Michelle Hunziker conduce "Io Canto Family" dove i protagonisti sono piccoli (e teneri) gruppi familiari | TV Sorrisi e Canzoni

Michelle Hunziker conduce “Io Canto Family” dove i protagonisti sono piccoli (e teneri) gruppi familiari

La sua nuova sfida in tv, la passione sempre accesa, la famiglia... La più bella nonna del mondo si racconta

16 Maggio 2024 alle 08:00

Intercettiamo Michelle Hunziker tra una prova e l’altra del nuovo show “Io Canto Family”, che condurrà su Canale 5 dal 20 maggio per cinque prime serate, con la direzione artistica di Roberto Cenci. Iniziamo a parlare proprio da lì. «In questa nuova versione i protagonisti sono ragazzi dai 10 ai 15 anni, che hanno convinto un loro parente stretto, una mamma, un papà o un nonno, a partecipare al programma. Si creano situazioni incredibilmente pure, di cui abbiamo tanta voglia e necessità di questi tempi. Alle prove mi sto molto divertendo. Io sono abbastanza pudica e cerco di non mostrare i miei sentimenti in tv, ma è davvero difficile perché questi piccoli nuclei familiari portano le loro storie di vita, belle da seguire».

Dovremo quindi armarci di fazzolettini per contenere l’emozione?
«Preparatevi, perché tutti quanti abbiamo o abbiamo avuto una mamma, un papà o un nonno. In base al vissuto di ognuno si empatizza per forza. Io il mio papà l’ho perso quando avevo 20 anni, quindi molto presto. Quando vedo cantare insieme le figlie con i loro papà mi emoziono. Anche ora a raccontarlo».

Che impressione ha del risultato finale, assistendo alle prove?
«Questa è una gara, si vincono 50 mila euro, ma la cosa speciale è che i parenti sono tenerissimi, si impegnano per realizzare il sogno di loro figlio o del loro nipote. La competizione a cui siamo abituati di solito svanisce: non esiste il “gobbo” (lo schermo che suggerisce il testo, ndr), il pubblico, la presentatrice o la giuria, ma si guardano negli occhi e si parlano come fossero solo loro due».

Quante squadre si sfidano?
«Sei squadre, capitanate da: Iva Zanicchi, Fausto Leali, Anna Tatangelo, Mietta, Cristina Scuccia e Benedetta Caretta. E quattro giudici: Al Bano, Orietta Berti, Claudio Amendola e Fabio Rovazzi».

Come si sta comportando Rovazzi?
«Fabio è davvero una grande sorpresa, lo conosco da tanti anni, siamo amici. Sapevo che lui ha una storia personale molto tenera con suo papà e suo nonno. Vi posso dire che qui viene fuori un Fabio inedito, che si emoziona. Al Bano e Orietta sono in formissima e anche Claudio Amendola: è dura per tutti noi perché sappiamo che trattenere le emozioni sarà difficile. Anche i capisquadra sono insegnanti con un’esperienza notevole, che qui hanno un approccio un po’ materno, delicato. A volte i concorrenti hanno la loro stessa età e sono di fronte a dei veri miti per loro, i ragazzini sono estasiati. Vedrete anche dei “terzetti” intergenerazionali bellissimi: Iva Zanicchi o Fausto Leali canteranno brani modernissimi, di Ultimo per esempio, o altri di quarant’anni fa».

Gerry, già suo partner in “Striscia la notizia” e conduttore di “Io Canto Generation”, le ha dato qualche consiglio?
«Mi sono studiata il programma, stando a “Io Canto Generation” da giudice me lo sono assaporato. Gerry è mio fratello ormai, ed è bello passarsi la palla».

Quanto conta la musica nella sua vita?
«Mio padre era pianista, mio fratello ha studiato al conservatorio. A casa nostra si cantava, si ballava e si suonava tutti i giorni. Anche adesso, quando mio fratello viene a trovarmi beviamo un bicchiere di vino e finiamo al pianoforte: lui suona, io canto. Il piano lo uso per studiare, suono un pochino, mi piacerebbe che le mie figlie iniziassero a prendere lezioni. La musica mi ha sempre accompagnato, non potrei vivere senza».

La sua routine quotidiana comprende la musica, quindi? Me la racconti...
«Ogni mattina mi sveglio, sistemo, apparecchio per la colazione e accendo la radio. Adoro i pezzi “evergreen”, dagli Anni 80 in poi, Lionel Richie, Simple Minds, Madonna. Sveglio le bambine con la radio. Meglio essere svegliati con la musica che con le trombe, dico io! O come faceva mia madre, che alle 7 del mattino camminava su e giù per casa con i tacchi a spillo. Ma un po’ da lei ho preso: nel weekend, quando Aurora adolescente tornava tardi la mattina dalla discoteca, io la svegliavo alle 7.30 per farle fare cose. Era il dazio per non avermi fatto dormire! Pensare che tra poco mi toccherà ricominciare da capo con Sole... ma lo farò, non mollo niente io!».

Chi gestisce la musica in famiglia?
«Con le mie figlie piccole Sole e Celeste (di 10 anni e mezzo e 9 anni, avute dall’imprenditore Tomaso Trussardi, ndr) ho un patto: quando le porto a scuola loro possono fare le dj, però ogni giorno devono cambiare canzoni e studiare un pochino, argomentare le loro scelte. Sole adora Billie Eilish e Olivia Rodrigo, Celeste preferisce Miley Cyrus e Taylor Swift. Auri, invece, sarà anche per l’influenza del papà Eros Ramazzotti, ascolta ogni stile musicale di ogni periodo storico, è pazzesca».

La canzone della vita è...
«Eros mi ha dedicato “Più bella cosa”, non posso scegliere che questa. È stato molto emozionante ritrovarsi sul palco a “Michelle Impossible” nel 2022 e sentirgliela cantare. La vita è incredibile, fa dei giri pazzeschi, i cerchi si chiudono e questa ne è la colonna sonora, senza dubbio».

Cosa canta invece a Cesare, suo nipote, il figlio di Aurora?
«Lo addormento cantando “Per me per sempre” di Eros: lui si calma subito».

L’ultimo brano che ha scoperto qual è?
«“Abracadabra” di Bodo Wartke, una hit tedesca che va molto su TikTok. Con Gerry abbiamo fatto anche un balletto su queste note».

L’energia che le dà la musica in che cos’altro la trova?
«Nei profumi: sbloccano ricordi. Faccio dei voli incredibili annusando il gelsomino e le rose, rilassanti, che uso anche nei diffusori per ambienti. A volte vaporizzo essenza di arancia dolce o lavanda, in base all’umore delle ragazze».

Fa volentieri feste con gli amici a casa?
«Feste sì, ma fuori. E poi, che ridere (Aurora mi ha sempre preso in giro per questo), faccio togliere le scarpe a tutti quelli che entrano, operai, amici, nessuno escluso».

La casa è un argomento che la appassiona?
«È cambiata con me: prima ero sola con Auri, poi sono arrivate le bambine e poi tanti cagnolini. Adesso sono pazza per il color rosa antico, dà calore».

Un prodotto della sua linea cosmetica, che adora particolarmente?
«“Lift your booty” in crema e siero, naturali al 99,4%, tonificanti per gambe e “ciapèt”. Ora sto studiando gli antietà e gli antiossidanti: li voglio rendere accessibili a tutti, non solo a chi può spendere tanto».

In Svizzera ha ricevuto il Premio alla Gioia…
«In Svizzera mi hanno a lungo guardato in modo un po’ critico perché me se sono andata da giovane. Questo premio ha avuto un triplo valore perché ho fatto fatica a conquistarmi gli svizzeri».

Michelle, lei guarda molto al futuro o si gode di più il presente?
«Nel lavoro mi pongo un sacco di obiettivi, mentre nella vita privata cerco di fissarmi sul “qui e ora”, di gustarmi ogni attimo. Con ottimismo e senza smettere di sorridere».