Narcisista Patologico: Come Liberarsene
(senza sentirsi in colpa)

narcisista patologico
Ultimo Aggiornamento: 15 Aprile 2024 di Francesco Minelli
  • Hai mai conosciuto una persona particolarmente arrogante e presuntuosa?

  • concentrata quasi completamente sui suoi bisogni e desideri?

  • e che non pare essere minimamente interessata a quelli degli altri?

Se hai risposto di si potresti aver avuto a che fare con il cosiddetto narcisista patologico.

O magari hai vissuto o vivi ancora in una relazione con lui/lei.

Ti piacerebbe trovare finalmente una risorsa per comprenderlo meglio e riuscire a capire cosa fare ed in caso come liberartene?

Bene, perché è proprio ciò che ho deciso di condividere con te nell’articolo di oggi.

Al solito ti consiglio di leggere l’articolo per intero e di non sostituirlo ad una diagnosi psicologica con troppa leggerezza.

Vale la pena ricordarlo!

Sei pronto?

Cominciamo…

Questo articolo ha richiesto diversi giorni di lavoro e varie ricerche per essere così lungo e completo. Se te la senti di ricambiare semplicemente inviandolo a chi potrebbe essere utile lo apprezzo molto. Grazie!

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INDICE DEI CONTENUTI

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CHI È IL NARCISISTA PATOLOGICO?

Nel DMS-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), il disturbo della personalità narcisistica è una condizione di salute mentale in cui le persone mostrano un irragionevole senso della propria importanza. Le persone con questo disturbo hanno bisogno di molte attenzioni, vogliono essere costantemente ammirate e possono avere grandi difficoltà a comprendere o a preoccuparsi per le emozioni altrui.

Il narcisismo patologico è perciò una grave condizione che comporta disturbi nella relazione con gli altri ed implica grandi sforzi maladattivi per regolare se stessi. Si caratterizza per due aspetti principali: grandiosità narcisistica e vulnerabilità narcisistica.

La ricerca ha dimostrato che il narcisismo è associato a un peggioramento del funzionamento a lungo termine, soprattutto a livello relazionale.

Le difficoltà interpersonali degli individui colpiti comprendono comportamenti aggressivi, dominanti, freddi e coercitivi che spesso causano forti reazioni negative da parte degli altri.

uomo che guarda se stesso in uno specchio rotto

La storia della sig.ra G.

La sig.ra G. si rivolse a me perché non sapeva più cosa fare.

Fin da subito mi raccontò di sentirsi sola e di aver fatto una gran fatica anche solo a chiedere aiuto.

Mi disse che era “incastratain una relazione con un uomo che la faceva sentire sempre sbagliata, colpevole ed incapace, ma al contempo anche estremamente coinvolta a livello emotivo.

Quest’uomo era come un’ossessione per lei e a volte si sentiva amata mentre altre volte solo usata.

Cercava di capirlo in ogni suo comportamento, lo assecondava ma alla fine si rendeva conto che lui era solo interessato a se stesso, ai suoi bisogni.

Se insisteva troppo finiva anche per picchiarla e farla sentire in colpa per l’accaduto.

Fu molto difficile per lei accettare di essere in relazione con un uomo con spiccati tratti narcisistici. Stava scegliendo sempre lui al posto di se stessa e si stava negando di vivere.

Per uscirne doveva entrare in contatto con le sue insicurezze, paure, con la sua sofferenza legata ad un padre che la aveva maltrattata fin da piccola e l’aveva fatta sentire senza valore.

Quel valore che invece riusciva a trovare dando tutto a quest’uomo.

Dopo un anno la sig.ra G. cominciò a vedere la luce.

Si rese conto di soffrire di dipendenza affettiva e che il suo amore era malato.

Cercando dentro di sé e facendosi aiutare anche dalle persone che veramente tenevano a lei riuscì finalmente ad allontanarsi da lui e a riscoprire la sua forza.

Fu un percorso difficile e pieno di ostacoli, ma la aiutò a cambiare completamente il suo rapporto con se stessa.

COME RICONOSCERE UN NARCISISTA PATOLOGICO?
I COMPORTAMENTI E LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE

I sintomi del disturbo della personalità narcisistica e la loro gravità possono variare.

Per riconoscere il narcisista si possono considerare alcuni comportamenti e caratteristiche:

  • Avere un’elevata e irragionevole percezione di se stesso e richiedere costante ammirazione eccessiva.
  • Sentirsi di meritare privilegi e trattamenti speciali.
  • Aspettarsi di essere riconosciuto come superiore anche senza risultati.
  • Far apparire le proprie realizzazioni e talenti più grandi di quello che sono.
  • Essere ossessionati da fantasie di successo, potere, genialità, bellezza.
  • Credere di essere superiore agli altri e di poter trascorrere tempo solo con persone altrettanto speciali.
  • Essere critico e guardare dall’alto in basso chi non corrisponde ai suoi ideali.
  • Aspettarsi favori speciali e che gli altri facciano ciò che vuole senza metterlo in discussione.
  • Approfittarsi degli altri per ottenere ciò che vuole.
  • Avere una totale incapacità o una mancanza di volontà nel riconoscere i bisogni e le emozioni altrui.
  • Essere invidioso o credere che gli altri lo invidino.
  • Comportarsi in modo arrogante, vantarsi molto e sembrare presuntuoso.
  • Insistere nell’avere il meglio di tutto, (es. la macchina o la casa più costose e belle).

Molte persone mi hanno chiesto che differenze ci sono tra narcisismo patologico ed alta fiducia in se stessi o forte ambizione.

Ho trattato questo argomento in questo articolo: Bassa Autostima, che ti invito perciò a leggere.

In questo articolo, invece, parlo del legame tra narcisismo e dipendenza affettiva.

uomo mascherato

Di cosa ha paura e cosa non riesce a sopportare il narcisista?

Un modo efficace per mettere in difficoltà l’individuo narcisista è quello di allontanarsi e scomparire dalla sua vita, anche solo temporaneamente.

L’indifferenza, come sappiamo, è un’arma potente che spesso funziona in modo indistinto, ma nel caso di un narcisista è ancora più efficace. Il motivo è molto semplice: il narcisista, essendo in realtà una persona molto insicura, ha un bisogno costante di conferme e di attenzioni altrui. Allontanarsi rappresenta perciò un colpo durissimo per la sua autostima e lo costringe a confrontarsi con le sue insicurezze e debolezze.

Ricapitolando, un individuo narcisista ha paura e non riesce a sopportare:

  • critiche o feedback negativi riguardo al suo aspetto, alle sue abilità o prestazioni.
  • l’essere ignorato o trascurato, soprattutto quando cerca ammirazione o attenzioni.
  • il sentirsi triste e inferiore quando non viene considerato il migliore.
  • Diventare impaziente o arrabbiato se non riceve un trattamento speciale.
  • l’essere contraddetto o messo in discussione, specialmente riguardo alle sue opinioni o decisioni.
  • l’essere al centro dell’attenzione per un comportamento negativo o per un errore.
  • l’essere trattato come una persona comune e non in maniera speciale.
  • il non essere percepito come infallibile o perfetto.

Anche se i narcisisti cercano di mostrarsi superiori e non fanno che vantarsi, sotto la loro maschera grandiosa si nasconde la loro più grande paura: quella di essere “ordinari”.

Per i narcisisti, l’attenzione è come l’ossigeno: credono che solo le persone speciali ricevano attenzioni e rispetto. Qualsiasi rifiuto, umiliazione o persino i più piccoli insuccessi possono sconvolgerli nel profondo.

Bene ora che abbiamo chiarito un po’ le idee andiamo a definire un tipo particolare di narcisista patologico, chiamato covert.

Cosa si intende per narcisismo covert?

Dato che esistono molti modi per sentirsi speciali, il narcisismo può presentarsi in molte forme.

Una di queste è il cosiddetto narcisismo covert.

In realtà questo termine è stato coniato per intendere una certa introversione della persona narcisista:

molti pensano erroneamente che queste persone siano più brave a nascondere i loro tratti di superiorità e quindi possano risultare “diaboliche“.

Non è così.

Infatti non mostrano apertamente la loro arroganza e grandiosità come nel cosiddetto narcisismo overt, ma mostrano altri tratti specifici.

Vediamoli:

1) Investono negli altri per sentirsi bene con se stessi: si sentono inadeguati per non essere perfetti, non mostrano le loro emozioni e cercano l’approvazione degli altri per sentirsi speciali.

Quando però gli altri non forniscono ciò che cercano finiscono per scontrarsi con il dolore di un sé vuoto.

2) Tendono ad osservare in maniera giudicante piuttosto che agire: così come finiscono per ascoltare (poco e male) piuttosto che parlare.

Non tendono ad esprimere la loro negatività apertamente, ma possono mostrarsi intolleranti in vari modi (es. guardando altrove, sospirando, distraendosi facilmente, annoiandosi o sbadigliando).

Quando parlano tendono ad essere critici e giudicanti, focalizzandosi solo sul proprio punto di vista.

3) Si affidano ad un partner idealizzato per sentirsi bene: il partner può essere la donna attraente più giovane o l’uomo d’affari, che ammirano per i suoi attributi.

Il partner deve avere tutto ciò che il narcisista covert non sente di avere in se stesso, così da non sentirsi vuoto.

Mostra in questo senso un comportamento possessivo, insicuro e controllante che lo può rassicurare e mantenere fuso con il suo partner.

Qualsiasi rottura di questo legame è una minaccia al senso di sé.

Mi segui ancora?

Bene.

Perché ora voglio andarti a parlare di quelle che sono le cause più comuni.

Andiamo avanti…

QUALI SONO LE CAUSE DEL NARCISISMO PATOLOGICO?

Le cause del Narcisismo patologico sono complesse e ancora oggetto di studio. Tra i fattori che possano spiegare la nascita di questo disturbo ci sono:

  • Fattori genetici: caratteristiche ereditate, come ad esempio alcuni tratti di personalità.
  • Fattori ambientali: alcuni studi hanno riscontrato un legame tra un’infanzia problematica, come frequenti critiche, negligenza, maltrattamenti oppure al contrario un’eccessiva adulazione e ammirazione e lo sviluppo del disturbo.
  • Fattori neurobiologici: fanno riferimento alla connessione tra cervello, comportamento e pensiero.
  • Fattori culturali: alcuni studi hanno rilevato che la cultura può avere un ruolo nello sviluppo del narcisismo, in quanto alcune culture possono incoraggiare o premiare comportamenti narcisistici.

Come ho sottolineato anche per altri disturbi, c’è una correlazione diretta tra il narcisista patologico ed i suoi genitori, in particolare il modo in cui si sono presi cura di lui.

bambino triste e solo con la testa fra le gambe

Questi genitori vogliono fin da subito che i figli siano i migliori, così da poter essere i genitori di figli eccezionali (es. il miglior studente), non facendo molta attenzione né ai bisogni più profondi né ai loro vissuti emotivi.

Alcuni pensano che la causa sia la presenza di una madre eccessivamente iperprotettiva, altri pensano si possa sviluppare in risposta a genitori molto duri e critici.

È palese:

Spesso le persone narcisiste sono state a loro volta trascurate, in quanto i genitori erano così focalizzati su loro stessi da non permettersi di entrare in contatto con i loro bisogni ed emozioni. Si può parlare di una vera e propria trasmissione intergenerazionale.

Il figlio viene usato da questi genitori solo quando serve ad un preciso scopo.

Questo porta ad un vero e proprio arresto nello sviluppo che si ripercuote anche in tutte le relazioni successive.

Ecco perché questi individui non mettono quasi mai in atto i loro comportamenti a livello consapevole, ma lo fanno per colmare un bisogno profondo.

Non riescono a farne a meno.

Il narcisista e l’abbandono

I narcisisti sono terrorizzati dall’idea di essere abbandonati, ma paradossalmente fanno di tutto per facilitare l’abbandono. In questo modo raggiungono 2 obiettivi:

  • Chiudere per primi: hanno una soglia molto bassa di tolleranza verso l’incertezza ed il disagio, sia emotivo che materiale. Sono molto impazienti e non possono ritardare la gratificazione o il destino imminente. Devono avere tutto ora, nel bene o nel male. Chiudendo un rapporto per primi si mostrano, inoltre, più forti.
  • Mentire a se stessi: abbandonando per primi possono facilmente dire a se stessi “sono stato io a chiudere il rapporto“. In questo modo sentono di controllare la situazione e di non essere mai stati abbandonati, così come riportano anche alle altre persone.

Le possibili complicazioni

Il disturbo narcisistico di personalità può portare tutta una serie di altre difficoltà, tra le quali:

È quindi un disturbo serio e che va adeguatamente individuato e compreso.

Continua a seguirmi perché ora andremo a vedere come comportarsi con chi soffre di questo disturbo e come fare se ci si trova in relazione con una persona narcisista.

Nei prossimi capitoli mi riferirò all’uomo narcisista per semplicità, ma le stesse caratteristiche possono ritrovarsi anche nella donna.

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COME CAPIRE SE SIAMO IN RELAZIONE
CON UN NARCISISTA?

Abbiamo visto poco fa come riconoscere una persona narcisista.

Vediamo ora come tutte queste caratteristiche si manifestano nei rapporti interpersonali e più in particolare nel rapporto di coppia.

Come un partner narcisista influenza negativamente le relazioni

Come abbiamo visto in precedenza, la relazione con un narcisista tende ad essere molto impegnativa.

L’uomo narcisista, in particolare, ha una grande difficoltà ad amare qualcun altro proprio perché non è mai riuscito ad amare veramente se stesso: è talmente focalizzato su di sé che non riesce a vedere l’altro come una persona separata, ma solamente in base alla sua capacità o meno di soddisfare i suoi bisogni.

In casa, l’uomo narcisista tende ad essere una persona completamente differente rispetto a ciò che avviene in pubblico.

Dopo una fase di romanticismo iniziale, può denigrare e criticare il partner per proteggersi da ogni tipo di cambiamento.

Queste persone si aspettano che i loro partner soddisfino le loro infinite esigenze di ammirazione e validazione e quando non riescono a farlo possono avere reazioni violente o allontanarsi.

litigio

Spesso si aspettano tutto ciò senza neanche doverlo chiedere.

Cercano di manipolare l’altro per ottenere ciò che vogliono e lo fanno sentire in colpa se non è in grado di darglielo.

Questo non fa che portare il partner a dubitare di se stesso e a sentirsi abbandonato.

Ecco alcuni punti da considerare per valutare la tua relazione:

  • tendi a sentirti molto sola e abbandonata
  • senti sempre che i tuoi bisogni e desideri sono secondari
  • non puoi fare affidamento sul tuo partner nelle situazioni di difficoltà
  • senti che il tuo valore e la tua autostima dipendono dall’approvazione del tuo partner
  • potresti sentirti in colpa per ciò che dici o fai anche se lo ritieni giusto
  • tendi a sabotare le tue possibilità di cambiamento
  • dubiti di te stessa.

Purtroppo molte persone non riescono a separarsi in quanto il narcisista mette anche in atto (periodicamente) alcuni dei gesti amorevoli che aveva all’inizio della storia.

Ciò avviene specialmente quando si sente minacciato di una rottura imminente.

Questo non fa che aumentare, nel partner, la speranza di un possibile cambiamento e lo porta a rivivere spesso un abbandono emotivo legato al passato:

Ed ecco l’incastro che avviene spesso tra narcisismo e dipendenza affettiva.

LA PSICOTERAPIA PSICODINAMICA NEL
NARCISISMO PATOLOGICO

In questo paragrafo vorrei rispondere alla domanda:

Può una persona che soffre di narcisismo cambiare realmente?

Non è una domanda semplice a cui rispondere.

Questo tipo di disturbo è difficile da trattare anche in psicoterapia, proprio perché l’individuo stesso si rifiuta di vedere se stesso come debole.

Non vuole assolutamente riconoscere il problema e questo non lo porta mai a chiedere aiuto, se non quando sperimenta episodi depressivi profondi o comincia ad abusare di alcool e droghe

Di solito infatti sono le persone intorno a lui che cercano un sostegno esterno perché non riescono più a vivere serenamente.

Nonostante ciò è possibile riuscire a lavorare anche con questo tipo di disturbo.

È ormai assodato:

Nel campo della psicoterapia psicodinamica esistono molti studi e ricerche che dimostrano la sua efficacia nel trattamento della personalità narcisistica.

Il dott. H. Kohut afferma che la psicopatologia narcisistica adulta è il risultato della mancanza di empatia dei genitori durante lo sviluppo. Non riuscendo a fornire un adeguato feedback empatico durante i periodi critici dello sviluppo, il bambino non sviluppa la capacità di regolare l’autostima e così l’adulto oscilla tra una sovrastima irrazionale di sé e sentimenti di inferiorità.

In questo video approfondisco quelli che dal mio punto di vista sono 2 Tratti Nucleo della Personalità Narcisistica di cui non si parla quasi mai:

L’adulto tenderà poi ad affidarsi agli altri per regolare la sua autostima e cercare un senso del proprio valore, cercando proprio quel feedback empatico che è sempre mancato durante lo sviluppo.

Durante il trattamento perciò, l’individuo potrà lavorare al fine di:

  • superare i suoi tratti egocentrici.
  • mettere in discussione se stesso.
  • sviluppare la capacità di rispettare ed entrare in empatia con gli altri.
  • non utilizzare gli altri solamente per i propri bisogni individuali.

Bene!

Se mi hai seguito fin qui mi congratulo con te!

Infatti ora, dopo aver parlato del trattamento psicodinamico andremo al succo della questione!

Vedremo cosa possiamo fare in pratica per proteggerci dall’individuo narcisista e per imparare a lasciarlo anche dopo esserne stati completamente travolti.

COME TRATTARE UN NARCISISTA PATOLOGICO ED IMPARARE A LASCIARLO? (ANCHE QUANDO SEMBRA IMPOSSIBILE)

Ho notato come nel tempo mi venivano poste domande come queste:

  • so che mio marito è narcisista, come lo posso ignorare?
  • c’è qualche tecnica per riuscire a trattare con un narcisista patologico?
  • vorrei lasciare mio marito ma non riesco. Come posso fare?
  • come posso dimenticare un narcisista?

Data la loro frequenza ho deciso di parlarne approfonditamente in questo ultimo paragrafo.

Ma c’è un ma…

Ricordo che qualsiasi situazione è a sé stante e, per quanto possa cercare di scrivere un po’ per tutti, ciò di cui andrò a parlare non potrà mai applicarsi ad ogni scenario possibile.

Ripeto:
non esiste la personalità narcisistica pura (così come non esistono le personalità borderline, bipolari ecc. pure) perché l’essere umano non può essere ricondotto ad un’etichetta diagnostica.

Usa le mie indicazioni come spunto per comprendere meglio la tua situazione e per lavorare su te stesso/a, non per diagnosticare o come se fosse un parere medico.

Detto ciò, se ti sei accorta di esserti imbattuta in un uomo narcisista allora hai prevalentemente 2 opzioni:

1) Restare ed imparare come affrontarlo.
2) Chiudere la relazione.

Vediamole entrambe.

1) Restare ed imparare come affrontare un uomo narcisista

La prima opzione comporta inevitabilmente il farsi una serie di domande: potresti prima cercare di riflettere sui motivi inconsci che ti hanno portata a scegliere un partner simile, ad esempio:

  • hai avuto un genitore decisamente concentrato su se stesso?
  • ti senti più a tuo agio quando il tuo partner ha il controllo, quindi puoi essere più passiva?
  • ti senti valorizzata dallo stare con una persona sempre al centro dell’attenzione?
  • l’immagine negativa che hai di te stessa viene rinforzata dai suoi atteggiamenti critici, che senti simili a quelli che ti sei sempre ripetuta?

Lavorando su te stessa potrai cominciare a capire cosa ti tiene legata ad una persona che ti fa soffrire.

Molte persone che si innamorano di questi individui hanno problematiche di codipendenza e dipendenza affettiva.

viso di donna alla finestra

Tendono a sopportare una certa dose di abusi perché non si sentono abbastanza sicure di sé stesse per creare dei confini ben definiti o hanno paure di restare sole.

Comprendere il tuo ruolo nella relazione è fondamentale.

Solo in questo modo puoi cominciare a sfidare te stessa per cambiare la tua metà del rapporto.

Andiamo adesso a vedere delle tecniche pratiche per relazionarti, difenderti o contrastare il narcisista:

  1. Inizia ad informarti: ciò ti aiuterà a comprendere e a gestire meglio i punti di forza e di debolezza del narcisista così da avere aspettative realistiche.
  2. Non cadere nella fantasia: I narcisisti possono essere molto magnetici e seducenti. È facile rimanere invischiati nella loro rete, pensando che realizzeranno i nostri desideri o ci faranno sentire più sicuri. Ma è solo una fantasia, e particolarmente pericolosa per giunta. Quello che dovresti ricordare è che non cercano un partner, ma qualcuno che li ammiri e li faccia sentire forti.
  3. Stabilisci dei confini: Sii chiaro sui tuoi confini, anche se potrebbero contrariare o deludere l’individuo narcisista. Non è il tuo compito quello di controllare o gestire le sue emozioni. Le violazioni possono avvenire in tanti modi diversi come ad esempio: non lasciar parlare e decidere per te, prendere le tue cose senza chiederlo, non rispettare la tua privacy, impedirti di uscire con i tuoi amici, gelosia… È importante riconoscere queste violazioni per ciò che sono, solo in questo modo puoi cominciare a stabilire confini ben definiti nei quali i tuoi bisogni vengono rispettati.
  4. Esprimi i tuoi bisogni: Usa frasi brevi e concise per comunicare il tuo messaggio.
  5. Presta attenzione alle parole che usi: I narcisisti non reagiscono bene alle critiche costruttive, ma puoi cercare di fare commenti in modo positivo così da non creare inutili polemiche.
  6. Mantieni la calma: Cerca di non reagire se vuole provocarti o confondere la tua percezione della realtà (gaslighting). Ricorda, quando il narcisista ti insulta o ti attacca lo fa per regolare i suoi pensieri, le sue emozioni e i sentimenti dolorosi che prova e per validare la sua percezione di sé grandiosa. Insultarti gli dà la fornitura narcisistica di cui ha bisogno per proteggere e mantenere la sua stabilità emotiva. Può essere difficile non reagire, ma ricordati che ogni volta che lo fai è perché stai entrando nella sua realtà. Puoi fare anche fare uso dell’umorismo e dell’autoironia per allentare la tensione.
  7. Non fare da intermediario tra il narcisista e altre persone: cerca di non prenderti responsabilità che non sono le tue e che ti farebbero solo essere un bersaglio di successive critiche.
  8. Crea un sistema di supporto: Vivere con un narcisista può causare sensazioni di insicurezza, dubbi e confusione. Avere intorno un gruppo di persone che pensano a te e al tuo benessere e possono darti altre prospettive può essere davvero fondamentale.
  9. Considera di partecipare a un gruppo di aiuto per persone che hanno avuto esperienze simili così da poter ricevere supporto.
  10. Lavora per cambiare la visione di te stessa: Per proteggersi dai sentimenti di inferiorità e vergogna, i narcisisti devono sempre negare i loro difetti ed errori. Spesso lo fanno proiettando le loro mancanze sugli altri. Se hai a che fare con questa situazione sai bene come ci si può sentire: questo tipo di uomo cerca di difendersi facendoti sentire quella sbagliata e che fa continuamente errori. Non prenderla sul personale. Non credere alla visione che il narcisista ha di te. Egli vive in una realtà tutta sua e pensa che tutto gli è dovuto. Comincia a lavorare su te stessa e cerca di trovare dentro di te il tuo valore: i miei articoli sulla bassa autostima o sull’amare se stessi possono essere un primo punto di partenza.

Cosa è meglio evitare con un narcisista

Ci sono alcune cose che possono peggiorare, invece che migliorare le cose quindi è meglio evitarle. Vediamole:

  • Non metterti a discutere o a fare confronti. Discutere o confrontare un narcisista è nel 99% dei casi inutile. Come abbiamo visto prima, mantenere la calma o allontanarsi è decisamente più costruttivo.
  • Non cercare di importi. I narcisisti amano avere il controllo e spesso temono di perderlo. Non aspettarti che vedano le cose dal tuo punto di vista. Gli sforzi per guidare o indirizzare un narcisista falliscono proprio perché gli fanno perdere il senso della sua stessa importanza. Si, è come parlare con un muro.
  • Non aspettarti una comunicazione profonda e significativa. I narcisisti hanno molto poca empatia, quindi la comunicazione sincera e sentita spesso non arriva e può persino causare una esplosione d’ira o una risposta di chiusura e allontanamento.

2) Chiudere la relazione: come dimenticare un narcisista

donna di spalle che guarda ad un lago

Non posso mentirti:

se soffri di dipendenza affettiva o di codipendenza o sei da molto tempo in una relazione di questo tipo il percorso non è semplice.

Ci potranno essere vari momenti di cedimento e ripensamenti.

Quella con il narcisista patologico può essere una relazione particolarmente intensa ed emotivamente carica, spesso diventata una vera e propria dipendenza (fisica e psicologica).

Potresti avere una forte mancanza, mettere in dubbio te stessa ed essere tentata di salvare in ogni modo il vostro “amore” per la paura di restare sola e non farcela.

È del tutto comprensibile.

La tua capacità di interrompere questo tipo di relazione può dipendere da vari fattori:

  • da quanto dura.
  • dalla quantità di sofferenza.
  • dalle risorse relazionali di cui disponi (amici, parenti ecc.).
  • dalla tua volontà di terminare il rapporto.
  • dalla presenza o meno di figli.

Il consiglio migliore, in ogni caso, è proprio quello di staccare completamente ogni contatto.

Questo perché altrimenti la possibilità di essere manipolati o di fare errori aumenta sensibilmente.

E chiedere aiuto nel caso non si riesca da soli o si è vissuto un forte trauma (es. violenza fisica o psicologica)

Farsi aiutare è proprio il modo migliore per uscirne perché ci permette di lavorare su noi stessi e sulla nostra dipendenza senza sentirci soli.

Vediamo ora cosa puoi aspettarti anche dopo aver preso la decisione di interrompere la relazione. Infatti, proprio questi comportamenti rendono il distacco difficile e doloroso.

Cosa puoi aspettarti dopo aver deciso di interrompere la relazione

Il narcisista è dipendente dalla validazione che riceve e se la relazione si interrompe, inizierà a sperimentare i sintomi dell’astinenza. Vediamone alcuni:

a) Incolpare

Come abbiamo visto, quando le cose non funzionano il narcisista attribuisce la colpa interamente all’altro.

Eri su un piedistallo all’inizio della relazione. Ora che la relazione è finita, è tutta colpa tua.

b) Tentare di convincerti di aver fatto un errore

Proverà ad utilizzare il suo carisma, a persuaderti, a colpire i tuoi punti deboli e a farti ripensare la tua decisione per riprendere il controllo della relazione.

In tutti i modi possibili.

c) Tentare di coinvolgerti a livello emotivo

Ti ricorderà tutte le volte in cui si è comportato bene con te, o quanto ti ama e quanto eravate unici. Cercherà di ricordarti tutti i momenti belli passati insieme.

È bello credere che continuino a tornare perché ci tengono davvero: il più delle volte è solo un modo per nutrire la loro dipendenza.

Non dimenticarlo.

Non lo fanno per cattiveria, ma per una loro profonda mancanza.

interruzione della relazione con il Narcisista

d) Promettere di cambiare

Se tutto ciò che ha provato in precedenza non funziona allora potrà giocare la carta della promessa di cambiare. Potrà dire che comprende il perché del tuo allontanamento e che vorrà prendersi la responsabilità per i suoi comportamenti.

Ti prometterà di cambiare davvero, ma il problema è che l’unico modo per cambiare realmente è lavorando su se stesso e riconoscendo i suoi errori.

e) Ricorrere allo stalking

Anche se non è un comportamento tipico del narcisista, anche lui può ricorrere allo stalking (es. chiamate continue, messaggi, farsi trovare sotto casa o al lavoro).

CONCLUSIONE

Siamo arrivati alla fine di questo articolo!

Spero ti abbia fatto comprendere meglio questo argomento, ma soprattutto ti abbia chiarito un po’ le idee su cosa poter fare concretamente.

La strada per uscire da questo disturbo non è semplice, così come staccarsi da una relazione di questo tipo.

Ma è possibile.

Tante donne e uomini sono riusciti a liberarsi dalle catene del partner narcisista ed hanno trovato il coraggio di affrontare le proprie paure, ritrovando la loro libertà.

Anche tu puoi essere una di queste persone.

Al solito, se hai qualche dubbio o vuoi farmi una domanda specifica puoi come sempre farlo nei commenti.

Un saluto!

ALCUNI RIFERIMENTI

https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_narcisistico_di_personalit%C3%A0

– American Psychiatric Association, DSM-5 Task Force. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5™ (5th ed.). American Psychiatric Publishing, Inc.. https://doi.org/10.1176/appi.books.9780890425596
– Arabi, S. (2017). POWER: Surviving and Thriving After Narcissistic Abuse: A Collection of Essays on Malignant Narcissism and Recovery from Emotional Abuse, Thought Catalog Books.
– Dashineau, S. C., Edershile, E. A., Simms, L. J., & Wright, A. G. C. (2019). Pathological narcissism and psychosocial functioning. Personality disorders10(5), 473–478. https://doi.org/10.1037/per0000347
– Day, N. J. S., Townsend, M. L., & Grenyer, B. F. S. (2022). Living with pathological narcissism: Core conflictual relational themes within intimate relationships. BMC Psychiatry, 22, Article 30. https://psycnet.apa.org/record/2022-22781-001
– Diamond, D., Yeomans, F., & Levy, K. N. (2012). Psychodynamic Psychotherapy for Narcissistic Personality. In The Handbook of Narcissism and Narcissistic Personality Disorder: Theoretical Approaches, Empirical Findings, and Treatments (pp. 421-433). John Wiley and Sons. https://doi.org/10.1002/9781118093108.ch38
– Edershile, E. A., & Wright, A. G. C. (2021). Fluctuations in grandiose and vulnerable narcissistic states: A momentary perspective. Journal of Personality and Social Psychology, 120(5), 1386–1414. https://doi.org/10.1037/pspp0000370
– Fjelstad, M. (2017). Healing from a Narcissistic Relationship: A Caretaker’s Guide to Recovery, Empowerment, and Transformation, Rowman & Littlefield Publishers, USA.
– Jauk, E., & Kanske, P. (2021). Can neuroscience help to understand narcissism? A systematic review of an emerging field. Personality neuroscience4, e3. https://doi.org/10.1017/pen.2021.1
– Levine, A. B., & Faust, J. (2013). A Psychodynamic Approach to the Diagnosis and Treatment of Closet Narcissism. Clinical Case Studies12(3), 199-212. https://doi.org/10.1177/1534650113475475
– McLean J. (2007). Psychotherapy with a Narcissistic Patient Using Kohut’s Self Psychology Model. Psychiatry (Edgmont (Pa. : Township))4(10), 40–47.

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65 commenti
  1. Agata
    Agata dice:

    Buongiorno, bellissimo articolo, molto importante, ma quando il narcisista è la madre e il fratello che si coalizzano contro di te?

    Rispondi
  2. Stefano
    Stefano dice:

    Ho letto con grande interesse, solo ora apprendo il vero problema è significato. Purtroppo credo possa essere la situazione nella quale mi ritrovo ma con il mio capo al lavoro che ha atteggiamenti identici e che si rispecchiano nelle descrizioni anche se non di coppia. Mi ha distrutto la vita con un licenziamento ritorsivo
    Combatterli è difficile

    Rispondi
  3. Elide Boldrinj
    Elide Boldrinj dice:

    Buongiorno.
    Ho avuto una frequentazione con un uomo narcisista e l’ho interrotta io. Poi ci sono stati mesi e mesi di messaggi ed incontri non intimi, quindi in luoghi di vita comuni, ed a Ottobre scorso mi ha fatto un Ghosting da paura. Durato circa un paio di mesi. Poi alcuni messaggi in cui diceva di voler parlare da persone adulte (lui ha 50 anni, io 43) che non si sono mai verificato perché, parole sue, non se la sentiva e sapeva che lo stavo mettendo alla prova, e poi ho nuovamente chiuso io a Gennaio a seguito di due messaggi di “ciao” ai quali non seguiva nulla. Percio il tutto si è interrotto. Abitiamo nello stesso paese. Perciò ho la possibilità di incontrarlo. Cerco in ogni modo di evitare, ma le volte che me lo trovo di fronte o che mi chiama per un saluto, concedo un “ciao” ed un “bene grazie” e continuo a camminare sottraendomi alla sua volontà di parlare. Sto meglio. Riesco ad incontrarlo, quando deve succedere, assorbendo bene il colpo. Ma ci sono giorni in cuj sento nella testa questa cosa. La chiamo cosa perché non penso a lui, né a dei momenti. Penso a qualcosa che non so definire. Magari a come è meglio muovermi quando esco. Succede questo?

    Rispondi
  4. Ilaria
    Ilaria dice:

    Buonasera ,
    Ho letto il vostro articolo e ho ritrovato esattamente la persona della quale ho vissuto per ben 20 anni un vero narcisista. Ahimé sono nati due splendidi bambini che mi hanno dato la forza di cambiare e di lasciarlo. Quello che nn spiega in questo articolo è che vorrei sapere come bisogna comportarsi quando ci sono dei figli piccoli? Questo suo comportamento può coinvolgere la crescita e il comportamento dei bambini? Cosa bisogna fare? Purtroppo per tutta la mia vita avrò a che fare con lui ma voglio essere pronta . So per certa che ai miei figli non mancherà il mio amore incondizionato e soprattutto gli insegnerò l’empatia! Grazie per la vostra risposta.

    Rispondi
    • Antonella Bellecca
      Antonella Bellecca dice:

      Secondo me la cosa più importante da tenere d’occhio è la comunicazione non verbale che il padre trasmette ai figli, cioè che non valgono per se stessi ma per quanti benefit forniscono. Ci sono molti articoli in rete sui genitori narcisisti.

      Rispondi
  5. Mirna
    Mirna dice:

    Ho letto con attenzione il suo articolo e ne sono rimasta colpita.Sono circa vent’anni che sto con un uomo narcisista,10 anni di fidanzamento e circa 10 di matrimonio.E’ stato il primo grande amore e per non perderlo ho accettato e perdonato tutto.Con il matrimonio le cose sono peggiorate,critiche,insulti,prepotenze….con tempo mi sono convinta di valere zero!!Oggi non mi riconosco più’ sono esausta e priva di entusiasmo e nonostante io a quest’uomo abbia dato tutto l’amore che potevo lui mi ha trattato e mi tratta tutt’oggi come il suo zerbino.Sto cercando di riprendere la mia vita in mano ma essendoci anche i figli e non lavorando ho paura di non farcela anche perché lui mi dice che farò’ una brutta fine.Cosa può consigliarmi per ricominciare a vivere?

    Rispondi
  6. Daniela
    Daniela dice:

    Buonasera,
    Ho letto il suo articolo e le faccio i complimenti per il modo esaustivo con cui ha descritto questa patologia.
    Sono sposata da 13 anni e mio marito ha vari tratti del narcisismo.
    Sono finita in terapia dopo che lui per la seconda volta mi ha tradito (per quasi due anni) . Nell’ultimo periodo ha fatto un tira e molla tra me e lei, mettendo a repentaglio la nostra famiglia (abbiamo 2 figli).
    Non riesce a comprendere appieno le sue colpe e tuttora in determinate discussioni, mi accusa di averlo “trattato male “ durante il periodo di delirio (l’ho sbattuto fuori casa, io ritengo che sia il minimo).
    Non vuole assolutamente che ci lasciamo, cosa che io non capisco, in quanto per me lui non mi ama assolutamente, e non riesco a comprendere quale possa essere il suo vantaggio. Può un narcisista continuare a restare con la sua famiglia non potendo poi più comportarsi come tale poiché io poi non permetterei più questi atteggiamenti?

    Rispondi
  7. Lys
    Lys dice:

    Buongiorno dottore, mi trovo in una situazione di tira e molla con una persona che penso presenti molte caratteristiche del narcisismo patologico, quasi declinabile sul maligno. Nonostante 4 tentativi di chiudere, ogni volta mi convince a tornare indietro e questa volta si ripete, dicendomi che non posso lasciare andare così 4 anni di storia. Io sono distrutta ma non riesco a fare altro.

    C’è la possibilità di venire lasciata? Di farmi lasciare? Se no so che non finirà mai

    Rispondi
  8. Sara
    Sara dice:

    Buonasera dottore,
    Ho letto con molto interesse il suo articolo. Veramente complimenti! Il narcisista in questione che mi è vicino è mio fratello maggiore di 42 anni.
    Siamo orfani da 4 anni e da 2 ho scelto di andare dallo psicoterapeuta. Scelta migliore non potevo fare! Ho quindi appreso di recente che mio fratello ha atteggiamenti prettamente da narcisista patologico. Mi sto salvando la vita ad averlo compreso, altrimenti sarebbe stata una lotta senza fine.
    Oltre all’ignorarlo e a non cadere nelle sue provocazioni, saprebbe darmi qualche spunto x poterlo gestire?
    Vorrei tanto che andasse da un bravo terapeuta e so che sarebbe molto difficile, ma se gli parlassi con gentilezza da vera sorella, potrebbe ascoltarmi?
    Mi verrebbe voglia di dargli due schiaffoni a volte! 🙂
    Grazie in anticipo, Sara

    Rispondi
    • filippo
      filippo dice:

      Buongiorno, Sara, mi perdoni se mi intrometto e utilizzo questo mezzo per comunicare con lei.
      Purtroppo anch’io sono nella sua stessa situazione, ho a che fare con un fratello con le problematiche di cui sopra e, purtroppo come lei, siamo rimasti orfani nel giro di 3 anni.

      Spero di potermi confrontare con lei anche solo via mail, potremmo trovare spunti comuni utili ad entrambi.
      Cordialmente
      Filippo

      Rispondi
  9. Aldo
    Aldo dice:

    Salve dottor Minelli, ho conosciuto recentemente una ragazza che presentava sin da subito molte caratteristiche del narcisista (il vedersi brutta nonostante non lo fosse, il bisogno di avere sempre apprezzamenti estetici ma soprattutto il bisogno di vedermi continuamente, praticamente notte e giorno, visto che si sentiva molto sola, quasi al punto da mettermi di fronte a degli ultimatum psicologi dove dovevo scegliere se fare quel che volesse lei o praticamente finire la relazione)
    dopo poche settimane questo fidanzamento è finito, e lei praticamente come un lampo si è lasciata con me e si è messa con un altra persona come una sorta di chiodo scaccia chiodo (nel momento in cui mi ha lasciato si era già messa/conosciuta con questa nuova persona) praticamente chiundendomi qualunque porta e non volendomi più sentire.
    Secondo lei anche questo è un comportamento da narcisista patologico? La ringrazio in anticipo per la risposta

    Rispondi
  10. francesco
    francesco dice:

    Salve, volevo chiederle una cosa che non riesco a capire: quando un narcisista distorce i fatti per attaccarti, anche se tu i fatti li conosci benissimo, lo fa sempre inconsapevolmente per il meccanismo di difesa della proiezione (e quindi ti attacca su cose che invece ha fatto/pensato lui) oppure può farlo anche consapevolmente, senza proiettare (e quindi può distorcere episodi che non riguardano cose che lui/ha fatto o pensato ma che semplicemente gli conviene rileggere in chiave peggiorativa per sopraffarti) semplicemente per rimescolare le carte, farti venire dei dubbi ed uscirne vincente?

    S

    Rispondi
  11. Francesca
    Francesca dice:

    Salve…i miei sinceri complimenti per questo lungo e approfondito articolo. Da poco ho scoperto il narcisismo patologico e sono addirittura contenta di ciò per il semplice fatto che non riuscivo a capire il motivo dell’elevata indifferenza, degli inganni, di situazioni inspiegabili, ecc…che questo ragazzo mi ha fatto vedere in ben 6-7 anni di…beh,non è mai stata una vera e propria relazione. Comunque, nonostante ora io sia addirittura fiera di me stessa rispetto a prima e abbia compreso di meritare di meglio…la mia resta una situazione abbastanza complicata . La complicazione sta nel fatto che siamo amici fin da piccoli (cosa che mi ha tolto fiducia nelle altre persone e nella voglia di intraprendere una normale relazione) e nonostante tutto gli voglio bene e mi dispiace che abbia questa patologia, molto spesso vedo che ha quel profondo senso di vuoto in sè. Per quanto mi riguarda sono stata sola così tanto che mi sono convinta di poter fare il grande passo di lasciarlo definitivamente, anche dopo aver sperimentato un periodo di allontanamento di mesi voluto da me e accettato da lui. Eppure, prima di allontanarmi, vorrei farlo un tentativo. Non per far si che ricambi ciò che provo (oramai forse non ci crederei più), ma per lui . Se gli dicessi che è un narcisista, facendoglielo notare…come potrebbe reagire?? (consideri che fortunatamente non è aggressivo)

    Rispondi
  12. Clelia
    Clelia dice:

    Era il mio compagno di università, ritrovato dopo 30 anni, come da protocollo si è comportato da npp, grandi fuochi all’inizio, triangolazione subito, attacchi d’ira sporadici, accentramento dell’attenzione in pubblico, menzogne, richiesta di soldi, spilorceria, forse tradimento, scarsa empatia per i mie problemi! Alla fine ho provato ribrezzo e dopo 6 anni ho chiuso! Mi chiedo se abbia mai provato un benché minimo affetto per me o i miei ragazzi che gli volevano bene?

    Rispondi
  13. Antonio
    Antonio dice:

    BUONGIORNO, DA TRE ANNI DOPO UNA LUNGA RELAZIONE , MI SONO FATTO LASCIARE DA UNA N.P. COME CI SONO RIUSCITO ? L’HO POSTA DAVANTI A QUESTA RICHIESTA: O AMMETTI “QU ESTO ENNESIMO TRADIMENTO E MI RACCONTI TUTTO ( AVEVO UN PRECISO RISCONTRO E PIÙ DI UN INECUIVOCABILE INDIZIO DI CIÒ) O IO TI LASCIO. INUTILE DIRE TUTTE LE SUE RAGIONI E SMENTITE NON SOLO PREVEDIBILI, DEBOLI. MA SOPRATTUTTO PENOSE, QUELLE DI UNA PERSONA CHE SI “ARRAMPICA SUGLI SPECCHI”, ALTERNATI DA ATTACCHI PERSONALI DEL TIPO FATTI CURARE, O DEL TIPO FATTI AIUTARE DA ME CHE SARÀ SENZ’ALTRO UTILE. AL MOMENTO HO CHIUSO OGNI CONTATTO E LO AMMETTO VIVO SOLO PER SAPERE DI TUTTI I SUOI TRADIMENTI NEGLI ANNI PASSATI INSIEME. DI COME HA SAPUTO CAMUFFARE SEMPRE I MIEI SOPETTI MANIPOLANDOMI ALLA PERFEZIONE.
    VEDO CHE LEI È UN PROFESSIONISTA PREPARATO, PER QUESTO LE CHIEDO, RIUSCIRÒ NE MIO INTENTO DI SAPERE FINALMENTE DALLA SUA BOCCA LA VERITÀ? GRAZIE DI TUTTO.

    Rispondi
  14. Giuseppina
    Giuseppina dice:

    questo articolo è come la luce del sole che, illuminando i tanti anni della mia vita vissuti male per la presenza al mio fianco di persone con queste caratteristiche, ma purtroppo da me non riconosciute, ti apre una nuova veduta.
    Avere la diagnosi del mio malessere è già il punto di partenza per la mia guarigione. Grazie di cuore dottor Minelli

    Rispondi
  15. Giada
    Giada dice:

    Buongiorno,
    ho scoperto da ieri questa patologia… dieci giorni fa sono stata lasciata all’improvviso dal mio fidanzato… per la terza volta (sempre stessa modalità, poi tornava ed era l’uomo migliore del mondo, ma poi tutto cambia)…e questo perché gli ho chiesto di tenere conto anche dei miei bisogni… non so se lui sia davvero un narcisista patologico… ma leggendo il suo articolo ci sono moltissime cose che ho riconosciuto… mi sento di essere stata usata e gettata… dopo aver convissuto e dopo avermi promesso cose bellissime… che non avverranno mai… anche se ora non me ne rendo conto appieno… penso che mi abbia salvata a lasciarmi… ahimè mi sento di non valere nulla, di avergli dato un sacco di amore completamente inutile…quindi penso di necessitare di un percorso terapico… lui si ritiene perfetto quindi non credo si farà aiutare.
    Grazie per questo articolo così esaustivo.

    Rispondi
  16. Manlo70
    Manlo70 dice:

    Ho letto l’articolo e tutti i tratti che lei ha descritto li ritrovo nella persona con cui convivo da 8 anni. Ho alternato momenti di profonda depressione a periodi leggermente più tranquilli. Ammetto di esserne dipendente, ma contemporaneamente vorrei che non fosse mai esistito, per tutto il dolore che mi ha procurato: è un grandissimo bugiardo, mente continuamente anche di fronte all’evidenza e questo mi fa soffrire molto. Psicologicamente mi ha segnata. È come se nuotassi nelle sabbie mobili. Ho perso la fiducia in me stessa e negli altri, lui invece continua a vivere tranquillo e a dirmi che mi ama.
    Non auguro a nessuno un rapporto con un narcisista patologico.
    Vorrei davvero uscirne senza soffrire ancora.
    Grazie

    Rispondi
  17. Giorgia
    Giorgia dice:

    Salve, ho trovato l’articolo molto interessante e ho capito molte cose. Purtroppo ho scoperto da poco la patologia di mio padre, mi ha rovinato la vita per 29 anni, adesso ho delle risposte, ma non so ancora come comportarmi con lui. Non vuole curarsi e spero di poter prendere le distanze il prima possibile da lui.
    Grazie

    Rispondi
  18. Silvia
    Silvia dice:

    Buongiorno,
    Sono stata diagnosticata Narcisista Covert e mi ritrovo perfettamente nella descrizione da lei fatta all’inizio dell’articolo.
    La mia domanda è: come possiamo noi covert cambiare? La volontà di cambiare in me è attiva da 3 anni, posso averla affievolita con la
    Psicoterapia, ma ora mi trovo a rischiare di perdere l’uomo Che amo a causa della mia personalità che non riesco a gestire, perché ogni cosa che faccio mi sembra inutile in quanto conferma solo la mia problematica.
    Complimenti per l’articolo e la saluto

    Rispondi
  19. Laura
    Laura dice:

    Buongiorno,

    Interessante articolo.
    Mi rivedo molto in quanto scritto.
    Ho avuto una relazione di anni con un narcisista perverso, la diagnosi è stata fatta da diversi psicologi da cui ci eravamo rivolti. Ma, nonostante periodicamente decidesse di “farsi aiutare” da degli specialisti, dopo poche sedute rinunciava e non continuava il percorso. In questa continua altalena emotiva io sono rimasta invischiata, crollando in uno stato di depressione profonda e solo dopo aver toccato il fondo mi sono decisa a lasciare questa persona. Non nego che sono riuscita a lasciarlo solo quando io stessa ho deciso di rivolgermi ad uno psicoterapeuta che potesse aiutarmi. Non so se valga per tutte le persone che hanno una relazione con un narcisista ma, io non sarei mai riuscita a farcela in autonomia. Attualmente continuo un percorso terapeutico per riprendere in mano la mia vita e trovo molto utile trovare articoli come il suo, mi aiutano anche in momenti di riflessione a rimanere lucida, senza cadere nell’idealizzazione che mi riporterebbe in quella spirale.
    Quello che mi sento di dire e consigliare ad altri, reduce di questa storia, è di scappare. Da queste persone è meglio scappare perché sul lungo periodo “prosciugano” il partner, lo privano di qualsiasi aspettativa reale nella coppia. Lasciano solo macerie emotive.

    Rispondi
  20. Alessandra
    Alessandra dice:

    Salve a tutti, dottore grazie per l’articolo è stato molto illuminante. Da sei anni sono fidanzata con un narcisista patologico, ma solo da poco tempo ho scoperto che è affetto da questa patologia. Per meglio dire da poco mi sono documentata su questa patologia, prima c’era solo il disagio alternato a momenti di finta serenità. Ora voglio lasciarlo, voglio riprendere la mia vita in mano, ma per paura delle sue reazioni e per non dovermi guardare le spalle tutta la vita, passando da una prigione ad un’altra prigione voglio che la decisione la prenda lui ha suggerimenti? Grazie A.

    Rispondi
  21. Carmen
    Carmen dice:

    Buon giorno
    Sto vivendo una separazione dopo 30 anni di vita insieme da un narciso patologico che e’ arrivato a crearsi altre vite parallele ! Ferendomi nella dignità di donna moglie madre, ho toccato il fondo ed oggi devo superare L ultima fase quella dello stolking (inteso come da lei descritto)
    Lacerandomi ancora L anima
    Ma come ha consigliato lei mi sto facendo aiutare
    Niente perché le scrivo ?
    Per farle i miei complimenti perché scrive cose vere autentiche e oggi in un momento buio averle rilette mi ha aiutata
    Volevo per questo ringraziarla
    Perché mi ha ricordata chi sono quanto valgo e chi ho avuto vicino per anni e accettato con la testa sempre bassa
    Grazie
    Continui a scrivere perché serve a tutti noi
    Buona giornata

    Rispondi
  22. Ventosottile
    Ventosottile dice:

    Salve, ho una relazione con una donna che soffre di narcisismo patologico.
    Secondo lei, quanto potrebbe essere utile una terapia di coppia perché possa riconoscere e affrontare il suo problema?
    Grazie mille.
    VS

    Rispondi
  23. Dam
    Dam dice:

    buonasera dott. chi parla e’ un narcisista!
    O forse soffro di filofobia,credo tutte e due le cose!
    Sono in analisi e sto cercando un rimedio per me! per imparare ad amarmi!
    Ho conosciuto una donna:narcisista anche lei,pero covert! ormai conosco tutti i sintomi del covert,comunque la piu grande necessita che mi ha spinto a lasciarla:BUGIARDA!SI NEGA L’EVIDENZA! sono stanco di combattere con questo genere di persona
    spero di continuare cosi!
    E’ dura dott.! molto!
    La cosa piu dura e che ogni tanto penso di essere solo io il responsabile di tutto cio,poi leggo,e mi accorgo che non e’ cosi!
    Menomale…….che lotta!

    Rispondi
  24. Gino
    Gino dice:

    Buonasera, grazie per l’articolo.secondo la sua esperienza
    e’ possibile recuperare e instaurare una relazione “nuova” con dinamiche “sane” tra una persona affetta da narcisismo patologico o con molti tratti caratteristici di tale disturbo e una con dipendenza affettiva ,dopo un percorso psicoterapeutico da parte di entrambi?O l’ unica soluzione come mi sembra da lei suggerito e’ la separazione? Grazie .

    Rispondi
  25. Carlo G.
    Carlo G. dice:

    La ringrazio molto per questo articolo dottore.

    Come ben sa sono stato vittima e ho sofferto a lungo di Dipendenza affettiva. Le radici sono sempre nel passato, gli schemi che ripetiamo derivano dalle relazioni che abbiamo avuto con i nostri genitori, tendiamo a ripeterle nonostante ci fanno male.

    Averlo capito mi ha aiutato ad uscirne e a non credere più a quell’immagine di me che mi avevano fatto credere in tutti i modi.

    La ringrazio per avermi aiutato in questo percorso difficile.

    Un saluto, Carlo

    Rispondi