“Batman Killing Time”: Tom King e i primi anni del Cavaliere Oscuro – Lo Spazio Bianco
“Batman Killing Time”: Tom King e i primi anni del Cavaliere Oscuro

“Batman Killing Time”: Tom King e i primi anni del Cavaliere Oscuro

L'Uomo pipistrello sulle tracce di una Grande Rapina dai richiami kubrikiani, che vede coinvolti tutti i suoi nemici più famosi.

Batman Killing TimeDopo aver gestito per alcuni anni la serie regolare di Batman, Tom King torna di tanto in tanto al Cavaliere Oscuro, occupandosi di alcune miniserie. Batman Killing Time, in particolare, è il primo numero di una di queste, con un ambientazione “nuova” per lo sceneggiatore: si svolge infatti durante i primi anni di attività del vigilante mascherato.
Il titolo di questo primo episodio è La grande rapina e, fin dalle primissime vignette e didascalie, è impossibile non riconoscere la fonte d’ispirazione dell’autore, ovvero il film Rapina a Mano Armata (il cui titolo originale è proprio The Killing) del grandissimo Stanley Kubrik.

Una voce fuori campo dall’appeal noir ci descrive in maniera secca e pragmatica il susseguirsi di fatti cui assistiamo attraverso una fitta serie di didascalie. Con continui salti avanti e indietro nel tempo (in un arco di una manciata di giorni), ci ritroviamo ad assistere a una serie di singole situazioni che presto si trasformano nei tasselli di un mosaico più ampio e preciso, quello di una rapina di cui seguiamo in parallelo lo svolgimento. Oltre agli interessati più diretti, come una delle guardie o il direttore della banca, l’attenzione segue ovviamente coloro che hanno orchestrato o eseguono materialmente la rapina. Si tratta di personaggi pescati dal mondo dei villain di Batman: Killer Croc, l’Enigmista, Catwoman e il Pinguino.

In questo primo episodio il Cavaliere Oscuro è una presenza quasi secondaria, forse addirittura una pedina, chiamato ovviamente in causa dal commissario Gordon.
L’albo di apertura ha come fulcro fondante proprio il suo meccanismo di costruzione, – inevitabilmente un po’ verbosa – che King domina e sfrutta in maniera affascinante, facendo appassionare il lettore alle dinamiche di incastro dei singoli ingranaggi man mano che vengono svelati e posizionati.
killing-time-01C’è un oggetto al centro della stessa rapina, qualcosa che sembra avere un valore che va oltre quello economico e che ci porta, non tanto a un canonico e adrenalinico cliffhanger, quanto più a una sospensione che però riesce ad alzare di molto il livello di curiosità del lettore.

Nonostante il sapore “noir” citato prima, i disegni di David Marquez hanno un approccio molto pulito e sono quasi privi di tratteggi, con figure umane statuarie e longilinee. Tutte le componenti di ombre e ombreggiature sono deputate ai colori di Alejandro Sànchez, per lo più brillanti e luminosi, con uno strano contrasto alle vicende narrate.

Come primo capitolo di una miniserie, Batman Killing Time #1 è ovviamente un numero il cui scopo principale è quello di costruire il set up degli eventi, presentandoci situazioni e personaggi coinvolti, – non tanto chi sono – trattandosi degli iconici personaggi che fanno parte dell’universo del Pipistrello – ma i dettagli e i loro bisogni relativi al momento in cui si colloca la narrazione -. Nel farlo King riesce però a lavorare egregiamente sulla tensione e fomenta la curiosità verso qualcosa che promette un quadro decisamente più grande di quanto non appaia.

Abbiamo parlato di:
Batman Killing Time #1
Tom King, David Marquez, Alejandro Sànchez
Traduzione di Lorenzo Corti
Panini Comics, 2022
32 pagine, spillato, colore – 3,00 €
ISBN: 9788828716754

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