Bolla dei tulipani: la prima bolla speculativa della storia
Vai al contenuto

Bolla dei tulipani: la prima bolla speculativa della storia

  •  

La storia del mercato dei bulbi di tulipano olandese, nota come Tulipmania, è stata una delle più famose bolle di mercato e di tutti i tempi. Si è verificata in Olanda tra il 1634 e il 1637, quando la speculazione ha spinto il valore dei bulbi di tulipano a livelli estremi. Al culmine del mercato, i bulbi più rari venivano scambiati per un valore astronomico. In particolare un bulbo di Semper Augustus (una specie rara e pregiata) venne venduto nel 1637 per 67000 fiorini, equivalenti a 8090 mila euro di oggi. Ma andiamo a vedere come è stato possibile raggiungere prezzi così spropositati.

Il mercato dei tulipani

I tulipani fecero la loro prima apparizione in Europa all’inizio del 1500, arrivando attraverso i commerci con l’Impero Ottomano. Il loro aspetto esotico e la loro unicità rispetto ad altri fiori nativi del continente li resero immediatamente un articolo di lusso per i giardini dei ricchi.

Tuttavia, ciò che veniva venduto a caro prezzo non era il fiore in sé, ma il bulbo. Il bulbo rappresenta un perfetto compromesso tra seme e fiore, facilmente trasportabile e conservabile.

La Speculazione

Presto, la vendita dei bulbi di tulipano passò dalla vendita al consumatore alla speculazione. Cioè I bulbi venivano acquistati non tanto per il loro valore intrinseco, quanto per l’aspettativa di un loro aumento di prezzo.

Il vero punto di svolta si ebbe quando si cominciarono a comprare non tanto i bulbi già pronti, ma lotti di bulbi che sarebbero stati prodotti in futuro. Questo impegno di acquisto e di produzione è quello che oggi chiameremmo “future“.

Il prezzo dei bulbi quindi conobbe un incremento costante dagli anni ’30 del 1600 in poi, fino a raggiungere il suo picco nel triennio 1634-37. In quel periodo, il valore di un bulbo poteva raggiungere i 2000-3000 fiorini, una cifra con cui era possibile acquistare un piccolo allevamento di maiali.

Alla fine del 1637, la bolla scoppiò. Quando al mercato di Haarlem i bulbi di tulipano rimasero invenduti, si scatenò il panico. La notizia che i bulbi non erano stati venduti innescò una corsa alla svendita, causando un abbassamento del prezzo. Questo a sua volta alimentò ulteriormente le vendite. A quel punto, il mercato crollò lasciando in miseria molti commercianti e produttori.

Le Conseguenze

Lo scoppio della bolla causò una reazione a catena che ebbe effetti anche sulle banche e sui commerci dell’epoca. Il mercato dei tulipani riprese lentamente, senza tuttavia mai raggiungere i livelli di prezzo e di interesse di quel periodo.

Fasi di una bolla speculativa

In sintesi, tutte le bolle speculative, che riguardino il settore immobiliare, la finanza, il collezionismo o altro, condividono delle fasi comuni. Questi cicli speculativi si riscontrano in vari ambiti, dalle criptovalute come Bitcoin, alle bolle immobiliari, fino a oggetti da collezione come Beanie Babies, carte da baseball, token non fungibili (NFT) e azioni di spedizione.

  • Pregiudizi psicologici portano a un massiccio aumento del prezzo di un bene o settore.
  • Gli investitori perdono il senso delle aspettative razionali.
  • Un ciclo di feedback positivo continua a gonfiare i prezzi.
  • Gli investitori si rendono conto di detenere un bene a prezzo irrazionale.
  • I prezzi crollano a causa di una massiccia vendita, e la stragrande maggioranza va in bancarotta.
Condividi questo: