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“Se credo nei miei sogni, solo io posso portarmeli via”: Sidy inaugura l’Integrazione Film Festival

A Daste, l’artista afro italiano, di origine senegalese, ha dato il via con un’esibizione dal vivo alla diciottesima edizione del festival

Bergamo. Emozioni da percepire e da trasmettere attraverso la musica. Questo traspare dalle parole di Sidy Casse, che martedì 14 maggio a Daste ha inaugurato con un’esibizione la diciottesima edizione dell’Integrazione Film Festival. Artista afro italiano di origine senegalese, cresciuto a Lumezzane ed attivo musicalmente in Italia dal 2017, Sidy, 26 anni, vede da sempre la musica come mezzo per provare e trasmettere emozioni.

“Da ragazzino, la musica era una passione con la capacità di farmi vivere diverse emozioni, in particolare quelle che, per diversi motivi, dimenticavo di avere. Crescendo, poi, la musica ha assunto una forma più terapeutica, diventando adesso una fonte molto importante di benessere”.

Una musica “sincera”, come definita dallo stesso Sidy, in grado di arrivare in modo diretto all’ascoltatore. “Ho iniziato a scrivere in maniera sempre più vera, cercando di raccontarmi in modo onesto, senza pieghe, affinché chiunque riuscisse ad entrare nei miei testi”.

Testi che riflettono anche il rapporto di Sidy con le sue due terre, il Senegal e l’Italia, “due metà distinte in cui trovare spazi comuni”. Una vita trascorsa in due realtà differenti, dove cercare il proprio posto: “Ho sempre vissuto nelle due metà, spesso facendo fatica a trovare uno spazio in una delle due realtà – spiega Sidy – , crescendo ho imparato a crearmi degli spazi di comfort dove non esiste separazione tra i paesi”.

Sidy si è da tempo affermato nel contesto musicale, anche grazie ad un’esperienza ad X-Factor nel 2017 ed una collaborazione con Mahmood, in occasione del Tour Ghettolimpo. “Esperienze che mi hanno fatto crescere, anche professionalmente, e che mi hanno donato alcune lezioni di vita, come ‘quello che spesso sembra un traguardo a volte è solo la linea di partenza’ e che ‘la pazienza è la virtù dei forti’. Ho imparato che, per vivere di musica, ci vuole una pazienza diversa da quella che puoi impegnare in qualsiasi altra cosa, oltre che una dedizione straordinaria. X-Factor mi ha insegnato anche a credere nei miei sogni: se ci credo, sono l’unico a potermeli portare via”.

All’Integrazione Film Festival, Sidy presenta E.D.A., progetto musicale collettivo che lo ha accompagnato nella sperimentazione della musica. “E.D.A. non ha un significato assoluto, è un acronimo che cambia il suo significato ogni volta che ci presentiamo mantenendo sempre l’ordine delle lettere (Essere Diversi Aiuta / Estintori Diabolici Automatici / Essenza Di Autore), l’obiettivo è quello di raccontare come la versatilità di un artista non influisca e non ne rompa l’essenza”.

Amore per la musica e le emozioni che ne derivano, impegno e dedizione: elementi che, promette Sidy, saranno presenti anche ad IFF, per iniziare al meglio un festival ormai “maggiorenne”.

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