Con un comunicato stampa del 6 maggio 2024, il Presidente dei commercialisti Elbano de Nuccio ha dichiarato che “lo schema di decreto correttivo del Codice della crisi circolato in questi giorni con cui si intende chiarire e migliorare il testo del decreto legislativo del 2019, rappresenta una svolta fondamentale per la piena riuscita dello stesso codice. Le modifiche al testo sono estremamente significative, sia per i professionisti ordinistici impegnati nella gestione della crisi di impresa, sia per la riuscita di alcuni nuovi istituti previsti dal Codice”.

Il presidente dei commercialisti, Elbano de Nuccio ha dichiarato, in un comunicato stampa del 6 maggio 2024, che “Lo schema di decreto correttivo del Codice della crisi circolato in questi giorni, che approderà nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri, con cui si intende chiarire e migliorare il testo del decreto legislativo del 2019, rappresenta una svolta fondamentale per la piena riuscita dello stesso codice. Le modifiche al testo sono estremamente significative, sia per i professionisti ordinistici impegnati nella gestione della crisi di impresa, sia per la riuscita di alcuni nuovi istituti previsti dal Codice”.
Il numero uno della categoria, che è anche componente dell’Osservatorio permanente sulla crisi di impresa istituito presso il Ministero della Giustizia, sottolinea come “alcune delle novità contenute nello schema di correttivo sono state fortemente volute dai commercialisti, che hanno lavorato in accordo con il Consiglio nazionale forense, confrontandosi costantemente con il Ministro Carlo Nordio e con il Viceministro Francesco Paolo Sisto”.
L’auspicio dei commercialisti è che il testo, così come riformulato, possa ricevere rapidamente l’ok dell’esecutivo. Se le modifiche apportante al testo saranno approvate, sarà consentito di superare ampiamente importanti criticità alla base della prima stagione del Codice della crisi.
Secondo de Nuccio sono decisamente apprezzabili le proposte di modifica:
- all’art. 25-octeis in cui viene rivisto il meccanismo della segnalazione anticipata per l’emersione della crisi di impresa. In particolare il testo del decreto contiene la riformulazione, sollecitata da tempo dal Consiglio Nazionale, dell’art. 25-octies circostanziando in modo adeguato i termini della negligenza colpevole dell’organo di controllo attenuandola o escludendola laddove abbia effettuato la segnalazione, indicando altresì un termine, 60 giorni, e facendolo decorrere dalla effettiva conoscenza e non solo teorica conoscibilità;
- all’art. 356 del Codice in cui l’albo dei Gestori diventerebbe elenco con un riconoscimento delle prerogative degli Ordini professionali vigilati dal Ministero che, per definizione normativa, sovrintendono alla gestione degli albi. Si differenziano così i professionisti ordinistici da quanti non lo sono: per loro verrebbe finalmente meno l’obbligo del tirocinio attualmente previsto nel testo vigente. Prevista anche una significativa riduzione degli obblighi di aggiornamento.
Altra novità fortemente sostenuta dai commercialisti è quella che dovrebbe interessare la composizione negoziata. Anticipando i contenuti del decreto di attuazione della delega fiscale, il Codice della crisi dovrebbe essere integrato con una disposizione di nuovo conio recante la disciplina di accordi transattivi per crediti tributari o contributivi. De Nuccio ha dichiarato in merito che “Trattandosi di un accordo di natura privatistica che viene validato dal tribunale con i creditori pubblici, si confida nella novità per favorire la diffusione della composizione negoziata e la riuscita delle trattative nei casi in cui l’indebitamento principale sia verso l’Erario. Avremmo finalmente uno strumento, fortemente sostenuto da me e dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, di accordo con i creditori qualificati”.

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