La maxi strada che passerà accanto alle case ma che i residenti non potranno utilizzare
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Il maxi progetto

La maxi strada che passerà accanto alle case ma che i residenti non potranno utilizzare

"Ci troveremo cantieri a 2 metri da casa, dove le ruspe scaveranno a 16 metri di profondità. Ma noi quella strada non la potremo utilizzare", denuncia Lorenzo Villa, vicepresidente del Comitato

“Dobbiamo subire i disagi di un cantiere proprio accanto alle nostre abitazioni, il rumore, lo smog, e il rischio per i nostri bambini e ragazzi, oltre che per tutto il quartiere, di inalare sostanze cancerogene. E per di più la beffa di non poter neppure utilizzare quella strada che ci passerà vicino e che devasterà il nostro quartiere”. A parlare è Lorenzo Villa, vice presidente del Comitato vie Gentili, Talete e Aristotele Monza che nel tardo pomeriggio di martedì 14 maggio è intervenuto all’incontro pubblico organizzato nella sala Eden della Cooperativa Toti durante il quale si è discusso dei due maxi cantieri che nei prossimi anni stravolgeranno la vita e la viabilità di San Rocco, Casignolo e Sant’Alessandro: il maxi cantiere per l’ampliamento dello svincolo del maxi svincolo per l’ampliamento dello svincolo Monza Sant’Alessandro e quello per la realizzazione del deposito della metropolitana (quest’ultimo sorgerà appunto a Casignolo).

Villa, alla vigilia dell’audizione che domani, 16 maggio, si svolgerà in Regione Lombardia, ha illustrato ai residenti le criticità di quest’opera che, già finanziata con 42 milioni di euro dal Pirellone, verrà realizzata da Serravalle. Un’opera che, come da oltre un anno denunciato dal Comitato, sarà rischiosa per i residenti. “Non solo per il rischio di inalare sostanze cancerogene come scritto nel documento inviato dal ministero dell'Ambiente, ma anche per la presenza di un pozzo pubblico di acqua potabile a 15 metri da dove verrà realizzata l’opera. Oltre al rumore, allo smog, ai 70 metri di tunnel scoperto che passerà vicino alle scuole, alla palestra e al campo da calcio. E poi il rischio per le abitazioni delle vie coinvolte nel cantiere che si troveranno a massimo 2 metri da casa: scavi profondi fino a 16 metri vibrazioni e possibili lesioni".

Disagi molto importanti che, secondo il cronoprogramma di Serravalle dovrebbero durare 415 giorni lavorativi, e che poi vedranno il quartiere compresso tra maxi arterie stradali (Autostrada A4, Tangenziale di via Marconi, il maxi svincolo e la via Montesanto che conduce verso via Borgazzi). “Tutto questo senza neppur poter usare, da parte dei residenti, questa maxi strada - precisa Villa -. L’opera è destinata unicamente ai veicoli provenienti dalla A4 di Monza”. Un’opera che da oltre un anno il Comitato e i residenti stanno contestando proponendo delle alternative: in primis eliminare l’obbligo di transito dei mezzi ADR (quelli che trasportano merce molto pericolosa) in ingresso tunnel A52 (dalle 6 alle 22) in prossimità di Monza Sant’Alessandro come lato opposto; riorganizzare i caselli (Telepass, card e contanti) in uscita Monza; realizzare un nuovo inserimento dalla A52 sulla SS36. Oltre, naturalmente, coprire quei 70 metri di tunell che attraversano luoghi sensibili e altamente abitati. 

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