anno 1000 l’Islanda adottò il cristianesimo e per evitare l’invasione di Olaf I di Norvegia, l’Alþingi dedise di battezzare tutti gli islandesi, proibendo i riti pagani, anche in privato. Questa legge si chiama Grágás e venne scritta nel 1117 e il fatto è presente in molte saghe della letteratura locale, come la Laxdœla saga.
La guerra, il declino e la caduta
In questo periodo della storia islandese, vennero costruiti numerosi castelli e forti sull’Isola. A causa della mentalità delle faide, di cui la società locale era intrisa, inizia la guerra civile. Nell’epoca degli Sturlungar, nel XIII secolo, lo Stato Libero era dilaniato dai contrasti interni e il re di Norvegia aumentava le pressioni dei vassalli islandesi. Il potere dell’Alþingi era sempre meno e i capi, infine, accettarono Haakon IV di Norvegia come sovrano firmando nel 1262 il Gamli sáttmáli. Termina così lo Stato Libero islandese.
L’Epoca degli Sturlungar
Nel XIII secolo durante la storia Islanda in breve, ci fu l’epoca degli Sturlungar, un periodo di lotte interne durato circa 44 anni. Il periodo più sanguinoso e violento della storia islandese, narrato nella saga di Sturlunga. Quello degli Sturlungar era il clan più potente e tutti i clan raccoglievano seguaci per combattere. Intanto, in Norvegia, il re Haakon IV voleva estendere la sua influenza anche in Islanda, trovando molti vassalli sull’isola in cambio di doni e guerrieri. Infatti, i più potenti goðar erano affiliati con il re norvegese.
L’Islanda vassallo danese e norvegese
Gli anni dopo il trattato la Norvegia con difficoltà impose il suo potere, sentendo ancora l’influenza dell’Althing. Le autorità ecclesiastiche presero lentamente i territori, prendendo le terre dei capi clan. Al termine del XIV secolo della storia in breve dell’Islanda riassunto, il dominio passò, con l’unione delle nazioni, alla Norvegia-Danimarca. Il re danese Cristiano III, nel 1537, estese l’introduzione del Luteranesimo in Islanda. L’ordinanza però fu efficace solo nel 1541, quando il vescovo di Skálholt venne catturato e fu decapitato il vescovo cattolico Jón Arason.
L’ultimo massacro nel paese avvenne nel XVII secolo, con quello degli spagnoli. Pur distante dal continente, inoltre, l’Islanda non era isolata, ma raggiunta per i commerci nei suoi porti da molti marinai dal medioevo all’epoca moderna. Danimarca, Svezia e Norvegia formarono nel 1397 l’Unione di Kalmar. Durante il XVI secolo una forte carestia a causa di inverni molto freddi causarono numerosi morti, bloccando i commerci. Nel 1636 per 7 mesi consecutivi il vulcano Hekla erutta, poi ancora nel 1693, 1660 e nel 1755 il Katla. Per 10 mesi erutta Lakagígar nel 1783, diffondendo nubi velenose e riducendo la popolazione. Nel 1814 è proclamata la pace di Kiel e il dominio danese.
Storia islandese dal XVII al XX secolo
Durante la storia in breve dell’Islanda nel riassunto, vediamola fondazione del Regno d’Islanda. Autonomo dalla Danimarca, pur sempre sotto la sua corona. A causa delle numerose eruzioni vulcaniche, la storia del paese vede un periodo di forte carestia per via delle ceneri, dei fumi e la morte di una grande parte della sua popolazione. Con il Trattato di Kiel del 1814, l’Islanda rimane alla dipendenza della Danimarca. Nel XIX secolo a causa del peggioramento del clima islandese ci fu una migrazione verso il Nuovo Mondo, soprattutto nella Manitoba, oggi il Canada.
Intanto, in nazionalismo e il romanticismo europeo ispirò una nuova coscienza nella storia nazionale, vedendo nascere da Jón Sigurðsson un movimento indipendentista. Nel 1800 venne abolito l’Althing, rimasto come ente giudiziario e, nel 1843, nasce l’assemblea costitutiva; anche se ancora viene rivendicato nel Commonwealth Islandese l’Alþingi, garantendo all’isola un governo interno nel 1874, espandendolo nel 1904 e arrivando nel 1874 alla costituzione, rivista poi nel 1903 a Reykjavík. Con l’Atto di Unione, nel 1918 la Danimarca riconosce il Regno d’Islanda, sotto il re danese.
La Seconda Guerra Mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, la storia del paese è caratterizzata dall’occupazione tedesca. Il 9 aprile 1940 sono interrotte le comunicazioni con la Danimarca e il 10 il parlamento islandese prende il controllo provvisorio degli affari esteri, eleggendo come governatore Sveinn Björnsson: poi il primo presidente della Repubblica. Durante la storia islandese l’isola si dichiara neutrale in modo rigidissimo. I militari britannici il 10 maggio 1940 arrivano a Reykjavík, iniziando l’occupazione delle forze alleate, durata per tutta la guerra. Il primo ministro Hermann Jónasson emanò via radio un messaggio che consigliava di trattare gli stranieri come ospiti, iniziando una politica di cooperazione con gli occupanti.
Nell’isola arrivarono oltre 25.000 britannici. Nel 1941 la difesa islandese passò agli USA, con l’accordo USA-Islanda, e i britannici convinsero l’Althing ad accettare anche l’occupazione statunitense. I militari sull’isola arrivarono a 40.000 superando la popolazione islandese. Dopo il plebiscito, il 17 giugno 1944 l’Islanda divenne repubblica indipendente. Infatti, la Danimarca era ancora sotto la Germania nazista, eppure il re danese Cristiano X si congratulò con l’Islanda per il risultato raggiunto.
Il dopoguerra
Durante la storia in breve dell’Islanda, nel suo riassunto, durante la guerra l’isola prosperò, accumulando valuta estera. Il governo, composto da socialisti, socialdemocratici e conservatori, decise di usare i fondi per i pescherecci, impianti di lavorazione ittica e per l’industria agricola, costruendo così una qualità alta di vita per la sua popolazione. Lo scopo era creare, attraverso politiche fiscali, un paese industrializzato e con la disoccupazione al minimo. Nel 1946 termina la difesa degli Usa verso l’Islanda, mantenendo però delle responsabilità a Keflavík, potendo così tornare in caso di minaccia di guerra.
Nel 1949 della storia islandese diventa membro della NATO, riservandosi il diritto di non prendere mai parte a offese contro altri stati. Con l’inizio dell’ostilità in Corea dal 1950, gli USA d’accordo con l’Althing tornarono in protezione dell’Islanda con la presenza militare, fino al 2006. Lo sviluppo era ispirato allo stato scandinavo, però l’oligarchia rimase dominante, soprattutto dell’Octopus: l’élite politica ed economica islandese del Partito dell’Indipendenza, composto da una decina di famiglie.
Le Guerre del Merluzzo
Durante il riassunto dell’Islanda storia avvenne la Cod War, chiamata anche guerra per le acque territoriali. Vari confronti non armati tra Regno Unito e Islanda, dal 1950 al 1970, per via della suddivisione delle zone di pesca nell’Atlantico. Le navi della Royal Navy e della Landhelgisgæsla Íslands più volte si scontrarono con azioni dissuasive, arrivando in urti senza mai gravi danni, arrivando a una mediazione internazionale, in cui si mise in mezzo il governo statunitense chiedendo l’intervento del governo britannico. Ciò portò all’estensione dello spazio islandese per la pesca dopo la Terza guerra del merluzzo.
Dal XX al XXI secolo
La storia più recente, in questo riassunto, nel 1991 Davíð Oddsson, il leader Partito dell’Indipendenza dell’Islanda forma il Partito Socialdemocratico e iniziando politiche di liberalizzazione del mercato; privatizzando le imprese. L’inflazione è ridotta e inizia la stabilità economica. Dal 1994 membro dell’EFTA, l’Islanda entra anche nello Spazio economico europeo. Dal 1994, inoltre, l’Islanda è tra le nazioni più ricche al mondo, con però disparità di reddito a causa delle politiche fiscali rigide e, tra 1990 e 2000, supportarono la politica filo statunitense, supportando la NATO nella Guerra del Kosovo.
Oddsson nel 1995 forma una coalizione con il Partito Progressista, riducendo le tasse sul reddito, quella di successione e sul patrimonio. Dopo 13 anni, Oddsson lascia la carica, diventando Ministro degli Esteri e lascia la politica nel 2005. Prende il suo posto il leader dei progressisti Halldór Ásgrímsson, primo ministro fino al 2006. Segue poi Geir H. Haarde e nel 2006 gli USA ritirano la Icelandic Defence Force, chiudendo anche la base a Keflavík. Oggi, infatti, l’Islanda è il solo membro NATO senza una forza militare.
Dal 2008 al 2011
In questo periodo della storia il paese attraversò una grande crisi finanziaria, dove la corona islandese perse valore e il mercato crolla. L’economia locale era al collasso, le banche attuarono politiche d’indebitamento superando il PIL del paese, portando al crollo gli istituti finanziari. Il paese raggiunse la bancarotta nel 2008 e nel 2009, dopo molte proteste nei pressi del parlamento, il primo ministro diede le dimissioni. Arriva Jóhanna Sigurðardóttir e, a causa della crisi, l’Islanda inizia le trattative per l’ingresso nell’UE.
Seguono nuove proteste per chiedere un referendum per il ripianamento del debito e, nel 2011, Olafur Grimsson allora presidente, annuncia il referendum popolare consultivo. Sigurðardóttir, intanto, dispose inchieste per attribuire giuridicamente le responsabilità della crisi e fu l’Interpol a ricercare i condannati, dato che i banchieri lasciarono il paese. Seguendo il modello danese è redatta una nuova Costituzione. Con il progetto della Magna Carta dell’Assemblea Costituzionale, nel 2012 è approvata così la nuova Costituzione. Nel 2015, però, la domanda di adesione all’UE viene ritirata dopo una decisione unilaterale dell’Islanda.
L’Eruzione dell’Eyjafjöll
Nel 2010, durante la storia islandese recente, erutta il vulcano Eyjafjöll, a sud dell’isola in seguito a un’attività sismica iniziata nel 2009. L’eruzione del 14 aprile 2010 creò molti problemi al traffico aereo, paralizzandolo in Europa fino al 9 maggio. Questo vulcano attivo dall’era glaciale, inoltre, è coperto dal ghiacciaio Eyjafjallajökull.
La Repubblica d’Islanda oggi
Oggi, Repubblica d’Islanda è una nazione della Regione Scandinava, nell’Europa settentrionale nell’Oceano Atlantico, tra Gran Bretagna e Groenlandia. Ancora è uno dei paesi meno popolati dell’Europa e la sua capitale è Reykjavík, oltre che essere la città più popolosa dell’isola, e Akureyri è al secondo posto. L’Islanda è conosciuta anche come la Terra del Ghiaccio e del Fuoco per il contrasto tra i suoi ghiacciai e l’attività geotermica e vulcanica, che caratterizza i suoi meravigliosi paesaggi selvaggi. Tra pianure brulle e desertiche, cascate, montagne e ghiacciai, il nord ha un clima polare e il resto di tipo oceanico, grazie alla corrente del Golfo.
La principale risorsa economica del paese è ancora la pesca, con una delle flotte più moderne europee. Oltre all’industria ittica, sta prendendo sempre più piede l’utilizzo energetico idroelettrico. Anche il turismo sta diventando una risorsa centrale per l’economia islandese, sviluppando strutture ricettive e attività correlate. Un viaggio in Islanda è un’esperienza unica, in una terra selvaggia e meravigliosa, dalla ricca storia e dalle numerose leggende, che rimarrà per sempre nel vostro cuore!
Viaggi Consigliati lungo la Storia dell’Islanda
Dopo aver scoperto il riassunto della storia di questo magnifico paese, per visitare le meravigliose terre del Nord non perdetevi il nostro Tour di Gruppo: Islanda d’Incanto. Una settimana per gli amanti della Natura più selvaggia e incontaminata.
Tour di Gruppo: Islanda d’Incanto
Itinerario: Reykjavik, Hofsós, Dettifoss, Fiordi Orientali, Circolo d’Oro.
Durata: 8 giorni - 7 notti
Partenze Confermate
Codice: ICARCH0801
Per visitare parchi, geyser, cascate e vedere le luci dell’Aurora Boreale, non perdetevi il nostro Tour Islanda Inverno: le Luci dell’Aurora Boreale. Dedicato agli amanti della natura più aspra e selvaggia, che desiderano immergersi nella magia dell’aurora boreale e dell’inverno islandese.
Tour Islanda Inverno: le Luci dell’Aurora Boreale
Itinerario: Reykjavik, Geysir, Reynisfjara, Skaftafell, Reykjanes, Laguna Blu.
Durata: 6 giorni - 5 notti
Partenze Confermate
Codice: ICARCH0601
Invece, per un viaggio completo tra le meraviglie dell’isola, dalla costa sud alla zona nord con avvistamento delle balene, vi consigliamo il nostro Gran Tour Islanda, ripercorrendo così anche dei luoghi raccontati in questo riassunto storia dell’Islanda.
Gran Tour Islanda
Itinerario: Reykjavik, Akureyri, Dettifoss, Fiordi Orientali, Skaftafell, Hekla.
Durata: 10 giorni - 9 notti
Partenze Confermate
Codice: ICARCH1001
Se interessati a ripercorre i luoghi descritti vi consigliamo di consultare
le nostre proposte di viaggio in Islanda.