Brividi di freddo: cosa li genera e perché

Brividi di freddo: cosa li genera e perché

Brividi di freddo: cosa li genera e perché
Ultima modifica 31.01.2022
INDICE
  1. Come e perché si verificano i brividi
  2. Tipologie di brividi

I brividi sono manifestazioni corporee che si verificano quando l'organismo cerca di scaldarsi e sono caratterizzati da rapide contrazioni muscolari.

Solitamente compaiono a causa dell'esposizione a basse temperature, in corrispondenza di malattie febbrili o altre patologie o dopo una forte emozione. A seconda dei casi i processi fisiologici che li determinano sono differenti.

Come e perché si verificano i brividi

I brividi sono contrazioni irregolari e involontarie della muscolatura che il corpo umano mette in atto per tentare di scaldarsi. Quando un muscolo si contrae, infatti, sprigiona calore come effetto collaterale del consumo di energia utilizzata per compiere il movimento. I brividi spesso sono accompagnati dalla cosiddetta pelle d'oca, a sua volta dovuta dalla contrazione muscolare del muscolo erettore del pelo.

Questo evento è momentaneo e non pericoloso e si placa con la stabilizzazione della temperatura.

Come si regola la temperatura corporea

La temperatura del corpo è mantenuta constante dalla presenza di un centro termoregolatore localizzato a livello dell'ipotalamo, un'area del sistema nervoso centrale dove alcuni neuroni sono deputati al controllo della temperatura e al mantenimento di essa in condizioni normali leggermente sotto i 37°.

Questa sorta di termostato fisiologico riceve informazioni da recettori di temperatura che si trovano nelle zone periferiche del corpo (termocettori cutanei), a livello di alcuni organi e di altre aree del sistema nervoso come il midollo spinale.

Il centro termoregolatore ipotalamico è anche sensibile alla temperatura del sangue che lo irrora. Quindi se anche tramite di esso viene percepito un eccesso di calore, o al contrario un abbassamento della temperatura, vengono messi in atto dei meccanismi adattatori che hanno lo scopo di riportare l'organismo alla temperatura stabilita.

In particolare, durante un episodio febbrile la presenza di agenti infettivi come virus e batteri induce le cellule del sistema immunitario a rilasciare in circolo specifici mediatori biologici chiamati citochine, il particolare l'interleuchina 1 (IL-1), che determinano un innalzamento della temperatura e portano di conseguenza il centro termoregolatore a percepire un'incongruenza tra la temperatura registrata dai termocettori e i valori di riferimento canonici, ovvero sotto ai soliti 37°.

Al fine di riportare la temperatura a quei livelli vengono quindi messi in atto degli adattamenti termoregolatori tra i quali rientrano anche i brividi.

Tipologie di brividi

I brividi sono una reazione fisiologica dell'organismo ma avvengono per diversi motivi e si dividono in due categorie principali: brividi da febbre e brividi senza febbre.

Brividi da febbre

I comuni brividi che si manifestano in caso di febbre non sono una risposta alla temperatura ambientale ma il segnale che il termostato endogeno del corpo sta aumentando la sua temperatura di riferimento oltre ai canonici 37°.

Il motivo che spinge l'organismo in presenza di infezioni ad aumentare la propria temperatura è che molti microorganismi patogeni sopportano a fatica le temperature elevate, quindi rendere l'ambiente in cui stanno proliferando ostile aiuta il sistema immunitario a sconfiggere l'infezione.

Proprio per questo avere la febbre non è sempre una cattiva notizia, soprattutto se si mantiene sotto i 38°, perché significa che il corpo sta reagendo all'infezione e mettendo in atto la strategia per combatterla e arrivare alla guarigione.

Da un punto di vista biochimico la febbre è quindi una normale risposta alle citochine circolanti che si presentano in corso di infezione o infiammazione e i brividi che compaiono in questi frangenti una semplice conseguenza del fatto che il centro termoregolatore percepisce una temperatura inferiore a quella a cui è impostato e per raggiungerlo punta a produrre calore mediante la contrazione muscolare involontaria e non finalizzata al movimento.

Quando i brividi sono associati solo a una leggera febbre è sufficiente riposarsi e bere molti liquidi per mantenere un buon livello di idratazione, mentre se la febbre è più alta si può anche fare ricorso a impacchi tiepidi e farmaci antinfiammatori.

Brividi senza febbre

I brividi, oltre a presentarsi in concomitanza della febbre per combattere un'infezione, in quanto meccanismo volto ad aumentare la temperatura corporea, possono comparire in molte altre situazioni.

  • Brividi semplici da freddo. Il motivo più comune che porta all'insorgenza dei brividi è l'esposizione alle basse temperature. In questo caso tale evento si manifesta come risposta fisiologica dell'organismo che tenta di mantenere costante la propria temperatura corporea nonostante un abbassamento di quella ambientale.

  • Brividi da forti emozioni. Può capitare di vedere comparire i brividi anche come conseguenza di forti emozioni, spesso negative come una forte paura, un trauma o uno shock. In questo caso il meccanismo che li determina non ha nulla a che vedere con le procedure di termo regolamentazione corporee ma è legato a una iperattivazione nervosa che porta ad avere una rapida contrazione muscolare involontaria.

  • Altre cause. Infine, i brividi senza febbre possono anche essere causati anche da effetti collaterali di alcuni farmaci, reazione del corpo al risveglio dopo essere stato sottoposto ad un'anestesia generale, conseguenza di sforzi fisici particolarmente intensi come fare sport, soprattutto se al freddo, ipotiroidismo e ipoglicemia.

Queste altre cause di brividi di freddo senza febbre.

Ecco perché quando si invecchia si sente più freddo.