Autore: Avv. Fabrizio Testa
La precedente attività ministeriale di
aggiornamento dei sistemi telematici degli UNEP
e di
avvio della relativa sperimentazione
ha anticipato l'attivazione dei depositi telematici presso tali
Uffici che, nelle intenzioni del Ministero, consentirà di liberare risorse
umane e materiali, riducendo l’impegno del personale nel
front office
per la ricezione di atti cartacei e rimodulando i tempi di scarico degli
incombenti, permettendo ai professionisti di recuperare all’attività di
studio i tempi finora necessari per accedere fisicamente agli UNEP.
In attesa del prossimo avvio ufficiale e generalizzato dei relativi
depositi telematici da parte del Ministero, con i redattori aggiornati ai
relativi schemi è possibile depositare telematicamente, spesso con
limitazioni, verificando con cautela l’effettiva disponibilità presso gli
“Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti (UNEP)”
destinatari.
Sommario
-
L’evoluzione
-
I depositi telematici previsti
-
I flussi operativi
-
L’avvio del PCT UNEP
L’evoluzione
La peculiarità e la tipicità delle attività, non sovrapponibili a quelle
della cancelleria che utilizza il PCT, danno vita ad un sistema complesso
che ha causato tempi lunghi di analisi del progetto per le numerose
problematiche tecniche, operative e giuridiche che sono emerse nelle sedi
pilota, in particolare a
Milano
, individuata come tale sin da settembre 2017, con i primi schemi
rilasciati nel 2018.
In una
relazione del 2021
, il Ministero informava di aver realizzato una nuova versione
dell’applicativo “Gestione Servizi UNEP” (GSU), inizialmente installata
presso l’Ufficio Notificazioni, Esecuzioni e Protesti di Milano, per
consentire telematicamente di accettare le istanze di notificazione e
pignoramento degli avvocati e di restituire loro gli esiti, con flusso
telematico esteso anche alle attività dell’ufficiale giudiziario da svolgere
tramite tablet sincronizzato con il GSU e sul quale verranno compilati gli
atti e consultati il titolo esecutivo ed il precetto. A fine 2020 era
rilasciato l’ambiente di test ed in seguito era avviata l’attività
sperimentale con la collaborazione dell’Unione Lombarda degli Ordini
Forensi e dell’UNEP di Milano.
In una
relazione del 2022
, il Ministero riferiva che quanto al GSU erano concluse le attività per
l’introduzione delle funzionalità PCT nell’applicativo ministeriale
dedicato (GSU WEB-GSU Tablet), in particolare la gestione dei nuovi flussi,
gli adempimenti per esecuzioni e notifiche, il passaggio dei documenti
allegati al cronologico tra GSU WEB e GSU TABLET con visualizzazione sullo
stesso dei documenti inviati via PCT dagli avvocati, la firma multipla su
GSU Tablet delle relate di notifica e dei verbali di pignoramento, gli
sviluppi per l’accesso diretto per la ricerca dei beni, l’avvio della fase
di dispiegamento sul territorio nazionale della nuova infrastruttura con
architettura distrettuale già utilizzata dall’UNEP di Milano. Il piano
prevedeva come primo distretto implementato quello di Palermo e a seguire
quelli di Roma e Napoli, con l’avvio della gestione digitale o la migrazione
ai nuovi applicativi per gli altri uffici.
A fine aprile 2023, si
riferiva
che le propedeutiche attività di test erano già state concluse positivamente
presso l'UNEP di Milano, che le funzionalità per ricevere richieste ed
effettuare notifiche erano già in produzione ma per l’avvio era necessaria
una previa attività di configurazione Ufficio per Ufficio, anche delle PEC,
a cura della DGSIA (Direzione generale per i sistemi informativi
automatizzati) entro tempi ragionevolmente brevi e che l'avvio a valore
legale delle richieste telematiche di notifica sarebbe stato preceduto da
un provvedimento direttoriale di accertamento della funzionalità per
singolo Ufficio emesso ai sensi dell'articolo 35 del DM 44/2011.
Con
note del 15 e 31 maggio 2023
, il Ministero della Giustizia comunicava che il sistema di gestione delle
richieste presso gli Uffici Notificazioni e Protesti (GSU) era stato integrato in tutti i distretti con le funzionalità di
ricezione/invio telematico delle richieste e di inoltro delle richieste di
pignoramento tramite deposito telematico, che aveva avviato un piano di
formazione degli operatori e che si invitava il CNF a collaborare alla
sperimentazione e a richiedere agli Ordini locali la nomina di referenti,
cui provvedevano, per coordinarsi con quelli degli uffici ai fini della
sperimentazione.
A giugno e luglio, il Ministero informava di aver
pubblicato
e poi
integrato
gli
schemi
dei depositi telematici presso gli UNEP per proseguire la sperimentazione e
poi procedere all’attivazione.
Nei mesi successivi,
alcuni Uffici
hanno quindi diramato linee guida per sperimentare i depositi telematici
presso gli UNEP ed invitato gli avvocati che dispongono di redattori
aggiornati ai nuovi depositi ad effettuarli, in vista dell’auspicato
prossimo valore legale dei medesimi.
Il 15 febbraio 2024, infine, il Ministero ha pubblicato una nuova versione aggiornata degli schemi per l’UNEP, finalizzata alla configurazione dei redattori atti, in cui sono stati corretti alcuni refusi.
I depositi telematici previsti
Gli schemi attuali prevedono i seguenti possibili depositi telematici per gli avvocati:
-
Richiesta Parte, per la richiesta dell’avvocato di notifica
dell’atto di parte indirizzata agli UNEP, per la quale dovrà essere
indicato il tipo di richiesta (atto civile, atto penale, atto esente lavoro
o atto esente GdP), il ruolo (notifiche) e il rito (atto civile a
pagamento, atto penale a pagamento, atto civile esente lavoro, Giudice Di
Pace esente)
-
Richiesta Pignoramento, per la richiesta dell’avvocato di
pignoramento indirizzata agli UNEP, per la quale dovrà essere indicato il
tipo di richiesta (esecuzione, esecuzione esente lavoro), il ruolo
(esecuzioni civili) e il rito (esecuzioni, esecuzioni lavoro)
-
Richiesta Ricerca Beni, per la richiesta della ricerca di beni
exart. 492 bis c.p.c., per la quale dovrà essere indicato il ruolo
(esecuzioni civili) ed il rito (richiesta ricerca beni)
-
Richiesta Restituzione Somme, per la richiesta della restituzione
di somme inviata dalla parte, per la quale dovrà essere indicato il ruolo
(pagamenti)
-
Pagamento Richiesta, per il deposito del pagamento telematico per
una richiesta all'UNEP, differito rispetto al deposito della richiesta
(integrazione del pagamento in riferimento ad una precedente richiesta di
notifica)
I flussi operativi
Un datato
documento ministeriale
, recentemente
integrato
, descrive i flussi operativi dei depositi telematici presso gli UNEP.
Per le notifiche, il flusso operativo sarà il seguente.
Con un primo deposito, l’avvocato invia la busta della
richiesta di notifica telematica, contenente l’atto da notificare in
formato pdf e la richiesta in formato strutturato “DatiAtto.xml” con i dati
necessari per il calcolo della specifica e per la notifica al destinatario.
L’operatore UNEP determina i costi ed accetta il deposito, indicando nel
testo della PEC di “esito” di accettazione del deposito comunicata al
richiedente il “numero di riferimento richiesta” e l’eventuale “somma da
pagare”.
Con un secondo deposito, l’avvocato provvede
telematicamente - con le
consuete modalità
ma selezionando come tipologia “Notifiche uffici NEP” ed i competenti
“Distretto NEP” e “Ufficio NEP” - al pagamento della somma comunicata
tramite PEC da GSU ed invia la busta di “integrazione del pagamento” con il
riferimento alla richiesta e l’allegato della ricevuta di pagamento, i cui
i dati in formato xml saranno gestiti dal GL-UNEP e caricati nel GSU; nel
caso venga effettuato il pagamento “non telematico”, nei limitati casi
eventualmente ancora consentiti, verrà allegata la scansione del pagamento
tradizionale. Infine, tramite GSU l’Ufficiale Giudiziario predispone la
relata di notifica e la PEC di restituzione al richiedente dell’esito della
notifica, utilizzando l’indirizzo PEC del mittente della prima richiesta.
Per la
richiesta di pignoramento o per quella di ricerca beni ex art. 492 bis
c.p.c. da parte dell’avvocato
, il flusso operativo sarà il seguente.
Con un primo deposito, l’avvocato invia la busta di
richiesta, contenente l’atto di richiesta in formato pdf e la relativa
richiesta in formato xml con i dati necessari per il calcolo della
specifica; vengono inoltre inviati come allegati il titolo esecutivo ed il
precetto con eventuali attestazioni di conformità. L’operatore UNEP
determina i costi ed accetta il deposito, indicando nel testo della PEC di
“esito” di accettazione del deposito comunicata al richiedente il “numero
di riferimento richiesta” e l’eventuale “somma da pagare”.
Con un secondo deposito, l’avvocato provvede
telematicamente - con le
consuete modalità
ma selezionando come tipologia “Pignoramenti uffici NEP/richiesta ex art.
492 bis comma 1” ed i competenti “Distretto NEP” e “Ufficio NEP” - al
pagamento della somma comunicata e invia la busta di “integrazione del
pagamento” con il riferimento alla richiesta e l’allegato della ricevuta di
pagamento, i cui i dati in formato xml saranno caricati nel GSU; nel caso
venga effettuato il pagamento “non telematico”, nei limitati casi
eventualmente ancora consentiti, verrà allegata la scansione del pagamento
tradizionale. L’UNEP, quindi, predispone tramite GSU ed inoltra via PEC al
richiedente l’esito del pignoramento, con il verbale di pignoramento (PDF e
XML), comprensivo delle eventuali ricevute della PEC inviata dall’UNEP al
destinatario (RAC e RdAC).
Quanto al
pagamento in modalità telematica avente come destinatario un Ufficio
NEP
, occorre precisare che, per entrambe le tipologie di richiesta descritte,
la ricevuta telematica di pagamento potrà essere utilizzata nella busta
telematica da creare per effettuare:
-
il secondo deposito, dopo aver ricevuto dall’ufficio NEP la
richiesta di pagamento sul primo deposito dove è indicato l’importo da
pagare
-
il primo deposito: in tal caso (ricevuta di pagamento telematica
presente contestualmente con la richiesta nel primo deposito), poiché per
l’ufficio NEP destinatario della richiesta è presente un importo fisso
nella fase di generazione della richiesta di pagamento in PST, non sarà
necessario provvedere al secondo deposito.
L’ Ufficiale Giudiziario assegnatario della notifica o esecuzione potrà consultarle sul proprio tablet, previo collegamento alla rete giustizia e sincronizzazione, o sull'applicativo GSU Tablet presente sui pc; poi eseguirà lo scarico, compirà le operazioni, genererà e firmerà digitalmente relata o verbale sul tablet, che risincronizzerà, o sull'applicativo GSU Tablet del pc, così l’operatore UNEP potrà restituire via PCT gli atti al richiedente.
L’avvio generalizzato del PCT UNEP
Come anticipato, in attesa del prossimo avvio ufficiale e generalizzato dei
relativi depositi telematici da parte del Ministero, con i redattori
aggiornati ai relativi schemi è possibile depositare telematicamente,
spesso con limitazioni, verificando con cautela l’effettiva disponibilità
presso gli UNEP destinatari.
Ad oggi infatti, presso alcuni Uffici NEP già strutturati i depositi telematici risultano regolarmente operativi, mentre presso gli altri sono ancora in corso le relative procedure organizzative. Quanto ai pagamenti telematici negli Uffici attivi, alcuni hanno optato per la richiesta di importi fissi salvi successivi conguagli, richiedendo quindi l'allegazione della ricevuta al primo deposito, altri inviano la specifica esatta dopo aver accettato il primo deposito ed attendono il secondo con la ricevuta. Permangono ancora dubbi o difficoltà sulle modalità telematiche per i rimborsi o conguagli, per i quali si attendono chiarimenti ministeriali.
A regime, tutti i flussi operativi con gli Uffici NEP saranno telematici.